I “LES ENFANTS DU CHAMPAGNE” DA “CHIC NONNA”

Circa un anno fa Vito Mollica annunciò che avrebbe lasciato il Four Seasons di Firenze per andare a Dubai per consulenze ad alcuni ristoranti, ma che sarebbe tornato a Firenze e così, per la gioia di noi tutti, ciò si è verificato.

Il gruppo Mine & Yours Group ha acquistato la proprietà del Palazzo Portinari, circa 10.000 mq, nel cuore di Firenze in Via del Corso, nel palazzo c’è un hotel con sole 13 suites  di super lusso e 25 appartamenti.

La ristorazione è stata presa in toto da una società nella quale Vito Mollica è il protagonista. A metà aprile è stato aperto il “Salotto Portinari Bar e Bistrot”. Successivamente è stato aperto “il cocktail Bar Salotto Portinari” con soli 14 posti a sedere in un ambiente con atmosfera soffusa adatta per godersi un aperitivo o un distillato, per il dopo cena.

C’è poi la “sala Beatrice” che può ospitare fino a 40 ospiti per eventi privati, pranzi, cene e meeting. Vito  è coadiuvato, nelle proposte gastronomiche dai due Restaurant Menager Rosario Bernardo e Paolo Acunto.

In ultimo c’è il ristorante “Chic Nonna” che si trova nella parte centrale del Palazzo che è la parte più antica, nella bellissima Corte degli Imperatori arricchita dagli affreschi di Alessandro Allori, uno degli artisti più importanti del cinquecento fiorentino. Nella sala c’è anche un bellissimo e profondo dipinto del maestro Antonio Manzi.

Vito ha incentrato i menù sulla stagionalità con matrice tradizionale. Gli ingredienti sono selezionati tra le eccellenze locali e mondali. Ci sono due menù degustazione di cinque portate ciascuno. Il menù degustazione “Costa degli Imperatori”, combinazione di pesce e carne ed il menù ” Rubabriciole” che propone piatti vegetariani.

La sala è gestita da Mark Ignatov e Davide Altobelli con servizio alla francese cioè semplice ma elegante con una classe di raffinato gusto orientale.

La carta dei vini, per il momento, conta 300 etichette principalmente tra vini italiani e francesi.

Il bravo Tim Ricci è il consulente di pasticceria che ammalia i palati degli ospiti.

Il Sig. Nelson Chang ed il suo gruppo di Taiwan hanno fatto un investimento plurimilionario.

Il 20 giugno passato c’è stata l’inaugurazione del ristorante “Chic Nonna” per i giornalisti. E’ stato un incontro informale con accesso e sosta nella bellissima e spaziosa cucina. Piatti piacevoli sinceramente ho sentito una cucina diversa da quella di Vito quando era chef al Four Seasons di Firenze. Una cucina non eccessivamente innovativa ma con sapori più della tradizione. Questa è la mia modesta opinione. Ogni descrizione appare superflua, provare per credere.

Le esperienze vanno vissute in prima persona. Vito Mollica e la sua fantastica squadra accoglie gli ospiti con simpatia e charme ed ogni volta si vive un’esperienza indelebile.

Tempo fa ho suggerito ai “Les enfants du champagne” di fare una nostra degustazione-cena presso Chic Nonna e tutti si sono dimostrati entusiasti di vivere questa esperienza.

Vito ha accettato con piacere di accoglierci nonostante che il giorno di novembre da noi prescelto cadesse di martedì, giorno di chiusura del ristorante.

Alla serata eravamo tutti presenti ad eccezione di Stefano Azzolari che zitto zitto è andato con amici a fare una zingarata a Bordeaux. Gli champagnes Blanc de Blancs prescelti sarebbero stati delle annate 2008 e 2012, due annate importanti.

Presso il cocktail bar salotto Portinari ci è stata servita bendata una magnum J. de Telmont Blanc de Blancs 2008 accompagnata a dei golosi stuzzichini ed il crudo di Capesante con cime di rapa e mela Annurca.

Anche gli champagnes serviti durante tutta la cena erano bendati.

Ad ogni portata, sono stati serviti due champagnes, ad eccezione per l’ultimo piatto che è stato accompagnato da una bottiglia magnum.

