IN PORSCHE ALL’EN PRIMEUR DI BORDEAUX ANNATA 2016

Come tutti gli anni già dai primi giorni di gennaio è iniziata la mia organizzazione del viaggio per Bordeaux e le degustazioni dei vini presso gli Chateaux, nonché la prenotazione dell’alberto “Les Sources De Caudalie”, a Martillac, a fianco dello Château Smith Haut Lafitte, il tutto di proprietà della famiglia Cathiard.

La novità di quest’anno è che mi è stato chiesto dal Dott. Andrea Angelucci, consigliere delegato del Centro Porsche Firenze, e dal suo direttore commerciale Marco Raveggi di testare la nuova 911 Carrera S cabrio, per il mio viaggio a Bordeaux.

Doppia emozione: andare a degustare i vini di Bordeaux annata 2016 e guidare questa auto stupenda con un sound da brivido.

La data della mia partenza si avvicina ed il 31 marzo, di prima mattina, mi reco al Centro Porsche di Firenze dove sono atteso per la consegna dell’auto e con mia piacevole sorpresa la 911 Carrera era di colore blu come pure la capote. Salito in auto inizio il mio piacevole viaggio, passo dalla Costa Azzurra e decido di proseguire senza fermarmi per cercare di arrivare ad Agên ed andare a dormire in un albergo familiare dove mi ero fermato anche l’anno passato, si tratta di una villa adibita ad albergo con ospitalità familiare. Arrivato all’albergo decido di andare al ristorante Mariottat, una stella Michelin, dove tra i vari piatti scelgo di mangiare il fois gras con all’interno prunge secche, un piccione con doppia diversa cottura ed un piatto di formaggi della regione, il tutto accompagnato dallo Champagne Billecart – Salmon e dal vino rosso La Dame de Montrose, Saint Estéphe, annata 2008.

Terminata la cena mi dirigo all’albergo e la mattina dopo parto con tranquillità verso Martillac dove arrivo all’Hotel Les Sources De Caudalie e dopo un piacevole massaggio rilassante alla SPA dell’Hotel ho mangiato alla brasserie dell’albergo per poi andare a fare un giro in centro di Bordeaux con la 911 Carrera S che ha prestazioni sia docili che all’occorrenza grintose. Il viaggio non mi aveva stancato più di tanto ed il tempo a Bordeaux era caldo e soleggiato, perfetto per viaggiare con la capote aperta.

Prima di cena mi sono recato alla SPA dell’albergo dove mi sono fatto fare un piacevole massaggio rilassante.

In albergo ho conosciuto il nuovo direttore ed ho incontrato Pierre  Couturier direttore della ristorazione e l’amico sommelier Aurélien Farouil. Aurélien mi ha servito un piacevole Champagne ed uno Château Palmer 2008, piacevole vino con tannini setosi e rotondi.

L’indomani sarebbe iniziata la mia avventura immersione nell’En Primeur annata 2016. Avevo ricevuto un invito dai Signori Florence e Daniel Cathiard, proprietari dello Château Smith Haut Lafitte a fare la degustazione dei loro vini presso lo Château. Insieme a me c’erano alcuni giornalisti sia europei che d’oltre oceano e Fabien Teitgen,  Direttore tecnico di tutte le aziende della famiglia Cathiard, il quale ci ha illustrato i vini. Questa interessante degustazione mi ha permesso di capire che l’annata 2016 ha dato ai vini rossi note di frutta fresca e floreali con un ottimo equilibrio gustativo.

Successivamente siamo stati accompagnati presso l’abitazione dei Signori Cathiard che è ubicata accanto allo Château. Il piacevole pranzo è stato accompagnato a vini bianchi e rossi dello Château Smith Haut Lafitte che non ho potuto fare a meno di bere, visto che erano piacevoli ed interessanti.

Congedatomi da Daniel e Florence dopo averli ringraziati per la loro consueta ospitalità mi sono diretto a Bordeaux presso la “Città del vino”, una splendida costruzione moderna, per degustare i vini dello Château Haut Bailly, denominazione Pessac – Léognan, dove ho incontrato la splendida Veronique Sanders, direttrice generale dello Château.

Devo premettere che dopo la pubblicazione del mio articolo sull’En Primeur annata 2015, Veronique mi ha scritto facendomi presente che anche se io avevo espresso una buona valutazione sul suo vino, secondo lei non lo avevo ben valorizzato, come invece avevano fatto altri giornalisti.

A detta missiva avevo risposto a Veronique rendendomi disponibile a risentire il 2015 durante l’En Primeur 2016, andando presso lo Château. Alla “Città del Vino” ho degustato i tre vini prodotti dalla proprietà e sono rimasto colpito dalla piacevolezza del 2016. Veronique mi invitava ad andare allo Château per degustare il 2015, cosa che facevo il lunedì pomeriggio al ritorno da Pauillac. Lasciata Bordeaux mi dirigevo nel Sauternes presso lo Château Guiraud dove degustavo i vini di Olivier Bernard, del Conte Von Neipperg e di Xavier Planty.

Ho degustato i vini e non li ho bevuti e pertanto desideravo bere qualcosa di fresco e più che altro di mangiare delle ostriche. Mi dirigevo ad Arcachon al ristorante “Chez Yvette” dove mi sono gustato un plateau di ostriche e gamberi accompagnati ad un piacevole, anche se troppo giovane, Riesling Hugel 2014.

Ritornato in albergo la mia testa incominciava a programmare gli impegni del lunedì, con visita a Margaux, Saint Julien e Pauillac.

Allo Château Palmer ho incontrato Thomas Douroux, direttore generale, dove ho sentito i vini che ho trovato molto piacevoli sia al naso che al gusto.

A Château Margaux ho incontrato Cyrille Pontallier e la Signora Corinne Mentzelopoulos, proprietaria dello Château.

Mi ha fatto molto piacere incontrare Cyrille, figlio di Paul, scomparso prematuramente il 28.03.2016. Ho degustato un piacevole Pavillon blanc de Margaux che mi è piaciuto un po’ di più del piacevole Margaux. A Château La Tour ho incontrato Jean Garandeau direttore commerciale ed ho degustato i vini con l’enologa dello Château Cecile Rozier. Vini fruttati, fini ed eleganti. Come d’abitudine lo Château oltre all’ultima annata offre in degustazione anche un’annata più vecchia per etichetta. Difatti ho degustato il Pauillac 2012 (89/100), Les Forts de Latour 2011 (92/100) ed il Latour 2005 (97/100). Successivamente sono andato a Château Pichon Comtesse dove ho apprezzato i loro vini. A Château Pichon Baron ho ricevuto un’accoglienza affettuosa da parte di tutto il personale ed ho degustato tutti i vini della proprietà.

Mi è piaciuto molto sia il Pomerol “Petit – Village” che il “Les Tourelles de Longueville” quest’ultimo l’ho trovato qualitativamente similare al “Pichon Baron”.  Del Petit Village mi ha colpito la larghezza del tannino che andava oltre il massimo 6/6. Sentivo che il tannino si spingeva oltre il massimo della larghezza della gengiva superiore. Ciò, per me, è veramente rarissimo che succeda. Allo Château Leoville Las Cases ho degustato i vini della proprietà, trovandoli tutti molto gradevoli con frutta fresca sia al naso che al gusto, con ricca acidità, tannini setosi e massa alcoolica impercettibile.

Allo Château Pontet Canet ho apprezzato il loro vino riccamente fruttato con ciliegia un po’ matura sia al naso che al gusto.

A Château Lafitte ho degustato i loro tre vini e lo Château Lafitte, il loro primo vino, era ben fatto con struttura e tannino fine ed elegante. Mi sono poi recato a Château Mouton Rothschild dove ho incontrato l’amico Philippe Dhalluin, direttore generale, ed ho apprezzato i loro vini olfattivamente ricchi sia di frutta fresca che di violetta. Terminato questo, impegnativo, giro mi recavo allo Château Haut Bailly, aprendo la capotte dell’auto e godendomi aria e sole. Arrivato allo Château venivo accompagnato in sala degustazione dove mi venivano offerti l’Haut Bailly annate 2014, 2015 e 2016. Ero felice di fare questa mini verticale. Devo ammettere che aveva ragione Veronique sul fatto che evidentemente io l’anno passato non avevo capito completamente il 2015. Ho trovato quest’ulitmo vino con all’olfatto lo smalto di vernice, ciliegia un po’ matura, violetta, prugna e nota speziata. Gusto equilibrato con tannino setoso (95/100). Il 2014 l’ho trovato con tannino lievemente più largo del 2015, ricco olfattivamente sia di frutta che di note balsamiche. (93/100).

Quello che mi è piaciuto di più è stato il 2016 che ho trovato superiore a qualsiasi precedente annata (95-97).

Mi sono complimentato con Veronique per i miglioramenti qualitativi che ho riscontrato già dall’annata 2001. A partire da quest’ultima annata i vini sono diventati equilibrati con spalla acida che domina la massa alcoolica. Ricordo la piacevolezza del loro 2005 (95/100).

Terminata la giornata di degustazioni, a fine serata, andavo a cena a Bordeaux insieme all’amico Christian Roger in una normalissima Brasserie durante la cena abbiamo commentato l’annata e la qualità di alcuni vini degustati.

