Il Caberlot dell’Azienda Il Carnasciale viene prodotto dal 1988 e solo in formato magnum. Le annate non prodotte sono state il 1989, 1990 ed il 1992.
Le bottiglie prodotte variano di anno in anno e sono state 350 con il 1988 per poi arrivare a 2425 con l’annata 2010. Il secondo vino è il Carnasciale, commercializzato in bottiglie da 750 ml, solito vitigno Caberlot, con affinamento in bottiglia per 6 mesi e non per 18 mesi come per il Caberlot.
L’Azienda si trova nell’aretino a Mercatale Valdarno nelle colline tra l’Appennino Toscano e quelle del Chianti Classico.
La caratteristica di questo vino è che è fatto con un vitigno che si chiama “Caberlot” che ha le caratteristiche del Cabernet Franc e del Merlot, si tratta di un incrocio spontaneo che viene coltivato solamente al Podere il Carnasciale. Questo vitigno è stato scoperto negli anni sessanta in un vecchio vigneto vicino a Padova.
L’Azienda è di proprietà e gestita da Bettina e Moritz Rogosky, con la collaborazione dell’enologo Peter Schilling, assistito da Marco Maffei e con la consulenza esterna dell’enologo Vittorio Fiore e dell’agronomo Remigio Bordini.
L’Azienda si compone di tre parcelle poste in vari micro-ambienti, su terreni rocciosi e pendenti. I vigneti hanno una superficie totale di 3,1 ettari piantati con la sola varietà di Caberlot, ad alta densità. Le vigne sono state piantate negli anni 1986, 1999 e 2004. La lavorazione dei terreni è manuale, con minimi interventi e con prodotti biologici.
La vendemmia inizia al momento della maturazione fenolica delle uve. La resa rimane al di sotto di 30 hl per ettaro. L’uva viene diraspata ed il mosto viene fermentato in piccole vasche inox a temperatura controllata. Il contatto delle bucce con il mosto è ottenuto con follatura manuale. I solfiti vengono utilizzati al minimo possibile.
La fermentazione malolattica e l’affinamento vengono effettuate con l’utilizzo di barriques e fûts di rovere francese nuovi al 70% e scelte con cura, per un periodo di 22 mesi.
Si tratta di un vino molto particolare. Su questo vino si è creato un alone di “mito” perché potete ben immaginare, essendo ben 27 i paesi del mondo che lo acquistano, come sia difficile trovarlo e poterlo bere.
Mi considero un privilegiato perché due anni fa durante una sessione del Grand Jury Européen, presso l’Hotel Villa D’Este a Cernobbio, ho potuto fare una mini verticale di quattro annate e mi sono subito reso conto che si trattava di un vino molto particolare, quasi unico. Il 17 febbraio di quest’anno si è svolta a Firenze presso “Il teatro del sale” di Fabio Picchi una verticale di tutte le venti annate prodotte. Gli invitati erano circa una sessantina, provenienti da tutto il mondo.
Sono stato invitato anche io a questo stupendo ed unico evento perché adesso alcune annate vecchie sono limitatissime e non sarà più quindi possibile fare nuovamente una verticale come questa.
Sono rimasto colpito, nel fare questa stupenda verticale, dal colore giovane del vino. L’annata più vecchia e cioè il 1988 aveva ancora il rosso rubino, anche se con lieve bordo granato.
Mi ha colpito il 1995 che aveva più spiccati note erbacee che mi hanno ricordato il Tignanello ed il Solaia annata 1995 della Marchesi Antinori.
Adesso posso dire di conoscere bene questo vino, perché solo facendo le verticali si è in grado di conoscere bene un vino.
Tutte le annate sono state di ottimo livello, ad eccezione del 2002 che a causa delle abbondanti piogge ha dato un vino molto vegetale. L’annata super, per me è stata il 2007.
Per quanto riguarda la larghezza del tannino è importante che faccia le precisazioni che seguono affinché possa essere compresa. Io sento il tannino del vino sulla gengiva superiore.
La totale larghezza del tannino è 6/6, cioè tutta la larghezza della gengiva superiore. Ovviamente se il tannino è meno largo potrà essere per esempio 5/6 e così via. La larghezza del tannino è importante quando la qualità dello stesso è di buono o alto livello. Più il tannino è largo più il vino è degno di attenzione, ma il tannino come ho precisato deve essere in ogni caso di buona qualità.
Passo quindi alla degustazione di questo particolare vino.
Le note di degustazione integrali possono essere consultate previa registrazione e successivo abbonamento.