I primi due champagnes sono stati il Perrier Jouet Belle Epoque Blanc de blancs 2012 ed il Jacques Lassaigne Blanc de Blancs 2012 e sono stati accompagnati dalla : “melanzana glassata al miso, cioccolato, lamponi e peperoncino: “il risotto al melograno con capriolo e pistacchio salato è stato preso per mano dagli champagnes De Sousa Blanc de Blancs Les Pierres Vandos Le Mesnil 2012 e Jacquesson Dizy Corne Bautray 2012.

A seguire ” cavatelli cacio e pepe con gamberi rossi e calamaretti”, abbinati a Billecart Louis Salmon 2008 ed all’Amour de Deutz 2008.

Che dire poi del “Morone ai carboni con scorzanera e vaniglia” che si è sposato perfettamente con il Taitinger Comtes 2008 e con il De Saint Gall Orpale 2008.

Il Bruno Paillard Blanc de Blancs 2012 magnum è stato associato al “maialino da latte, mandorle e radicchietti all’aglione”.

Il dessert Citron servito, per ultimo è stato gustato con gli champagnes presenti nei bicchieri della serata.

Inutile dire che tutti eravamo felici di stare insieme in un contesto così bello, coccolati da una bellissima sommelier  e da tre camerieri che non ci hanno mai persi di vista.

Seguono le mie note di degustazione degli champagnes della serata con i punteggi frutto della media dei Les enfants du champagne.

J De Telmont Blanc del Blancs, annata 2008

(formato magnum)

Giallo oro lucente con bollicine fini e numerose.

Naso con profumi di vaniglia, pietra focaia, colla Coccoina (latte di cocco e mandorla) intensi di cuoio fresco, quello biondo, lievi di miele, mela renetta per terminare con soffi di gesso.

Le bollicine sono fini e carezzevoli.

Ricca mineralità in un corpo medio.

Buon equilibrio gustativo con la freschezza e la mineralità che dominano la massa alcolica. Lunga è la sua persistenza gustativa intensa.                                              (91/100)

PERRIER JOUET

BELLE EPOQUE BLANC DE BLANCS, annata 2012

Giallo paglierino chiaro con trame oro, lucente.

Le bollicine sono abbastanza fini ed abbastanza numerose.

All’incontro olfattivo si percepiscono piacevoli note intense di ambra e colla Coccoina (latte di cocco e mandorla) seguite da note di cuoio biondo, burro di nocciolina, episperma (dolce della seconda pelle del marrone bollito), floreali, pepe bianco e gas g.p.l.

Al palato le bollicine sono fini, il corpo è medio ed il vino ha una piacevole sapidità. Perfetto equilibrio gustativo tra alcol e freschezza, quest’ultima domina completamente la massa alcolica. Lunga è la sua persistenza gustativa.                                               (91/100)

JACQUES LASSAIGNE

Blanc de Blancs, annata 2012

Giallo oro intenso con bollicine fini ed abbastanza numerose.

Olfatto caratterizzato da profumi di banana matura, boisé, cuoio biondo, burro di cacao, pasticceria per terminare con ricordi di castagna secca.

Al palato le bollicine sono fini, il corpo è medio. Sapore un pò boisé, il legno rilascia dei tannini che asciugano un pò la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa.            (90/100)

DE SOUSA Blanc de Blancs

LES PIERRES VAUDONS LE MESNIL, annata 2012

Manto giallo oro, le bollicine sono abbastanza fini ed abbastanza numerose.

Mix olfattivo fatto di profumi boisé, di banana matura e banana secca, castagna secca e cuoio fresco, quello biondo.

Le bollicine sono fini, il corpo è medio ed il vino oltre ad avere un buon equilibrio gustativo tra alcol e freschezza ha una piacevole sapidità. Sapore boisé, quest’ultimo rilascia dei tannini che asciugano un pò la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza aromatica intesa.       (92/100)

JACQUESSON – DIZY CORNE BAUTRAY, annata 2012

Colore giallo oro, bollicine fini ed abbastanza numerose.

Dal bicchiere si innalzano nel calice profumi di cuoio biondo, intensi boisé, banana matura, mela renetta e pera williams che ricordano la grappa alla pera.

Il corpo è medio un pò sfuggente e le bollicine sono fini.

Vino con buon equilibrio gustativo grazie alla freschezza che domina l’alcol e da al vino una buona persistenza gustativa, quando si assottiglia il corpo è la freschezza che porta avanti la persistenza. Finale agrumato di limone.                                                      (91/100)

BILLECART LOUIS SALMON, annata 2008

Robe giallo oro lucente. Le bollicine sono fini ed abbastanza numerose.