Il giorno dopo mi aspettava l’appuntamento allo Château Haut Brion da Jean Philippe Delmas, direttore generale, dove, normalmente, per degustare i loro nove vini, impiego un’ora e mezza. Ho trovato tutti i vini di ottima qualità ed in particolare sono rimasto colpito dall’alto livello qualitativo de La Mission Haut Brion e de l’Haut Brion rossi. Mentre li degustavo e scrivevo le mie note rimanevo colpito continuamente dalla loro piacevolezza. Naso ricco e vario con frutta fresca, anche al gusto con tannini setosi e completamente larghi, vini perfettamente equilibrati con persistenza interminabile. La Mission Haut Brion attualmente più aperto olfattivamente dell’Haut Brion. Vini entusiasmanti ai quali ho dato 98 – 100. Dopo avere terminato la degustazione ho parlato a lungo, dei vini con Jean Philippe Delmas, manifestandogli tutto il mio entusiasmo. Terminata la degustazione andavo allo Château Carbonnieux per degustare i vini della denominazione Pessac – Léognan.

Successivamente mi recavo a Saint Emilion dove degustavo alcuni vini della denominazione.

L’anno prima avevo trovato molti vini sovrammaturi con naso e gusto “Mon Chêri” cioè con cioccolata e ciliegia candita.

L’annata 2016 ha dato, normalmente, vini con frutta fresca e note floreali di violetta.

Terminata questa piacevole ed impegnativa giornata mi recavo all’albergo dove cenavo presso la Brasserie dell’Hotel e mi godevo lo Champagne Billecart Salmon ed un pinot nero di Borgogna Chambolle – Musigny di Barthod che apprezzavo molto.

Il giorno dopo ero attesao a Saint Emilion allo Château Ausone da Pauline ed Alain Vauthier. Ho degustato tutti i vini della proprietà insieme all’amico americano Jeff Live.

Mi è piaciuto molto lo Château Ausone che ha virato, in ossequio all’annata, più che sulla potenza, sull’eleganza. Naso con frutta fresca e violetta. Bella beva, fine ed elegante.

Sono poi scappato di corsa allo Château Cheval Blanc dall’amico Pierre Lurton dove ho degustato un ottimo Cheval Blanc con all’olfatto note fruttate e floreali di violetta, con struttura misurata, vino fine ed elegante. Pierre mi ha chiesto le mie impressioni sui vini e gentilmente mi ha accompagnato in un’altra sala a degustare lo Château d’Yquem che ho trovato abbastanza similare al 2015.

Salutato Pierre andavo al mitico Petrus da Christian e Jean Moueix dove bevevo il Petrus, trovandolo migliore dell’ottimo 2015.

I tannini erano più setosi e densi di quelli del 2015.

La nota olfattiva che non avevo trovato nel 2015 e che invece ha il 2016 è l’iris. Amo le note floreali particolarmente la violetta e l’iris. Vino magnifico. Come sempre Jean dopo la degustazione mi accompagnava alla mia auto ringraziandomi di essere andato a trovarlo. In realtà sono io a ringraziarlo per avermi fatto bere e degustare il suo magnifico vino.

Successiva tappa allo Château La Conseillante dalla bella e simpatica Marielle Caraux, enologa dello Château che mi faceva degustare il suo primo vino, in quanto il secondo vino, in questo momento non era pronto per essere degustato. Vino all’olfatto ricco di note fruttate fresche e di iris. Bel vino equilibrato, elegante e persistente.

Salutata Marielle mi recavo allo Château L’Evangile dove degustavo il loro vino che trovavo con struttura non molto concentrata, come il 2015 ma in maniera, a mio avviso, più gradevole. Naso con frutta fresca e violetta.

Successivamente andavo a degustare i vini della denominazione Pomerol. Non ho trovato, per fortuna, vini con profumi e sapori “Mon Chêri” ma frutta fresca e violetta. Ho sentito anche dei vini con eccessiva presenza del legno. Sono poi andato allo Château Angelus dove ho degustato i loro due vini. Ero poi atteso allo Château Pavie dal Signor Gérard Perse dove ho degustato tutti i suoi vini. A mio avviso il Signor Perse ha i vigneti più belli e meglio esposti a Saint Emilion. Purtroppo però già da qualche anno se non si fa attenzione, a causa dell’eccessivo caldo, alla maturazione delle uve si corre il rischio di fare marmellata di frutta e non c’è cosa più facile che farlo con il Merlot. Altra cosa importante è l’uso del legno nuovo. L’eccessivo uso del legno nuovo da vini con tannini che paralizzano la bocca. Il Signor Perse mi raccontava che lo Château Pavie non ha più il 100% di legno nuovo ma il 70% ed inoltre il 2016 di questo vino, come lo è stato per il 2015, ha un 40% di Cabernet. Mi auguro che lo Château in futuro riesca a fare vini meno sovramaturi e meno legnosi, visto che Parker non sembra condizionare più di tanto i mercati con il suo gusto.

L’appuntamento successivo era quello, irrinunciabile, dello Château Vieux Château Certan.

Arrivato in cantina Alexandre Thienpont ed il figlio Guillaume erano circondati da numerose persone che degustavano i loro vini, e giustamente li coprivano di complimenti e, scusandosi con me, mi chiedevano di attendere che le persone presenti andassero via per potere parlare, liberamente. Io avevo già raggiunto il mio scopo: essere li con loro, con il loro vino. Dopo alcuni minuti si liberava la cantina ed Alexandre mi serviva il vino ed io estasiato vedevo il vino scendere nel mio bicchiere con il suo colore rosso rubino. Il vino olfattivamente aveva una ciliegia croccante, per la sua perfetta maturazione, accompagnato a diversi profumi tra cui la, tanto amata da me, violetta. Al gusto il corpo era medio rinforzato che mi ricordava il 2010, mentre il 2015 l’anno passato mi aveva ricordato il 2009. Sia la 2009 che la 2010 a suo tempo mi erano piaciute molto. Il 2016 aveva al gusto sia la finezza che la potenza, con un tannino setoso e completamente largo. Grande vino che ho bevuto nei due assaggi a me versati. Vino di grande piacevolezza che mi è piaciuto più di tantissime altre annate. Questo è sempre uno dei vini del mio cuore. Dopo avere parlato con Alexandre e Guillaume avevo un altro appuntamento importante da Jacques Thienpont, cugino di Alexandre a “Le Pin”.

Jacques produce da qualche anno un vino della denominazione Saint Emilion “L’IF” che è sempre molto piacevole. Il Le Pin l’ho trovato un po’ chiuso al naso, con note di polvere da sparo, ciliegia e speziate. Al gusto la ciliegia unita alla cioccolata irroravano la bocca con un tannino setoso e completamente largo che mi ha ricordato l’annata 2005. Tappa successiva è stata allo Château L’Eglise Clinet da Denis Durantou, dove ho degustato tre dei suoi vini e nell’Eglise Clinet ho sentito vari profumi tra cui l’incenso, il tartufo nero e la violetta. Quest’ultima era ben presente anche al gusto. La giornata degustativa per me era terminata nel migliore dei modi.

Tornavo a Martillac per un’ora di riposo per poi andare a cena al ristorante dell’Hotel “La Grand’Vigne”, due stelle Michelin, dove Pierre e Aurelien mi attendevano per una cena gustosa a base di pesce. Krug, Grand Cuvée con note minerali e ricca acidità ideale sempre, particolarmente dopo avere degustato molti vini rossi, taluni ricchi di tannino del legno. La giusta bollicina libera la bocca dai tannini, a cui è seguito un vino bianco dello Château Smith Haut Lafitte, annata 2009 ed un vino di borgogna rosso Chassagne Montrachet Premier Cru “Morglot del Domaine Ramonet 2010”

Cena piacevolissima, il giorno dopo sarei partito da Martillac per ritornare a Margaux, andare a Saint Estèphe per poi andare allo Château Le Louvriere per fare gli assaggi dei Sauternes.

La mattina dopo sono partito per Margaux per fare qualche assaggio dei vini con denominazione Margaux dove ho degustato un ottimo Rauzan Ségla ricco sia all’olfatto che al gusto di frutta fresca. Per andare a Saint Estèphe mi sono fermato a Saint Julien per sentire altri vini di questa denominazione dove mi sono piaciuti molto il Branaire Ducru ed il Graud Laroze. Arrivato a Saint Estèphe sono andato allo Château Ormes de Pez dove ho anche degustato i vini della stessa proprietà dello Château Lynch Bages, dove ho apprezzato sia il rosso che il bianco.

Tappa successiva è stato il bellissimo Château Montrose dove ho degustato i loro tre vini ed il Montrose mi è piaciuto moltissimo, al naso, tra i vari profumi spiccava in modo intenso e netto la violetta. Al gusto spiccava nuovamente la violetta.