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IL CABERLOT annata 1988
Data della vendemmia: 26 settembre 1988
Magnum prodotte: 350
Alla visiva è sorprendentemente rosso rubino con lieve bordo granato.
All’olfatto regala intensi profumi di menta ed eucalipto seguiti da pepe nero, noce moscata ed accenni di chiodi di garofano. L’esame olfattivo prosegue con note di duro di menta (bastoncino duro di zucchero intriso di menta), ciliegia, prugna, erbacee, confetto (bon bon del matrimonio), rosmarino, radice di rabarbaro, cenere, terra bagnata, per terminare con piacevoli accenni di nocciolina tostata.
La bocca è dolce, il corpo è delicato e piacevole.
Il vino è sapido e minerale, con asse acido – alcool – tannino in perfetto equilibrio. Il tannino è dolce, setoso ed abbastanza largo (5/6 -).
Il corpo del vino è appena sufficiente.
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di ciliegia ed accenni di menta.
Vino molto femminile, non di potenza ma di eleganza.
92/100
IL CABERLOT annata 1991
Data della vendemmia: 30 settembre 1991
Magnum prodotte: 420
Veste un bel rosso rubino con lievi riflessi porpora chiaro.
Intrigante lo scenario olfattivo con nitidi profumi di caramella mou al latte, menta, eucalipto, radice di rabarbaro, pelle lavorata, grafite, intensi di ciliegia, confetto, lievi di pepe nero, prugna, per terminare con sussurri di nocciolina tostata.
Ricco, dinamico e dolce al palato con un corpo medio. La spalla acida con l’aiuto del tannino riesce a superare la massa alcoolica rendendo il vino ben equilibrato. Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6 – -), inizialmente vellutato per poi nel finale asciugarsi lievemente.
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa. Vino piacevole nonostante l’annata, in generale, non proprio positiva per l’andamento climatico.
90/100
IL CABERLOT annata 1993
Data della vendemmia: 1 ottobre 1993
Magnum prodotte: 633
Colore rubino intenso con bagliori porpora.
Corredo olfattivo caratterizzato da profumi di nocciolina tostata, pepe nero appena macinato, lieve polvere, ciliegia, prugna, accenni di conserva di pomodoro, menta, cioccolata, per terminare con carezze di tartufo nero.
Al gusto è sapido e mostra una seria struttura con sapori di cioccolata, ciliegia ed erbacei.
La massa alcoolica lascia pieno spazio alla freschezza ed al tannino.
Quest’ultimo è dolce, abbastanza largo (5/6 – -) inizialmente vellutato per poi asciugarsi e dare nel finale un lieve sentore di bruciore sulla gengiva superiore.
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa.
Questo 1993 ha più struttura del 1988 e del 1991.
91/100
IL CABERLOT annata 1994
Data della vendemmia: 4 ottobre 1994
Magnum prodotte: 738
Roso rubino con trame granato.
All’olfatto scaturiscono percezioni di ciliegia, prugna, pelle, fumè, menta, eucalipto, lievi di pepe nero, pomodoro secco, per terminare con note erbacee.
Il palato è ammaliato da piacevoli sensazioni di tartufo nero e oliva nera.
Il vino è ben equilibrato con spalla acida e tannino che conducono l’equilibrio gustativo. Il tannino è dolce, spesso, abbastanza largo (più delle annate precedenti) (5/6 +) e vellutato.
Il corpo è medio mentre lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di ciliegia e pelle vegetale (è l’odore della pelle che si avvicina al dolce del cuoio).
Nel finalissimo si sente bruciare lievemente la gengiva superiore.
Vino piacevole.
92/100
IL CABERLOT annata 1995
Data della vendemmia: 25 settembre 1995
Magnum prodotte: 650
Rosso rubino intenso, cupo.
All’olfatto si sente, in modo evidente, la nota erbacea seguita da profumi di menta, eucalipto, lievi di smalto di vernice, prugna, mora, confetto, pelle, pepe nero, noce moscata, per terminare con piacevoli pennellate di grafite.
L’approccio gustativo è piacevole, con sensazioni fruttate di prugna e ciliegia seguite da note erbacee già sentite all’olfatto.
Vino ben equilibrato con la massa alcoolica in perfetta sottomissione alla freschezza ed al tannino. Quest’ultimo è dolce, setoso ed abbastanza largo (5/6- -).
Il corpo è medio mentre lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di cioccolata.
Vino gustoso e piacevole anche se nel finale brucia lievemente la gengiva superiore.
