Nel mese di settembre ho avuto il piacere di essere invitato a cena dall’amico Luca Silvestri, proprietario di un sorridente albergo a Forte dei Marmi. Perchè sorridente ? Perchè l’azzurro ed il bianco primeggiano nel colore della pareti e sull’arredamento. Conosco Luca da parecchi anni come grande appassionato di vino. Abbiamo diverse amicizie in comune, legate al piacere dell’enogastronomia.
Luca è una persona unica non si finisce mai di essere in debito con lui per la sua ospitalità e generosità.
Il personale che lavora per lui è sempre sorridente e gentile. Ultimamente ho pernottato nel suo albergo e visto che era un sabato mi ha chiesto se avevo piacere di stare a cena con lui e del suo amico Ermes Cattaneo, commerciante di vini introvabili, che avevo già conosciuto in precedenza da lui.
Che cena memorabile cibo, vini e compagnia. Eravamo tutti accompagnati dalle nostre signore. Ognuno ha portato dei vini per la cena.
Il menù è stato stabilito da Luca ed i vini sono stati aperti e serviti dal suo metre Antonio Bertuccelli, persona, competente e garbata che ci ha reso la serata ancora più piacevole.
La cena è iniziata con gamberetti fritti, ostriche Gillardeau magrissime e mazzancolle fritte, poi a seguire catalana di crostacei bagnata dallo champagne blanc de Blancs Bruno Paillard magnum, annata 2016 e dalla Champagne J de Telmont Blanc de Blancs Grand Couronnement annata 2006. Il percorso culinario è proseguito con uno spaghetto con pomodori e cannolicchi accompagnato dallo Chablis del Domaine Francois Ravenau Monts Mains, annata 2002 e dal riesling austriaco Franz Hir Tzberger Hochrain, annata 2004 paurosamente minerale al naso (kerosene).
A seguire ci è stata servita una enorme ombrina cotta al forno abbinato ad un fantastico Sassicaia, annata 1982 che ha lasciati tutti di stucco per la sua giovinezza.
Siccome c’era da bere anche l’Alzero 1990 di Giuseppe Quintarelli, Luca ha pensato bene di abbinarlo a scaglie di parmigiano Reggiano di 60 e 72 mesi. Abbinamento perfetto! Con la piccola pasticceria è stato aperto e gustato il vin Santo Giusto dell’Azienda San Giusto a Rentennano, annata 1985.
Che serata magnifica, consumata con persone amanti del vino di alta qualità e della cucina verace, saporita, di altri tempi.
Passiamo adesso a descrivere i vini della serata, ma devo precisare quanto segue.
Per quanto riguarda la larghezza del tannino, è importante che faccia le precisazioni che seguono, affinchè possa essere compresa. Io sento il tannino del vino sulla gengiva superiore. La totale larghezza del tannino è 6/6, cioè tutta la larghezza della gengiva superiore. Ovviamente, se il tannino è meno largo, potrà essere per esempio 5/6 e così via. La larghezza del tannino è importante quando la qualità dello stesso è di buono o alto livello. Più il tannino è largo, più il vino è degno d’attenzione, ma il tannino, come ho precisato, dev’essere, in ogni caso, di buona qualità.
Passiamo adesso a descrivere i vini degustati.
MAISON BRUNO PAILLARD
Blanc de Blancs, annata 2012
(formato magnum,)
Dal calice traspare giallo oro con bollicine abbastanza fini e numerose.
All’esame olfattivo hanno risalto i generosi profumi minerali e di burro di cacao seguiti dal dolce dell’esterno del confetto, lievi di agrumi, nocciola piemontese, guscio di mandorla e amido del tessuto cotone.
Bocca ricca di sapidità e mineralità. Le bollicine sono fini e gradevoli. Sapore di guscio di mandorla e limone. Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato tra alcol e freschezza.
Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di miele di castagno.