Come è bello sentire nel vino la frutta fresca e la violetta e non l’invadente legno. A questo punto mi mancavano da degustare altri Sauternes e pertanto mi recavo allo Château La Louvriere dove degustavo vari vini tra cui due spiccavano sugli altri ed erano lo Château Coutet ed a seguire il Doisy Däene. Terminati questi assaggi dovevo ritornare in Italia e pertanto iniziavo il mio viaggio, fermandomi a mangiare qualcosa di veloce ed a dormire a Montpellier. La mattina dopo proseguivo il mio viaggio alla guida di questa fantastica Porsche Carrera 911 S, fermandomi a Cannes all’Hotel Martinez, l’albergo, mio preferito, dove gentilezza e ospitalità sono la prerogativa. Non potevo non andare a mangiare le ostriche alla “Brasserie Brun” per poi la mattina dopo andare a cena a Firenze al ristorante Enoteca Pinchiorri, tre stelle Michelin poiché dovevo relazionare Giorgio Pinchiorri e Alessandro Tomberli, suo direttore generale, dei miei assaggi a Bordeaux. Cena con menù degustazione accompagnata ai seguenti vini: Champagne Gosset Celabris 2004, Corton Charlmagne Domaine Ponsot, annata 2009, Clos Vouget Domaine Jean Jacques Confuron, annata 2013 e lo Château La Mission Haut Brion, rosso, annata 2012.

Cena stupenda che ha completato le mie piacevoli fatiche di degustazione.

E’ stata una settimana stancante ma ricca di emozioni e piaceri.

I vini che mi hanno colpito sono stati diversi, tra cui voglio citare lo Château Nenin un pomerol molto piacevole che mi ha sorpreso come mi sorprese con l’annata  2010. Altri vini sono stati sia la Mission Haut Brion che l’Haut Brion, il Petrus ed il Vieux Château Certan. Prima di passare all’esame dei vini racconto come, in linea di massima, è stata l’annata 2016 a Bordeaux.

L’inverno 2015 – 2016 è stato abbastanza dolce e piovoso, ma con pioggia al di sotto della media degli ultimi 15 anni. E’ piovuto, principalmente, nei mesi di gennaio e febbraio ed è stato un inizio di anno più piovoso degli ultimi 20 anni. Le temperature sono state molto dolci al contrario di come avrebbe dovuto essere l’inverno.

Nel mese di marzo la temperatura si è rinfrescata. Aprile ha avuto temperature fresche con alcuni giorni più freddi che hanno frenato lo sviluppo della vigna.

La prima parte di maggio ha avuto temperature più elevate che hanno permesso uno sviluppo vegetativo più omogeneo mentre la seconda parte è stata instabile e tempestosa.

La prima settimana di giugno ha avuto temperature ottimali con un clima secco. La seconda settimana ha avuto continue pioggie, molta umidità e vento che ha complicato i lavori in vigna ed i trattamenti bio per chi li ha fatti. La fine del mese è stata bella. Luglio è stato secco e caldo con temperature superiori a 35 gradi ma il terreno umido ha contrastato questo caldo.

La seconda quindicina di agosto, al contrario della prima, è stata caratterizzata da un caldo più marcato.

Il mese di settembre ha avuto giornate secche e notti fresche che hanno permesso alle uve di terminare la loro maturazione in una condizione ottimale.

A mio modesto avviso la maggior parte degli Châteaux ha fatto vini migliori nel 2016 rispetto al 2015. Con l’annata 2015 i vini, per diversi Châteaux, sono stati caratterizzati da frutta troppo matura, da qui l’effetto “Mon Chêri”, cioccolata e ciliegia candita.

La 2016 è stata caratterizzata da una perfetta maturazione delle uve ed i vini hanno sentori e gusto di varia frutta fresca e note floreali di violetta ad eccezione di alcuni vini che hanno avuto sentori di iris.

I vini del 2016 sono, in genere, più eleganti che potenti ma sono ben equilibrati, con massa alcoolica impercettibile e piacevole freschezza. I tannini sono dolci, setosi o vellutati e per taluni anche spessi.

A mio avviso, in generale, la 2016 è un’annata superiore alla 2015. La 2016 è un’annata da rossi e non da bianchi e ne’ da Sauternes. Qualcuno ha fatto anche dei buoni vini bianchi e dei buoni Sauternes ma rappresentano l’eccezione.

Per quanto riguarda la larghezza del tannino, è importante che faccia le precisazioni che seguono, affinchè possa essere compresa. Io sento il tannino del vino sulla gengiva superiore. La totale larghezza del tannino è 6/6, cioè tuta la larghezza della gengiva superiore. Ovviamente, se il tannino è meno largo, potrà essere per esempio 5/6 e così via. La larghezza del tannino è importante quando la qualità dello stesso è di buono o alto livello. Più il tannino è largo, più il vino è degno d’attenzione, ma il tannino, come ho precisato, dev’essere, in ogni caso, di buona qualità.

Passiamo adesso ad esaminare i vari vini.

D’AIGUILHE 2016 – Castillon Côtes de Bordeaux – rosso

(Uvaggio: 80% Merlot e 20% Cabernet Franc)

Veste rosso rubino – nero.

Approccio olfattivo che evidenzia una nota boisé, intensa, seguita da vernice ad olio, menta e ciliegia.

Al gusto il vino ha un corpo medio appena sufficiente e sapori boisé.

Vino equilibrato con spalla acida che supera la massa alcoolica. Il tannino è abbastanza largo (5/6) ma è un po’ paralizzante la gengiva superiore, a causa dei tannini del legno, asciuga un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale boisé.

86 – 88

 

AîLE D’ARGENT BLANC DÌ MOUTON ROTHSCHILD 2016 – Bordeaux  –  bianco

(Uvaggio: 53% Sauvignon, 46% Sémillon e 1% Muscadelle)

Giallo paglierino con riflessi oro chiaro.

Naso poliedrico con profumi di foglia di ruta, foglia di pomodoro, foglia di pesco, episperma (dolce della seconda pelle del marrone bollito), biancospino, intensi di pepe bianco, sale, iodio, limone e menta piperita.

Al gusto è riccamente sapido, minerale ed agrumato di limone. Il corpo è medio ed il vino è abbastanza equilibrato poiché ha un lieve effetto altalenante tra alcool e freschezza.

Lunga persistenza gustativa con finale di sale e poi di limone.

La sosta in bottiglia lo renderà più equilibrato. In questo momento, per me, siamo al minimo della forbice.

Ricorda un po’ il 2015 mentre il 2014 era più equilibrato.

     90 – 92

 

ALTER EGO 2016 – Margaux –  rosso

(Uvaggio: 48% Cabernet Sauvignon, 40% Merlot e 12% Petit Verdot)

Rosso porpora intenso.

Gioiosa e piacevole sequenza di note intense prugna e scatola di sigari seguite da mela rossa, esterno del confetto, menta, eucalipto, pepe nero, incenso, noce moscata, alloro, salvia, rosmarino e cedro del Libano.

Sorso piacevole con ricordi di ciliegia marasca nera e prugna fresca, il corpo è medio ed il vino è perfettamente equilibrato con massa alcoolica che è dominata dall’acidità e dal tannino. Quest’ultimo è dolce, setoso ed abbastanza largo (5/6- -).

Lunga è la sua persistenza con finale di cioccolata. Piacevole bevuta sin da adesso.

Tannino del 2016 largo come quello del 2015.

La struttura è similare a quella del 2015 e del 2014. Nell’insieme il 2016, per me, è superiore al 2015.

Per la cioccolata al gusto mi ricorda il 2014.

                                                                                                                          92 – 94

  

ANGELIQUE DE MONBOUSQUET 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 60% Merlot, 30% Cabernet Franc e 10% Cabernet Sauvignon)

Rosso rubino intenso con trame porpora – nero.

Propone al naso fragranze di ciliegia marasca matura, pelle in fine lavorazione, mora, appretto (amido spray per stirare), menta, eucalipto, alloro, prugna e colla coccoina (latte di cocco e mandorla).

Bocca inizialmente fruttata che lascia spazio all’amaro del legno, seguito dalla cioccolata. Alcool poco percettibile grazie alla freschezza che lo domina quasi completamente. I tannini dolci, abbastanza larghi (5/6+), spessi, inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza con finale un po’ amaro. Purtroppo la prerogativa di questi vini è la presenza un po’ invadente del legno.

Il 2016 è similare al 2015 anche se il primo ha il tannino lievemente più largo del secondo.                                                                                        87 – 89

 

ANGELUS 2016  Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 60% Merlot e 40% Cabernet Franc)

Manto rosso porpora – nero.

Il bouquet evidenzia in modo netto la nota boisé, seguita dalla pelle vegetale, vernice ad olio, menta, eucalipto, pepe nero, noce moscata, lievi di trielina, ciliegia marasca nera, cassis, prugna, alloro, salvia, pomodoro secco, per terminare con pizzicotti del dolce del confetto.

Struttura superiore alla media. Il vino è ben equilibrato con freschezza e tannini che non fanno sentire la massa alcoolica.

I tannini sono larghi (6/6 – -), dolci, spessi, inizialmente setosi per poi nel finale asciugare la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di cioccolata.

Ricordo che il 2015 finiva lievemente amaro, per me, a causa del boisé.

Per me questo 2016 è superiore sia al 2014 che al 2015. Il vino dovrà perdere un po’ di boisé.

   91 – 93

 

D’ARMAILHAC 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio : 62% Cabernet Sauvignon, 28% Merlot, 8% Cabernet Franc e 2% Petit Verdot)

Robe rosso porpora.