Il tannino è largo come quello del 1991 e del 1993. Ho notato che nell’annata 1995 anche il Tignanello ed il Solaia della Marchesi Antinori avevano in risalto la nota erbacea, rispetto a quella fruttata.
92/100
IL CABERLOT annata 1996
Data della vendemmia: 8 ottobre 1996
Magnum prodotte: 1.120
Visivamente di colore rosso rubino con bordo con lievi riflessi porpora.
Intense sensazioni di grafite seguite da profumi di chinotto, pelle in lavorazione, confetto, oliva nera, menta, eucalipto, zucchero filato, ciliegia, per terminare con rimandi erbacei.
Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato grazie anche al tannino dolce, abbastanza largo (5/6) e vellutato.
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale sapido e minerale.
Vino fine e piacevole con un tannino non aggressivo nel finale.
93/100
IL CABERLOT annata 1997
Data della vendemmia: 20 settembre 1997
Magnum prodotte: 630
Bel rosso rubino con finissimo bordo granato.
Sprigiona profumi intensi di radice di rabarbaro e grafite seguiti dal confetto, ciliegia, pepe nero, menta, eucalipto, erbacei, lievi di oliva nera, stoppa, per terminare con sensazioni fruttate di prugna.
All’esame gustativo l’equilibrio è un pochino altalenante con la spalla acida che si alterna alla massa alcoolica nella guida dell’equilibrio. Il corpo all’ingresso gustativo è medio per poi assottigliarsi un po’. Il tannino è dolce, compatto, abbastanza largo (5/6 – -) e vellutato per poi assotigliarsi, asciugarsi un po’ e lasciare un lieve bruciore sulla gengiva superiore.
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa.
Nell’insieme il vino è abbastanza piacevole anche se non è un 90/100 pieno.
90/100
IL CABERLOT annata 1998
Data della vendemmia: 8 ottobre 1998
Magnum prodotte: 870
Bel rosso rubino intenso.
All’olfatto ha piacevoli profumi di prugna secca, confetto, frutta matura di ciliegia, anche sotto forma di confettura, cenere, mora matura, menta, eucalipto, per terminare piacevoli richiami al tartufo nero.
All’approccio gustativo ha risalto la vena acida che ricorda la frutta non completamente matura, sensazione che poi lascia spazio, nel finale, alla frutta matura sentita all’olfatto.
Il vino ha corpo medio ed è ben equilibrato con alcool sconfitto dalla freschezza e dal tannino. Quest’ultimo è dolce, setoso ed abbastanza largo (5/6 – -).
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di prugna secca e confettura di ciliegia. Fino a qui questa è l’annata con frutta così matura.
Nelle mie note ho scritto “vino piacevole”.
93/100
IL CABERLOT annata 1999
Data della vendemmia: 5 ottobre 1999
Magnum prodotte: 1.510
Veste rosso rubino intenso con profumi di pelle quasi di conceria (tipica dell’annata) seguita da ciliegia, prugna, nocciolina tostata, menta, eucalipto, alloro, salvia, per terminare con note erbacee.
L’accoglienza gustativa è di quelle che non si dimenticano, il vino è gustoso con sensazioni di mora, prugna, ciliegia e con una avvolgente sapidità e mineralità.
Il vino ha corpo medio ed è ben equilibrato.
I tannini sono dolci, vellutati ed abbastanza larghi (5/6 -).
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale fruttato di mora, ciliegia e prugna.
Sicuramente è migliore al gusto rispetto all’olfatto.
Molti vini toscani di questa annata hanno avuto all’olfatto la nota di pelle di conceria e sono stati vini più di struttura che di eleganza.
92/100
IL CABERLOT annata 2000
Data della vendemmia: 21 settembre 2000
Magnum prodotte: 1.460
Bel rosso rubino con riflessi porpora.
All’olfatto ha da subito risalto la nota intensa di ciliegia, seguita da profumi di menta, eucalipto, lievi di pepe nero, duro di menta, pelle vegetale (si avvicina al dolce del cuoio), alloro, rosmarino e salvia.
Alla beva è gustoso con sensazioni fruttate di prugna e ciliegia. Il corpo è medio mentre il vino è perfettamente equilibrato con l’alcool che è messo a tacere dalla spalla acida e dal tannino. Quest’ultimo è dolce, vellutato ed abbastanza largo (5/6 -).
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di mora.
Vino molto piacevole con il tannino largo come quella del 1988.
93/100
IL CABERLOT annata 2001
Data della vendemmia: 10 ottobre 2001
Magnum prodotte: 1.585
Riluce di color rosso rubino con trame granato.