(94/100)
MAISON J DE TELMONT
GRAND COUROUNNEMENT, annata 2006
Blanc de Blancs.
Veste giallo oro chiaro lucente.
Le bollicine sono fini e numerose.
Mix olfattivo composto da profumi di minerale, pepe bianco, buccia di banana verde e burro di nocciolina.
Al gusto ha ricchezza di sapidità e mineralità.
Le bollicine sono fini e gradevoli ed il vino ha corpo medio. La freschezza avvolge completamente la massa alcolica rendendo il vino ben equilibrato. Sapore lieve di miele.
Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di limone.
La sua ricca freschezza da capire la sua lunga potenzialità nello invecchiamento.
(95/100)
DOMAINE FRANCOIS RAVENAU
Monts Mains, annata 2002
Chablis 1er Cru
Robe giallo oro chiaro.
All’esame olfattivo è in risalto il profumo di distillato di mele (mi ha ricordato il Calvados), menta concentrata del cioccolatino “After eight”, boisè, affumicatura del legno, fiori di campo e di alpeggio, margherita e pera coscia.
Ricca è la sapidità. Il corpo è medio e la freschezza domina completamente la massa alcolica. Lunga è la sua persistenza gustativa.
(94/100)
FRANZ HIR TZBERGER HOCHRAIN
Riesling Smaragd, annata 2004
Wachau Austria
Colore giallo oro.
Al naso si evidenziano profumi di camomilla, albicocca, kerosene, menta ed una piacevole ed intensa nota di bacca di ginepro.
Al palato è riccamente sapido e minerale con sapore di camomilla.
Il corpo è medio plus ed è perfettamente equilibrato con la freschezza che domina la massa alcolica.
Lunghissima è la sua persistenza aromatica intensa con residuo zuccherino e sapore di limone. (94/100)
TENUTA SAN GUIDO
Sassicaia, annata 1982
(uvaggio: 85% Cabernet Sauvignon e 15% Cabernet Franc)
Colore rosso granato chiaro.
Caleidoscopio olfattivo caratterizzato dal profumo intenso di affumicato, seguito da prugna, mora, menta, lieve di eucalipto, acqua di mare (è uguale alla parte interna bianca della buccia di cocomero), confettura di mora, stringa di liquirizia, noce moscata, lieve di ruggine, bergamotto e di castagna bollita con finocchio selvatico secco.
Bocca fruttata di prugna lievemente secca.
Il corpo è medio e la generosa freschezza domina completamente la massa alcolica.
I tannini sono dolci larghi (6/6), inizialmente vellutati per poi asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa. (96/100)
GIUSEPPE QUINTARELLI
ALZERO, annata 1990
(uvaggio: 40% Cabernet Franc, 40% Cabernet Sauvignon e 20% Merlot)
Rosso rubino intenso.
Naso composto da profumi intensi di prugna secca, fico nero secco, menta, confettura di more, liquirizia, polvere di caffè e rosa rossa.
Al palato ha sapore di fico nero secco, liquirizia e prugna secca. Il corpo è medio ed i tannini sono dolci, larghi (6/6), inizialmente vellutati per poi asciugare un pò la gengiva superiore.
Lunga è la sua persistenza gustativa. (96/100)
SAN GIUSTO A RENTENNARNO
VIN SANTO GIUSTO, annat 1985
(uvaggio: 90% Malvasia e 10% Trebbiano)
Veste giallo ambrato.
Naso ricco di molteplici profumi tra i quali spiccano la foglia di ruta, foglia di pomodoro, foglia di pesca, lievi di caffè in polvere, fico secco, confettura di albicocca un pò verde, limone, mallo di noce, mora selvatica un pò verde, per terminare con lievi soffi boisè.
Piacevole dolcezza gustativa con sapore di fico bianco secco.
Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato, grazie alla generosa freschezza che avvolge, completamente, la massa alcolica.
Lunga è la sua persistenza gustativa con finale sempre di fico bianco secco.
(96/100)