Il panorama olfattivo è vario e piacevole con profumi di agrumi, floreali, di bacca di ginepro, castagna secca, cuoio fresco, quello biondo, colla Coccoina (latte di cocco e mandorla), menta, episperma (dolce della seconda pelle del marrone bollito) per terminare con soffi di pera kaiser.

Al palato è piacevole con bollicine fini, corpo fine ed un ottimo equilibrio gustativo tra alcol e freschezza grazie anche alla generosa sapidità.

Sapori agrumati di limone e di mela renetta giallina, non troppo matura che permangono anche durante tutta la sua persistenza gustativa.   (94/100)

DEUTZ

AMOUR DE DEUTZ, annata 2008

Riluce giallo oro e le bollicine sono fini e numerose.

L’olfatto è accattivante con una nota intensa minerale di pop corn appena fatto, seguito da lieve burro di nocciolina, guscio duro di mandorla, gas g.p.l. per terminare con una scia olfattiva di colla Coccoina (latte di cocco e mandorla)

Assaggio piacevole con sapore di pop corn (minerale). Il è corpo medio ed il vino è dotato di una piacevole freschezza che con l’aiuto della mineralità domina, senza ripensamenti, la massa alcolica.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale minerale Champagne che difficilmente delude.                                                                                                                  (95/100)

TAITTINGER COMTES, annata 2008

Alla visiva  è giallo oro lucente mentre le bollicine sono finissime ed abbastanza numerose.

All’esame olfattivo risaltano la pietra focaia ed il pop corn seguiti da agrumi, vaniglia, gas g.p.l. ed il guscio duro di mandorla.

Al palato il corpo è medio lievemente sfuggente e le bollicine sono fini. Sapore di pompelmo giallo. Vino ben equilibrato con la freschezza in risalto sulla massa alcolica.

Lunga è la sua persistenza gustativa perchè la freschezza e l’acidità vanno a completare la struttura che poi perde un pò di vigore.

Finale di limone e di pompelmo giallo.                          (95/100)

DE SAINT GALL

ORPALE, annata 2008

Riluce giallo oro. Le bollicine sono fini ed abbastanza numerose.

Al naso risalta un intenso profumo di vaniglia seguito da episperma (dolce della seconda pelle del marrone bollito), dolci dell’esterno del confetto, castagna secca, pietra focaia, pop corn, gas g.p.l., cuoio biondo, rosmarino per finire con sussurri di colla Coccoina (latte di cocco e mandorla)

Il primo impatto al gusto è una sensazione di dolcezza seguita da una spiccata nota agrumata di limone.

Le bollicine sono fini ed il corpo è medio. Vino sapido e minerale con spiccata nota acida che copre completamente la massa alcolica.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di intenso limone che da un pò di astringenza alla gengiva superiore.        (94/100)

BRUNO PAILLARD

Blanc de Blancs, annata 2012

(formato magnum)

Veste giallo oro lucente. Le bollicine sono abbastanza fini ed abbastanza numerose.

Profumi di burro di nocciolina, burro di cacao, cuoio biondo per terminare con accenni di sapone di Marsiglia.

Al palato la bollicina è un pò evidente. Il corpo è medio sufficiente che tende un pò ad assottigliarsi. Vino ben equilibrato con la freschezza che domina la massa alcolica. Lunga è la sua persistenza gustativa con sapori di burro di cacao, cuoio biondo e limone.

(92/100)

RIEPILOGO

DEUTZ AMOUR DE DEUTZ 2008 95/100
TAITTINGER COMTES 2008 95/100
DE SAINT GALL ORPALE 2008 94/100
BILLECART LOUIS SALMON 2008 94/100  
DE SOUSA LES PIERRES VAUDONS LE MESNIL 2012 92/100
BRUNO PAILLARD BdB 2012 92/100
J DE TELMONT BdB 2008 91/100
PERRIER JOUET BELLE EPOQUE BdB 2012 91/100
JACQUESSON DIZY CORNE BAUTRAY 2012 91/100
JACQUESSON LASSAIGNE 2012 90/100

La serata è stata impeccabile, grazie a Vito ed alla sua giovane e brava equipe.

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