Lo scrigno olfattivo diffonde profumi intensi di nocciolina tostata seguiti da grafite, ciliegia, prugna, menta, pepe nero, noce moscata, cuoio appena lavorato, per terminare con velati rimandi erbacei.
Il gusto è appagato da una piacevole nocciolina tostata già sentita all’olfatto, accompagnata alla sapidità e mineralità.
Il corpo è presente ma in modo aggraziato, femminile. Vino perfettamente equilibrato con freschezza e tannino che prevalgano, senza indugi, sulla massa alcoolica.
Il tannino è dolce, setoso e quasi completamente largo (6/6 – -).
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di nocciolina tostata.
Le mie osservazioni sono state: “vino elegante e molto piacevole”.
Questo vino, insieme al 2007 ed al 2008, ha il tannino più largo di tutta la verticale. La mia valutazione è tra 94 e 95 centesimi.
94/100
IL CABERLOT annata 2002
Data della vendemmia: 5 ottobre 2002
Magnum prodotte: 1.450
Rosso rubino con lievi trame porpora chiaro.
Effonde profumi intensi di geranio seguiti dal confetto (bon bon del matrimonio), menta, eucalipto, fragola (ricorda la gomma da masticare buble gum), per terminare con sentori di ciliegia.
Al gusto si sentono note vegetali di geranio già sentite all’olfatto che fanno sentire un po’ l’amarognolo.
Vino con corpo medio ed equilibrato nonostante che il tannino non sia dolce, un po’ compatto, non tanto largo (4/6 + +), inizialmente vellutato per poi nel finale asciugare un po’ la gengiva superiore. Abbastanza lunga è la sua persistenza aromatica intensa, con finale erbaceo.
Annata molto piovosa che non ha fatto maturare molto i tannini che sono rimasti un po’ verdi.
E’ l’annata meno riuscita della verticale, il mio punteggio è stato generoso.
88/100
IL CABERLOT annata 2003
Data della vendemmia: 13 settembre 2003
Magnum prodotte: 2.170
Bel rosso rubino intenso.
All’esame olfattivo si evidenzia, da subito, la nota intensa di prugna matura seguita dalla grafite, ciliegia matura, fragolona, menta, eucalipto, pesca rossa pelosa, alloro, per terminare con piacevoli soffi di pomodoro secco.
Al gusto è fruttato, sapido, minerale con sapori di pesca. Il corpo è medio. Vino equilibrato con spalla acida e tannino in rilievo sulla massa alcoolica. Il tannino è dolce, non è molto largo (4/6 -) piuttosto centrale, inizialmente grasso per poi asciugarsi un po’ nel finale. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa.
Vino frutto di un’annata calda, tutto l’opposto del 2002. I profumi potevano essere non di frutta matura ma di confettura di frutta, stile Napa Valley, per fortuna questo non è successo.
90/100
IL CABERLOT annata 2004
Data della vendemmia: 4 ottobre 2004
Magnum prodotte: 1.790
Bel rosso rubino intenso con riflessi porpora.
All’esame olfattivo si mostra, da subito, fine ed elegante con intensi profumi di radice di rabarbaro e cenere seguiti dalla ciliegia lievissimamente candita, rosa rossa, menta, eucalipto, per terminare con calibrati sentori speziati di pepe nero e noce moscata.
L’incontro gustativo è piacevole con sensazioni fruttate di ciliegia e prugna gradevolmente dolci. Il corpo è medio mentre il vino è perfettamente equilibrato con spalla acida e tannino in rilievo sulla massa alcoolica. Il tannino è dolce, largo (5/6 + +) e setoso.
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di ciliegia.
Ha meno struttura del 2003 ma ha più eleganza e piacevolezza.
Vino che mi è piaciuto molto. La mia osservazione è stata: “bel vino”.
95/100
IL CABERLOT annata 2005
Data della vendemmia: 1 ottobre 2005
Magnum prodotte: 2.100
Alla visiva ha un bel rosso rubino.
L’esame olfattivo esordisce con profumi che ricordano il liquore “Vov”, seguiti dalla caramella mou al latte, dolci boisè, pepe nero, lievi di menta, eucalipto, ed erbacei, cenere, ciliegia lievemente candita, prugna, lievi di acciuga che ricorda il cuoio fresco, per terminare con carezze di radice di rabarbaro.
Al gusto è sapido e minerale ed ha una buona succosità con sapori di ciliegia e di tabacco dolce da pipa.
Asse acido – tannino – alcool in perfetto equilibrio. Il corpo è medio ed il tannino è abbastanza largo (5/6 – -), dolce ed abbastanza setoso. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di duro di menta, un po’ boisé e brucia lievemente la gengiva superiore.