Propone un vario quadro olfattivo fatto di profumi di fragolina di bosco, pelle lavorata, prugna fresca, ciliegia, alloro, grafite, menta, eucalipto, pepe nero, noce moscata, amido del tessuto cotone, mirtillo, scatola di sigari, per terminare con il dolce dell’episperma (seconda pelle del marrone bollito).

Cioccolata, ciliegia lievemente matura, prugna e boisé sono i sapori che si sentono all’ingresso gustativo. Il corpo è medio ed il vino è equilibrato con massa alcoolica impercettibile. Il tannino è dolce, largo (6/6 –), inizialmente setoso per poi asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale un po’ boisé.

Il 2015 terminava al gusto con frutta un po’ asprina e si sentiva meno la presenza del legno rispetto al 2016, 2014 e 2013. Mi è piaciuto un po’ di più il 2016 rispetto al 2015.

                                                                  92 – 94

 

ARÔMES DE PAVIE 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 66% Merlot, 21% Cabernet Franc e 13% Cabernet Sauvignon)

Rosso porpora concentrato.

Sentori intensi di cioccolata, seguiti dal boisé, ciliegia candita, menta, eucalipto, lieve alcool, per terminare con rimandi di caucciù.

Il corpo è medio, sufficiente.

Il vino ha un buon equilibrio gustativo, mentre il tannino è dolce, largo (6/6 – -), inizialmente vellutato per poi asciugare un po’ la gengiva superiore (per il legno). Lunga è la sua persistenza con finale dolce e di ciliegia. Tannini del 2016 più larghi del 2015. Nell’insieme ho preferito il 2016 rispetto al 2015.

                                          89 – 91

 

AUSONE 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio: 50% Cabernet Franc e 50% Merlot)

Rosso porpora intenso.

Olfatto ricco e vario con profumi di cioccolata, liquirizia, menta, eucalipto, ciliegia marasca nera, lievi di buccia di arancia muffita, violetta, pelle, prugna, pepe nero, noce moscata, alloro, salvia, episperma, lievi di crema di latte e grafite.

Il corpo è medio, ed il vino è fine ed elegante.

Asse acido – tannino – alcool in perfetto equilibrio. I tannini sono dolci, larghi (6/6 -) e setosi.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di prugna, ciliegia e boisé.

Beva piacevole. Mi è sembrato di avere sentito un po’ più di legno rispetto al 2015. Se il vino avesse avuto un po’ più di struttura avrebbe raggiunto il massimo della valutazione.

I tannini del 2016 sono più larghi del 2015.

Il 2016, secondo me, è superiore al 2015.

                                                                                                                                          95 – 97

 

BALESTARD LA TONNELLE  2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio: 70% Merlot, 25% Cabernet Franc e 5% Cabernet Sauvignon)

Colore rosso rubino intenso con trame porpora.

Esprime nuances di ciliegia matura, intense di cipresso, pelle vegetale (è la pelle che tende al dolce del cuoio), violetta, menta, eucalipto, pepe nero, noce moscata, caucciù ed episperma (seconda pelle del marrone bollito).

Assaggio con sapori di cioccolata e ciliegia.

Il corpo è medio ed il vino, rispetto all’alcool, è equilibrato. I tannini sono dolci, larghi (6/6-), inizialmente vellutati per poi asciugare e far bruciare un po’ la gengiva superioe.

Lunga persistenza gustativa.

Il 2015 al gusto era “Mon Chêri”, l’uva era più matura rispetto al 2016. Per me il 2016 è superiore al 2015.

                                                                                                                                                90 – 92

BEAUREGARD 2016  Pomerol  –  rosso

(Uvaggio : 75% Merlot e 25% Cabernet Franc)

Scivola nel bicchiere un rosso porpora intenso.

Rilascia profumi di ciliegia, cassetto di medicine, vernice ad olio, pepe nero, noce moscata, incenso, ciliegia, gas metano, mela rossa, mobile di sagrestia, lievi di tartufo nero, fieno secco, cioccolata, marroni bolliti, per terminare con soffi boisé di episperma.

Quadro gustativo con intenso sapore di cioccolata seguita dalla ciliegia.

Il corpo è medio ed il vino ha un ottimo equilibrio gustativo tra alcool e freschezza.

I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6) inizialmente setosi, per poi asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di ciliegia giustamente matura ed episperma.

La qualità dei tannini del 2016, per me, è superiore a quella del 2015, anche se i tannini di quest’ultimo sono un po’ più larghi.                                                                                   

92 – 94

 

 

BEAUSÉJOUR 2016  Montagne Saint Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 62% Merlot, 35% Cabernet Sauvignon e 3% Petit Verdot)

Veste rosso rubino – porpora.0

Al naso ha note di ciliegia, menta, prugna, eucalipto, dolci del confetto, pepe nero, noce moscata e nel finire lievi di vegetale.

In bocca si godono piacevoli ciliegia e prugna. Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato per quanto riguarda alcool – freschezza.

I tannini sono dolci, poco larghi (4/6+) inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa.

                                                                                                                                        88 – 90

BELLEVUE MONDOTTE  2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 90% Merlot, 5% Cabernet Franc e 5% Cabernet Sauvignon)

Rosso porpora intenso con tonalità nere.

Impianto olfattivo fatto di profumi intensi di pelle vegetale (tende al dolce del cuoio), seguiti da menta, eucalipto, ciliegia candita, appretto, abete, alloro, rosmarino, cioccolata, prugna e crema di latte.

Struttura media e sapore di cioccolata. Alcool e freschezza sono in equilibrio. I tannini sono avvolgenti, dolci, larghi (6/6 – -) vellutati e nel finale bloccano un po’ la gengiva superiore (tannini del legno).

Lunga persistenza con finale di cioccolata.

Questo 2016 all’assaggio è meno aggressivo del 2015. Ho preferito il 2016 rispetto al 2015.

                                                                  91 – 93

BEYCHEVELLE 2016 Saint – Julien  –  rosso

(Uvaggio : 47% Merlot, 47% Cabernet Sauvignon, 5% Petit Verdot e 1% Cabernet Franc)

Bel rosso porpora.

Naso estremamente boisé che si apre a profumi di menta, eucalipto, pepe nero, noce moscata, liquirizia, per terminare con piacevoli rimandi di ciliegia marasca nera.

All’assaggio è boisè. Il corpo è medio e la freschezza copre l’alcool. I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6), inizialmente setosi, per poi asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga persistenza gustativa con finale di mirtillo, prugna, ciliegia, rosmarino e boisé.

Il vino, secondo me, dovrà perdere il legno sia al naso che al gusto.

Tannini del 2016 più larghi di quelli del 2015.

                                                                              89 – 91

 

LE BON PASTEUR 2016  Pomerol  –  rosso 

(Uvaggio: 80% Merlot e 20% Cabernet Franc)

Colore porpora – nero.

Propone al naso profumi di ciliegia matura ed un po’ candita, menta, intensi di cioccolata, appretto (amido spray per stirare) e mirtillo.

All’assaggio si sente la nota boisé, il corpo è medio ed il vino ha un buon equilibrio tra alcool e freschezza mentre i tannini sono dolci, larghi (6/6 -) inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore, a causa dei tannini del legno.

Lunga persistenza gustativa con finale di cioccolata.

Per me si sente molto la presenza del legno.

Ho preferito il 2015 rispetto al 2016.

                                                                                                                                         89 – 91

 

BOUSCAUT 2016 Pessac – Léognan  –  bianco

(Uvaggio: 55% Sauvignon Blanc e 45% Sémillon)

Veste giallo paglierino con riflessi grigi e verdi.

Scrigno olfattivo che rilascia profumi di episperma, intensi di pepe bianco, dolci boisé, sapone di Marsiglia, cuoio fresco, quello biondo e menta.

Al gusto si sentono il sale ed il limone in un corpo medio. Il vino non è equilibrato infatti si sente l’effetto altalena tra alcool e freschezza. Il sale è molto intenso, infatti si sente tirare un po’ la gengiva superiore. Lunga persistenza con finalissimo, di nuovo, di sale.

Il 2015 era più equilibrato del 2016.

                                                                                            85 – 87

 

 

BOUSCAUT 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio : 55% Merlot, 38% Cabernet Sauvignon e 7% Malbec)

Vestito rosso rubino vivo con bagliori porpora.

Articolato il naso nei toni di ciliegia, lievito di birra, legno vecchio, guscio duro di mandorla, liquirizia e pepe nero.

Buona acidità che sovrasta la massa alcoolica. Fruttata dolcezza di ciliegia. Il corpo è medio ed i tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6-), inizialmente vellutati per poi asciugare un po’ la gengiva superiore (per il legno). Lunga è la sua persistenza con finale boisé.

Il 2016, per me, è migliore del 2015 e del 2014, queste ultime due annate avevano meno il legno ma avevano il vegetale.

                                                                                                                                        87 – 89

 

BRANAIRE DUCRU 2016 Saint – Julien  –  rosso   

(Uvaggio : 64% Cabernet Sauvignon, 27% Merlot, 6% Petit Verdot e 3% Cabernet Franc)

Manto porpora intenso.

Mix olfattivo fatto di profumi di ciliegia marasca nera matura, cioccolata, menta, eucalipto, dolci boisé, alloro, salvia, rosmarino, pelle vegetale (si avvicina al dolce del cuoio), pepe nero, mirtillo e prugna.

Il corpo è medio sufficiente ed il vino ha sapori di ciliegia, prugna, mirtillo e liquirizia. Vino equilibrato con l’alcool che è dominato dalla freschezza e dai tannini. Questi ultimi sono dolci, spessi, abbastanza larghi (5/6 ++), inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.

Il 2015 aveva meno struttura ed aveva il tannino meno largo rispetto al 2016. Mi è piaciuto più il 2016 rispetto al 2015.

                                               93 – 95

 

 

BRANE CANTENAC 2016 Margaux  –  rosso           

(Uvaggio: 70% Cabernet Sauvignon, 27% Merlot, 2% Cabernet Franc e 1% Carmenere)

Bel rosso porpora.

Olfatto ricco e vario con profumi di ciliegia, menta, fumé, pelle in fine lavorazione, pepe nero, noce moscata, chiodi di garofano, liquirizia, eucalipto, prugna, mirtillo, alloro, salvia, rosmarino e cioccolata.

Assaggio piacevole anche se si sente un po’ la presenza del legno. Il corpo è medio sufficiente. Asse acido – alcool – tannino in armonia.

I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6 -) inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga persistenza con finale id pepe nero, ciliegia, mirtillo e boisé. Vino piacevole che, secondo me, avrà bisogno di perdere un po’ il boisé.

Sia il 2016 che il 2015 che il 2014 hanno un corpo medio sufficiente. I tannini del 2015 erano più larghi del 2016.

                                                                90 – 92

 

CANON LA GAFFELIERE 2016 Saint – Emilion  –  rosso                                            

(Uvaggio : 55% Merlot, 35% Cabernet Franc e 10% Cabernet Sauvignon)

Rosso rubino vivo.

Al naso è vario, con profumi di liquirizia, menta, ciliegia lievemente candita, pelle vegetale, boisé, prugna, pepe nero, noce moscata, lievi di chiodi di garofano, violetta e lievi rimandi verdi di geranio.

Gusto un po’ maturo che ricorda il Mon Chêri. Il corpo è medio ed il vino è equilibrato. Vino equilibrato per la freschezza. I tannini sono un po’ marcati, dolci, abbastanza larghi (5/6). Inizialmente vellutati per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale maturo.

Nota verde presente nel 2016, 2015 e 2014

        89 – 91

 

CANTELYS 2016 Pessac – Léognan  –  bianco

(Uvaggio: 50% Sémillon e 50% Sauvignon Blanc)

Veste giallo paglierino chiaro.

Sensazioni odorose di foglia di ruta, foglia di pomodoro, minerale, sale, biancospino, pepe bianco, per terminare con il dolce dell’episperma (seconda pelle del marrone bollito).

In bocca si percepisce un corpo medio un po’ scarico e sapori di sale e minerale. Vino abbastanza equilibrato con lievi sensazioni di bruciore sulla gengiva superiore.

Poco lunga è la sua persistenza gustativa. E’ più largo che lungo.

Il naso del 2016 è più maturo del 2015.                                                            

                              85 – 87

 

CANTELYS 2016 Pessac – Léognan  –  rosso                                              

(Uvaggio : 70% Cabernet Sauvignon e 30% Merlot)

Manto rosso porpora intenso.

Preludio olfattivo stuzzicante di ciliegia marasca nera, prugna, menta, pepe nero, noce moscata, cioccolata, grafite, lievi di pietra lavica, polvere idrolitina (è la polvere che rende gassata l’acqua liscia), per terminare con lievi sentori vegetali di erba.

Sorso con sapore di pietra lavica.

Vino equilibrato tra alcool e freschezza mentre i tannini sono poco larghi (4/6+), dolci, inizialmente vellutati e nel finale asciugano un po’ la gengiva superiore.

Il 2016 è meno maturo del 2015 ed è un po’ vegetale i tannini nelle due annate sono poco larghi nella stessa misura.

                                87 – 89

 

CAP DE MOURLIN 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 65% Merlot, 25% Cabernet Franc e 10% Cabernet Sauvignon)

Bel rosso rubino.

Espressione olfattiva con profumi di cioccolata, ciliegia un po’ candita, menta, eucalipto, cipresso, appretto (amido spray per stirare), pelle in fine lavorazione, violetta, sella di cuoio, per terminare con soffi boisé.

Al gusto mostra un corpo medio e sapori di cioccolata e di ciliegia.

Il vino è equilibrato per alcool – freschezza mentre i tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6) inizialmente vellutati per poi sentire asciugare la gengiva superiore (tannini del legno).

Lunga persistenza gustativa con finale boisé. Per me c’è troppa invadenza del legno.

Per il legno simile sia al 2015 che al 2014.

                                                                                                                                         88 – 90

 

CARBONNIEUX 2016 Pessac – Léognan  –  bianco

(Uvaggio : 65% Sauvignon Blanc e 35% Sémillon)

Giallo paglierino con toni grigi e verdi.

Attacco olfattivo decisamente orientato sul pepe bianco, seguito dall’episperma, foglia di ruta, foglia di pomodoro, foglia di pesco, per terminare con soffi balsamici di menta.

In bocca è sapido ed agrumato di limone.

Il corpo è medio sufficiente. Vino equilibrato con spalla acida che domina la massa alcoolica. Lunga è la sua persistenza gustativa anche se il corpo si assottiglia, con finale di intenso limone e poi sale, boisé ed ancora limone. Il corpo assomiglia al 2014 e non al 2015.

                                                                                                                                          88 – 90

CARBONNIEUX 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio : 50% Cabernet Sauvignon, 45% Merlot, 4% Cabernet Franc e 1% Petit Verdot)

Rosso rubino acceso con trame porpora.

Olfatto vario con profumi di ciliegia matura, cioccolata, pepe nero, noce moscata, smalto di vernice lievi di alcool della ciliegia sotto spirito, menta, alloro, prugna e mirtillo.

Gusto stile “Mon Chêri” cioè cioccolata e ciliegia candita seguite dal caucciù.

Il corpo è medio ed il vino è equilibrato con asse acido – alcool – tannino in sintonia.

Quest’ultimo è dolce, largo (6/6 – -) e setoso.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di cioccolata, ciliegia candita e prugna.

Questo 2016 mi ricorda diversi vini 2015 che avevano troppa maturazione delle uve, accompagnati alla cioccolata. Io preferisco sentire la frutta fresca e le note floreali.

Se il vino non avesse avuto questa sovrammaturazione la mia valutazione sarebbe stata molto superiore.

Il 2016 ha più struttura del 2015 ma entrambi hanno la ciliegia candita.

                                                                                                                                        89 – 91

 

LE CARILLON D’ANGELUS 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 75% Merlot e 25% Cabernet Franc)

Rosso rubino intenso  – nero.

Piacevole sequenza di profumi di ciliegia marasca nera, cioccolata, colla coccoina (latte di cocco e mandorla), menta, eucalipto, intensi di pelle vegetale (è la pelle lavorata che tende al dolce del cuoio biondo), alloro, salvia, rosmarino, violetta, pepe nero, noce moscata, amido del riso bollito, per terminare con soffi del tabacco biondo della Virginia.

La bocca evidenzia una buona cioccolatosa dolcezza ed equilibrio tra alcool e freschezza.

I tannini sono dolci, larghi (6/6), inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale boisé e di cioccolata.

Avrà bisogno di un po’ di tempo per smaltire un po’ di boisé. Vino con buona stoffa, per me migliore del 2015.

                                                                                                                                          90 – 92

LES CARMES HAUT – BRION 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio : 41% Cabernet Franc, 39% Merlot e 20% Cabernet Sauvignon)

Manto rubino.

Il naso propone profumi fruttati di mirtillo, prugna, ciliegia un po’ candita, cioccolata per terminare con intensi rimandi di appretto (amido spray per stirare).

Il corpo è medio ed il vino inizialmente sembra equilibrato salvo poi far sentire un po’ di effetto altalenante tra alcool e freschezza. I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6), inizialmente vellutati per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.

Sapori di cioccolata e boisé e nel fianle della sua persistenza aromatica intensa si sente anche la prugna.

                                                                                                                                                 87 – 89

 

DU CARPIA 2016 Bordeaux – bianco

(Uvaggio : 100% Sémillon)

Giallo paglierino con riflessi grigi.

Profumi di pera, menta, biancospino, intensi di colla coccoina (latte di cocco e mandorla) e dolce boisé di episperma.

All’assaggio ha note evidenti di sale e di limone.

Vino con corpo medio ed equilibrato con la freschezza ed il minerale che dominano la massa alcoolica. Lunga è la sua persistenza con finale di limone e poi di sale.

                                                                                                                                        87 – 89

 

DU CARPIA 2016 Bordeaux – rosso                                                                          

(Uvaggio : 90% Merlot e 10% Cabernet Franc)

Veste rosso rubino.

Naso nei cenni di mela un po’ verde, vegetali, cenere e ciliegia.

In bocca rivela un corpo medio ed un buon equilibrio gustativo tra alcool e freschezza.