90/100
IL CABERLOT annata 2006
Data della vendemmia: 3 ottobre 2006
Magnum prodotte: 2.205
Colore rosso rubino con trame porpora.
Intense sensazioni di ciliegia matura, seguite da menta, eucalipto, appretto (amido spay per stirare) lievi di boisé e di grafite, prugna, per terminare con sussurri di caramella mou al latte (per questo ricorda il 2005).
Superbo al gusto per la sua piacevole succosità di prugna e ciliegia. Vino con corpo medio ed equilibrio gustativo.
Il tannino è dolce, spesso, abbastanza largo (5/6 – -) e vellutato.
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di ciliegia e lieve nota dolce boisé. Nel finalissimo brucia lievemente la gengiva superiore.
93/100
IL CABERLOT annata 2007
Data della vendemmia: 25 settembre 2007
Magnum prodotte: 3.080
Visivamente colore rosso rubino intenso, abbastanza scuro.
All’olfatto sfodera profumi di pelle vegetale (è la pelle lavorata che si avvicina al dolce del cuoio), menta, eucalipto, prugna, ciliegia marasca, grafite, alloro, pepe nero e noce moscata.
Sontuoso, fine ed elegante al gusto.
Si rimane colpiti dalla qualità del tannino, dolce, fine, setoso e largo (6/6 – -) quasi nella sua totalità. Il corpo è medio mentre il suo equilibrio è magistrale con la massa alcoolica in perfetto anonimato. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di tabacco dolce da pipa con pezzetti di ciliegia essiccata.
Ho scritto: “bella beva”.
Ricordo di avere degustato questo vino il 29.10.2010 e di averlo trovato un po’ boisé sia al naso che al gusto. Questo boisé non l’ho più sentito. Per me è il miglior vino della verticale.
96/100
IL CABERLOT annata 2008
Data della vendemmia: 23 settembre 2008
Magnum prodotte: 3.392
Appare con un bel rosso rubino abbastanza intenso.
Olfatto ricco, intenso di profumi di ciliegia e cioccolata che mi ricordano il cioccolatino “mon chêri”, seguiti da caucciù, menta, eucalipto, prugna, grafite, pepe nero, noce moscata, rosmarino, alloro, salvia, per terminare con sensazioni di cuoio anticato.
Di eleganza innata offre al gusto piacevoli sensazioni di cioccolata e prugna che si spandono in tutta la bocca.
Vino ben equilibrato grazie anche al tannino che è dolce, largo (6/6 – -) quasi nella sua totalità (per questo ricorda quello del 2007), inizialmente setoso per finire con una lievissima sensazione di bruciore della gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di ciliegia, cioccolata e rosa rossa e con finalissimo del dolce del confetto.
Bellissimo vino ricco di eleganza che si avvicina al 2007 ma non lo eguaglia.
95/100
IL CABERLOT annata 2009
Data della vendemmia: 24 settembre 2009
Magnum prodotte: 3.050
Bel rosso rubino con larghe trame porpora.
Intrigante lo scenario olfattivo con profumi eleganti di ciliegia, seguiti dalla cenere, cioccolata, prugna, menta, eucalipto, abbastanza intensi di pepe nero e noce moscata, per terminare con rimandi di terra.
Ricco, dinamico, succoso, piacevole al palato con note di ciliegia e prugna.
Il corpo è medio ed il vino è perfettamente equilibrato con spalla acida e tannino in rilievo sull’alcool.
Il tannino è dolce, setoso ed abbastanza largo (5/6 – -). Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di ciliegia e di lieve affumicato.
Vino molto piacevole che se avesse avuto il tannino un po’ più largo avrebbe raggiunto il livello del 2008.
94/100
IL CABERLOT annata 2010
Data della vendemmia: 2 ottobre 2010
Magnum prodotte: 2.425
Riluce un bel rosso rubino che rivela tutta la sua gioventù.
Diffonde profumi di confetto (bon bon del matrimonio), ciliegia, pepe nero, menta, eucalipto, lievi di caucciù, mora, prugna, caffè, pomodoro secco, per terminare con rimandi di cuoio.
Al gusto è piacevole con sapori fruttati di ciliegia intrisi con lievi sentori boisé. Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato. Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6 – ) (è lievemente più largo di quello del 2009), inizialmente setoso per poi asciugarsi, lievemente, nel finale.
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di ciliegia e boisé.
E’ un vino giovane che migliorerà perdendo un po’ di boisè al gusto, ma non arriverà al livello del 2007.
93/100
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