I tannini sono dolci abbastanza larghi (5/6+) inizialmente vellutati per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza con finale lievemente amaro, secondo me, per la tostatura del legno.

                                87 – 89

 

 

CARRUADES DE LAFITE 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio: 49% Merlot, 44% Cabernet Sauvignon, 5% Cabernet Franc e 2% Petit Verdot)

Rosso rubino acceso con trame porpora.

Ampiezza aromatica varia con profumi di ciliegia matura, naftalina, pepe nero, noce moscata, eucalipto, prugna, mirtillo, epispserma (è il dolce della seconda pelle del marrone bollito) per finire con sentori di pomodoro secco.

All’assaggio si sente un corpo medio sufficiente e sapori di ciliegia e prugna.

Massa alcoolica in sotto-tono alla freschezza.

I tannini sono dolci, poco larghi (4/6 ++), inizialmente vellutati per poi nel finale si asciuga lievemente la gengiva superiore. Lunga persistenza con finale di ciliegia e boisé.

Con la sosta in bottiglia il vino perderà un po’ di legno.

Il vino ha al gusto una piacevole polpa di prugna e di ciliegia mischiata al boisé.

Il tannino del 2015 è più largo di quello dle 2016.

La struttura del 2015 è maggiore di quella del 2016.

                                                                                                                                          90 – 92

 

CHAPELLE D’AUSONE 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio: 56% Cabernet Franc, 22% Merlot e 22% Cabernet Sauvignon)

Manto rosso porpora abbastanza intenso.

Il naso propone lievi note dolci boisé seguite da prugna, cassis, mirtillo, ciliegia marasca nera, menta, eucalipto, pelle vegetale, pepe nero, noce moscata, lievi di episperma, cioccolata e bacca di ginepro.

All’assaggio si gode una piacevole ciliegia accompagnata a prugna, mirtillo e cassis.

Il corpo è medio sufficiente ed il vino è ben equilibrato con la freschezza che domina la massa alcoolica. I tannini sono dolci, larghi (6/6 –) inizialmente setosi per poi asciugare un pochino la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di prugna e mirtillo.

Mi sembra di ricordare che il 2015 avesse un po’ meno struttura del 2016. Il 2011 aveva più struttura. Bella beva.

                                                                                                                                         91 – 93

 

LA CHAPELLE DE LA MISSION HAUT BRION 2016 Pessac – Leognan  –  rosso

(Uvaggio: 42% Cabernet Sauvignon, 36,5% Merlot e 21,5% Cabernet Franc)

Veste rosso rubino intenso con trame porpora.

Espressione olfattiva fatta di profumi intensi che ricordano la scatola di sigari Partagas, incenso, mobile di sagrestia e noce moscata.

Il percorso olfattivo prosegue con toni di menta, eucalipto, ciliegia, pepe nero, prugna, dolci del confetto, alloro, dolci del boisé, mirtillo e caucciù.

In bocca risalta subito la nota fruttata di prugna. Il corpo è medio ed il vino è equilibrato, infatti la freschezza ed il tannino dominano la massa alcoolica.

I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6) inizialmente vellutati per poi diventare un po’ ruvidi ed asciugare, lievemente, la gengiva superiore.

Lunga è la sua permanenza gustativa con finale di prugna e mirtillo.

Il 2016 ha più struttura del 2015. Il 2015 ha tannini lievemente più larghi del 2016. Mi è piaciuto di più la 2016.

                                                                                                                                          90 – 92

 

CHAPELLE DE POTENSAC 2016 Médoc  –  rosso

(Uvaggio : 75% Merlot, 17% Cabernet Sauvignon e 8% Cabernet Franc)

Mix di porpora e rubino.

Propone un quadro olfattivo fatto di profumi di ciliegia, prugna, lievi di nocciolina tostata e note dolci boisé.

Il corpo è medio al limite della sufficienza con sapori di ciliegia e prugna. Vino equilibrato con acidità e tannino che supera la massa alcoolica.

I tannini sono dolci, setosi ed abbastanza larghi (5/6-). Lunga è la sua persistenza con finale fruttato. Vino fine ed elegante che avrebbe avuto bisogno di maggiore struttura.

Il 2016 è un po’ più strutturato del 2015 ed ha tannini più larghi.

                                                                                                                                        88 – 90

 

DOMAINE DE CHEVALIER  2016 Pessac – Léognan  –  bianco                                         

(Uvaggio : 75% Sauvignon e 25% Sémillon)

Bel giallo paglierino.

Mix olfattivo con profumi di foglia di ruta, foglia di pomodoro, sale, iodio, biancospino, episperma, fumé, cenere e limone.

Al gusto è salato, minerale ed agrumato di limone.

Il corpo è decisamente medio ed il vino è ben equilibrato con massa alcoolica impercettibile. Lunga è la sua persistenza con finale di sale e limone insieme. Bel vino in un’annata, per me, non certo ideale per i vini bianchi.

Ricordo che il 2015 aveva profumo di acqua delle ostriche.

Il 2016, per me, è lievemente superiore al 2015.                                                  

   93 – 95

 

DOMAINE DE CHEVALIER 2016 Pessac – Léognan  – rosso                                               

(Uvaggio : 65% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot e 5% Petit Verdot)

Si presenta rosso rubino intenso con trame porpora.

Scrigno olfattivo che diffonde profumi intensi di prugna, ciliegia lievemente matura, cassis, cenere, vernice ad olio, pomodoro secco, menta, mobile di sagrestia, incenso, alloro, salvia e rosmarino.

Bocca piacevolmente fruttata di ciliegia seguita dal boisé. Il corpo è medio ed il vino ha un bell’equilibrio gustativo con massa alcoolica impercettibile. Il tannino è dolce, spesso, largo (6/6 -) inizialmente setoso per poi asciugare lievemente la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di ciliegia lievemente matura.

Il 2015 aveva una ciliegia un po’ sovramatura. Ho scritto: “vino elegante”.

93 – 95

 

CHEVAL BLANC 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio: 59,5% Merlot, 37,2% Cabernet Franc e 3,3% Cabernet Sauvignon)

Veste rosso rubino e porpora.

Naso piacevole con profumi di menta, eucalipto, appretto (amido spray per stirare), ciliegia, prugna, cassis, colla coccoina (latte di cocco e mandorla), sella di cuoio, guscio duro di mandorla, violetta e mirtillo.

Corpo medio sufficiente, fine ed elegante.

Vino ben equilibrato con spalla acida e tannino che dominano perfettamente la massa alcoolica. I tannini sono dolci, larghi (6/6-), inizialmente setosi per poi nel finale asciugare lievemente la gengiva superiore. Sapori di mirtillo, cassis e ciliegia che rimangono durante tutta la sua persistenza gustativa.

Nelle mie note ho scritto “bella beva”.

Il 2016 è lievemente inferiore al 2015. I tannini del 2015 erano completamente larghi.

Ricordo che lo Château non uscirà con il Petit Cheval e farà solo lo Cheval Blanc.

                                                                                                                                                   94 – 96

 

 

 

LE CLARENCE DE HAUT BRION 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio : 51,3% Merlot, 33% Cabernet Sauvignon, 13,1% Cabernet Franc e 2,6% Petit Verdot)

Il vino si mostra con rosso rubino melangiato con il rosso porpora.

Il naso rivela un profumo intenso di grafite seguito da una piacevole ciliegia, menta, eucalipto, prugna, pepe nero, noce moscata, vernice ad olio, dolce del confetto, inchiostro di china, per terminare con sussurri di pomodoro secco.

Al gusto è fruttato con sapori di prugna un po’ asprina mirtillo e ciliegia.

Vino con corpo medio ed equilibrato per l’alcool e la freschezza.

I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6-) vellutati ma un po’ ruvidi, hanno bisogno di affinarsi un po’ con la sosta in bottiglia.

Lunga è la sua persistenza al gusto.

Il 2015 ha un po’ più di struttura e tannino largo del 2016.

                                                                                                                                          91 – 93

 

LA CLARTÉ DE HAUT BRION 2016 Pessac – Léognan  –  bianco

(Uvaggio : 76,3% Sémillon e 23,7% Sauvignon)

Giallo paglierino con riflessi verdi e grigi.

Al naso sono in evidenza le note di episperma (dolce della seconda pelle del marrone bollito) ed il pepe bianco seguite da limone, iodio, biancospino, sapone di Marsiglia, menta, accenni di foglia di ruta e lievi di grafite.

All’assaggio si ha il ricordo del limone e dell’episperma. Il corpo è medio, sufficiente, vino sapido, minerale, abbastanza equilibrato con effetto altalenante tra alcool e freschezza. Con la sosta del vino in bottiglia il vino guadagnerà maggiore equilibrio. Lunga è la sua persistenza con finale di sale e limone.

Nel 2015 ho sentito di più la presenza del legno. La mia valutazione attuale è al minimo della forbice.

Il 2016 ha un pochino meno struttura dle 2015 e quest’ultimo ha più equilibrio gustativo.

                                                                                                                                          91 – 93

 

 

CLERC MILON 2016 Pauillac  –  rosso           

(Uvaggio: 55% Cabernet Sauvignon, 29% Merlot, 13% Cabernet Franc, 2% Petit Verdot e 1% Carmenère)

Colore rosso rubino con trame porpora.

Naso potente, fruttato con sentori intensi di prugna, mirtillo e cassis, seguiti da pepe nero, noce moscata, chiodi di garofano, liquirizia, amido per stirare (appretto), episperma (dolce della seconda pelle del marrone bollito), caffè freddo, per terminare con carezze di ciliegia marasca nera.

Bocca un po’ boisè e lo si sente dal tannino che è dolce, largo (6/6-) inizialmente setoso per poi asciugare e far bruciare un po’ la gengiva superiore. Alcool e freschezza sono in armonia tra loro. Il corpo è medio e lunga è la sua persistenza gustativa con finale fruttato e boisé.

Si sente un po’ la presenza del legno, per me, superiore a quella del 2015.

                                                                                                                                         91 – 93

 

CLINET 2016 Pomerol  –  rosso

(Uvaggio: 90% Merlot e 10% Cabernet Franc)

Colore rosso porpora.

Naso un po’ boisé seguito da liquirizia, menta, ciliegia marasca nera, pepe nero, noce moscata, alloro, episperma (dolce della seconda pelle del marrone bollito), mirtillo e pelle in fine lavorazione di conceria.

Al palato entra dolce per poi diventare, lievemente, amaro per il legno. Il corpo è medio ed il vino ha un buon equilibrio. Sapore di ciliegia nera matura sia all’ingresso che nel lungo finale gustativo. I tannini sono dolci, vellutati, larghi (6/6 -) e nel finale paralizzano lievemente la gengiva superiore, credo per il boisé. Lunga è la sua persistenza gustativa.

I tannini del 2016 sono più larghi di quelli del 2015. Il 2015 ha frutta più matura (un po’ Mon Chêri).

                                                                                                                                          91 – 93

 

CLOS DE BAIES 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 70% Merlot e 30% Cabernet Franc)

Robe rosso porpora intenso.

Piacevole olfatto fatto di profumi di ciliegia marasca nera, prugna, cioccolato, pelle in fine lavorazione, pepe nero, intense di noce moscata, lievi di polvere da sparo, terra, mirtillo, cassis, buccia di banana un po’ verde e termina con sussurri di pomodoro secco.

Al sorso emerge una piacevole ciliegia seguita dalla cioccolata. Il corpo è medio ed il vino è quasi completamente equilibrato perchè c’è un lieve effetto altalenante tra alcool e freschezza che con l’affinamento del vino in bottiglia, si perderà.

Lunga è la sua persistenza con finale di prugna, ciliegia e cioccolata.

Il 2016 mi ha ricordato il 2015 anche se il secondo era più equilibrato gustativamente.

                                                                                                                                          91 – 93

 

 

CLOS DES LUNELLES LUNE BLANCHE 2016 – Castillon Côtes de Bordeaux – bianco

(Uvaggio : 70% Sémillon e 30% Sauvignon Blanc)

Colore giallo paglierino chiaro.

Al naso si sentono profumi di pepe bianco, amido del tessuto cotone, biancospino, colla coccoina (latte di cocco e mandorla), limone, per terminare con lievi rimandi fumé.

Palato sapido, minerale ed agrumato di limone.

Il corpo è medio appena sufficiente.

Vino equilibrato ed abbastanza persistente con finale di limone. Nel finale brucia lievemente la gengiva superiore.

Vino ben fatto ma con struttura un po’ esile.                                                                       

87 – 89

 

                                             

CLOS DES LUNELLES LUNE BLANCHE 2016 – Lune D’Argent Côtes de Bordeaux- bianco    

(Uvaggio : 70% Sémillon e 30% Sauvignon Blanc)

Robe giallo paglierino.

Il naso è intriso di note intense di sale, iodio ed amido di cotone, seguite da limone, biancospino, colla coccoina (latte di cocco e mandorla) e fumé.

Assaggio molto sapido e con note mature.

Il corpo è medio al limite della sufficienza.

Vino equilibrato con freschezza che domina l’alcool. Lunga persistenza con finale di limone. Profumi e sapori più maturi rispetto al Lune Blanche.

88 – 90

 

CLOS DES LUNELLES LUNE BLANCHE 2016 – Lune D’Or Côtes de Bordeaux – bianco

(Uvaggio: 70% Sémillon e 30% Sauvignon Blanc)

Giallo paglierino.

Bouquet incentrato molto su note boisé, episperma (dolce della seconda pelle del marrone bollito), limone, sale, iodio, menta ed idrolitina (polvere che rende gassata l’acqua naturale).

Sapido, minerale, iodato ed agrumato di limone.

Vino ben equilibrato con ricca acidità e minerale che dominano la massa alcoolica.

Il corpo è medio e lunga è la sua persistenza gustativa con finale di limone e boisé.

Il vino dovrà perdere un po’ di boisé sia al naso che al gusto.                                        

 90 – 92

LA CLOTTE 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 85% Merlot, 10% Cabernet Sauvignon e 5% Cabernet Franc)

Bel rosso porpora.

Bouquet fatto di profumi di incenso, pomodoro secco, pelle di conceria a fine lavorazione, polvere da sparo, alloro, salvia, ciliegia, menta, eucalipto, rosmarino, pepe nero, lievi di noce moscata, cioccolata, cioccolatino « After Eight », per terminare con accenni di mirtillo.

Al gusto si sente un corpo medio, fine appena sufficiente. Vino equilibrato con tannini dolci, larghi (6/6 – -), spessi, inizialmetne setosi per poi bloccare un po’ la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di ciliegia, prugna e lieve boisé. Questo 2016 ha meno struttura del 2015 ed è simile al 2014.

                                                                                                                                          89 – 91

 

CLOS FOURTET 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 90% Merlot, 8% Cabernet Sauvignon e 2% Cabernet Franc)

Bel rosso rubino.

Esprime profumi vari tra cui la ciliegia un po’ candita, menta, cioccolata, pepe nero, noce moscata, eucalipto, anice stellato, caucciù, prugna, per terminare con sussurri di appretto (amido spray per stirare).

Al sorso si sente il sapore di ciliegia in un corpo medio. Il vino è equilibrato quasi completamente, c’è una lievissima altalena tra alcool e freschezza che scomparirà con la sosta del vino in bottiglia.

I tannini sono dolci, setosi e larghi (6/6 -).

Lunga è la sua persistenza con finale di violetta.

Il 2015 aveva al naso ed al gusto più Mon Chêri. Per me il 2016 è superiore al 2015 anche per la larghezza del tannino.

                                                                                                                                          92 – 94

 

CLOS DES LUNELLES 2016 Castillon Côtes de Bordeaux  –  rosso   

(Uvaggio : 80% Merlot, 10% Cabernet Franc e 10% Cabernet Sauvignon)

Rosso porpora intenso con tonalità nere.

Al naso arrivano profumi di boisé, ciliegia candita, cioccolata, liquirizia, menta, prugna, dolci del confetto, tabacco dolce da pipa con ciliegia essiccata, caucciù per terminare con soffi di mora.

Al gusto si assaporano la prugna e la ciliegia. Il corpo è medio ed il vino è equilibrato con la freschezza ed il tannino che dominano la massa alcoolica. I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6+) e vellutati. Lunga è la sua persistenza con finale di ciliegia e boisé.

Al naso è un po’ “Mon Chêri” e la presenza del legno è evidente.

Col tempo perderà un po’ il boisé.

Sia nel 2016 che nel 2015 la ciliegia è un po’ matura.

                                          89 – 91

 

CLOS MARSALETTE 2016 Pessac – Léognan – bianco                                                       

(Uvaggio: 60% Sauvignon e 40% Sémillon)

Giallo paglierino con riflessi grigi.

Al naso regala profumi di lievito di birra, episperma (seconda pelle del marrone bollito), pepe bianco e menta.

Palato piacevole con sapori di sale, minerale e limone.

Vino abbastanza equilibrato con un lieve effetto altalenante tra alcool e freschezza.

Il corpo è medio e lunga è la sua persistenza gustativa con finale di sale, limone ed episperma. Il vino avrebbe avuto bisogno di maggiore acidità.

                                                                                                                                              88 – 90

 

 

CLOS MARSALETTE 2016 Pessac – Léognan – rosso                                      

(Uvaggio: 50% Cabernet Sauvignon, 48% Merlot e 2% Cabernet Franc)

Robe rosso rubino con trame porpora.

Al naso evoca profumi boisé, pepe nero, noce moscata, intensi di vernice ad olio, menta, alloro, prugna, ciliegia e fumé.

Al gusto si sente la presenza del legno, la prugna e la ciliegia.

Il corpo è medio e l’acidità sovrasta la massa alcoolica, mentre il tannino è abbastanza largo (5/6+) inizialmente setoso per poi asciugare e far bruciare la gengiva superiore.

Lunga persistenza gustativa con finale di prugna, ciliegia e boisé. In questo momento nel finalissimo si sente un po’ di amaro dovuto al boisé.                                                        

88 – 90

CLOS DU MARQUIS 2016 Saint – Julien  – rosso

(Uvaggio : 73% Cabernet Sauvignon, 24% Merlot e 3% Cabernet Franc)

Rosso rubino e porpora.

Sensazioni olfattive di cenere, prugna, ciliegia fresca strizzata, menta, eucalipto, rosmarino e vernice ad olio.

Al palato è piacevole per la sua ricca sensazione fruttata di prugna e ciliegia spremuta.

Corpo medio e perfetto equilibrio gustativo con freschezza in dominio sull’alcool.

Tannini piacevoli, dolci, setosi e larghi (6/6 -).

Lunga persistenza gustativa con finale di prugna.

Il 2016 è sicuramente superiore al 2015, al 2014 ed al 2013.

                                                                                                                                         92 – 94

LA CONSEILLANTE 2016 Pomerol  –  rosso

(Uvaggio : 80% Merlot e 20% Cabernet Franc)

Abito rosso rubino e porpora – nero.

Esprime al naso profumi di ciliegia nera, cassis, pepe nero, noce moscata, menta, eucalipto, alloro, salvia, rosmarino, pelle vegetale, cipresso, vernice ad olio, iris e cioccolata.

Il corpo è piacevolmente delicato, sapori di mirtillo, ciliegia e mora matura.

Asse acido – alcool – tannino in perfetta armonia. I tannini sono dolci, larghi (6/6 -), setosi ed accarezzano tutta la cavità orale.

Bel vino elegante e persistente con finale fruttato come al suo ingresso.

I tannini del 2016 sono più larghi di quelli del 2015 e la frutta domina sugli altri sapori. Profumo floreale di iris che avevo sentito anche nel 2015.  Non ho sentito la nota  di tartufo nero. Ho preferito il 2016 all’ottimo 2015.

Ricordo con piacere il tartufo nero che ha il 2006.

                                                                                                                                          94 – 96

 

COUSPAUDE 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 75% Merlot, 20% Cabernet Franc e 5% Cabernet Sauvignon)

Bel rosso rubino.

Dal bicchiere emergono note di menta, eucalipto, ciliegia, cioccolata, rosmarino, alloro, salvia, pepe nero, noce moscata, anice stellato, violetta e boisé.

Assaggio con una bella iniziale dolcezza cioccolatosa per poi subentrare un lieve amaro. Il corpo è medio ed il vino è equilibrato. I tannini sono inizialmente dolci, abbastanza larghi (5/6) e vellutati. Lunga è la sua persistenza con finale di ciliegia, menta per finire con una nota un pochino amara (legno ?). Per il legno mi ricorda il 2015.

                                                                                                                                          89 – 91

 

LES CRUZELLES 2016 Lalande de Pomerol – rosso

(Uvaggio : 90% Merlot e 10% Cabernet Franc)

Connubio rosso rubino e porpora intensi.

Corredo olfattivo piacevole con profumi di ciliegia marasca nera, menta, eucalipto, pelle in fine lavorazione di conceria, grafite, violetta, lievi di crema di latte, appretto (amido spray per stirare), pomodoro secco, cioccolata e pepe nero.

Bocca piacevole, sapore di cioccolata e ciliegia.

Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato con freschezza in evidenza sull’alcool.

I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6-) e setosi. Lunga persistenza gustativa con finale boisé.

Al naso mi è sembrato meno boisé del 2015, mentre al gusto l’ho sentito boisé come il 2015.

                                                                  91 – 93

 

LA DAME DE MONTROSE 2016 – Saint – Estéphe  –  rosso

(Uvaggio : 52% Merlot, 35% Cabernet Sauvignon, 11% Petit Verdot e 2% Cabernet Franc)

Veste rubino e porpora.

Diffonde profumi di ciliegia, incenso, menta, mobile di sagrestia, prugna, ciliegia, mirtillo, violetta, pepe nero, noce moscata, cassis, appretto (amido spray per stirare), cioccolata, pelle in fine lavorazione e pomodoro secco.

Bocca vivace ed equilibrata con freschezza e tannini che dominano la massa alcoolica. Sapore accattivante di prugna e ciliegia, fresche, succose che si diffondono in tutta la cavità orale. Il corpo è medio ed i tannini sono dolci (larghi 6/6 – -), inizialmente setosi per poi asciugare lievemente la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale fruttato.

I tannini dle 2016 sono più larghi di quelli del 2015. Bel vino!

                                                      91 – 93

 

 

LE DRAGON DE QUINTUS 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 90% Merlot e 10% Cabernet Franc)

Manto rosso rubino con trame porpora.

Esordio olfattivo con profumi di ciliegia matura quasi candita, intensi di pepe nero e noce moscata, menta, eucalipto, lievi di grafite, prugna, menta, eucalipto, alloro, salvia, mirtillo, grafite e caucciù.

Gusto sapido e di ciliegia lievemente aspra. Il corpo è medio ed il vino è equilibrato con massa alcoolica non in evidenza sulla freschezza.

I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6), vellutati, spessi ed un po’ impacciati. Lunga persistenza gustativa con finale di ciliegia.

2016 superiore al 2015 sia per equilibrio gustativo che per ampiezza dei tannini.

                                                                                                                                         90 – 92

 

DUHART – MILON ROTHSCHILD 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio : 67%Cabernet Sauvignon e 33% Merlot)

Rosso rubino con trame porpora.

Naso con profumi che fluttuano dalla cicliegia matura, prugna e boisé alla menta, eucalipto, cioccolata, noce moscata, canfora e fumé.

Assaggio piacevolmente fruttato di prugna, ciliegia a cui seguono la cioccolata ed il fumé.

Il corpo è medio ed il vino è equilibrato tra alcool e freschezza mentre il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6 -), inizialmente setoso per poi asciugare e far bruciare un po’ la gengiva superiore. Lunga persistenza con finale di ciliegia e cioccolata.

Il 2016 è più similare al 2014 che al 2015.

                                                                                                                                          90 – 92

 

ECHO DE LYNCH BAGES 2016 Pauillac – rosso

(Uvaggio: 53% Cabernet Sauvignon e 27% Merlot)

Veste rosso porpora intenso – nero.

Al naso è immediato nei toni di prugna, mora, ciliegia, intensi di pelle vegetale (si avvicina al dolce dle cuoio), pepe nero, noce moscata, menta, eucalipto e lemongrassa.

Bocca fresca ed equilibrata, con piacevoli sapori fruttati di ciliegia, mirtillo e cassis. Il corpo è medio ed i tannini sono dolci, larghi (6/6 -) e setosi.

Lunga persistenza gustativa con finale di ciliegia e mirtillo. Tende al massimo della forbice. Piacevoli sensazioni fruttate sia al naso che al gusto.

Per il sapore fruttato il 2016 è simile al 2015 ed al 2013.

I tannini del 2016 sono più larghi di quelli del 2015.

                                                                              90 – 92

 

L’EGLISE CLINET 2016 Pomerol  –   rosso

(Uvaggio: 90% Merlot e 10% Cabernet Franc)

Rosso rubino con trame porpora intense – nero.

Offre intense percezioni di incenso e violetta, seguite da appretto (amido spray per stirare), ciliegia, menta, eucalipto, pelle in fine lavorazione di conceria, pepe nero, noce moscata, tartufo nero, cioccolata, per terminare con soffi di pomodoro secco.

Al palato ha corpo medio, sapori di violetta e cioccolata. La freschezza domina l’alcool, mentre i tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6 +) inizialmente setosi per poi far bruciare un po’ la gengiva superiore, credo a causa dei tannini del legno.

Il 2016 per il floreale mi ricorda sia il 2015 che il 2010.

I tannini del 2016 sono un pochino meno larghi di quelli del 2015. Il 2015 ha più struttura del 2016.

                                                                  92 -94

 

L’ESPRIT DE CHEVALIER 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio : 60% Cabernet Sauvignon, 35% Merlot e 5% Petit Verdot)

Alla visiva è rosso rubino con trame porpora.

Note olfattive di ciliegia, prugna, naftalina, pera e menta.

Incontro gustativo che denota un corpo medio che si assottiglia lentamente. Sapori di ciliegia, prugna e boisé. Vino equilibrato con massa alcoolica soffocata dalla freschezza e dai tannini. Questi ultimi sono dolci, abbastanza larghi (5/6-), spessi, inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.

Abbastanza lunga è la sua persistenza gustativa con finale di prugna e boisé. La frutta è piacevole peccato per la presenza dei tannini del legno che sono un po’ asciuganti.

                                                                                                                                         88 – 90

 

ESPRIT DE PAVIE 2016 Bordeaux  –  rosso                                                                  

(Uvaggio : 65% Merlot, 20% Cabernet Franc e 15% Cabernet Sauvigon)

Rosso porpora intenso – nero.

Ampiezza aromatico con profumi di ciliegia candita, cioccolata, per rossa, menta, eucalipto, pepe nero, noce moscata e cipresso.

Al palato è cioccolata intensa. Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato per l’alcool mentre i tannini sono dolci, larghi (6/6- -), inizialmente vellutati per poi nel finale asciugare e far bruciare un po’ la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza con finale amarino per il legno e finalissimo di succo di pera.

Per me il 2016 è migliore del 2015.

   89 – 91

L’EVANGILE 2016 Pomerol  –  rosso

(Uvaggio: 92% Merlot e 8% Cabernet Franc)

Rosso porpora intenso – nero.

Profumi decisi di pelle in fine lavorazione di conceria, ciliegia marasca nera, menta, eucalipto, alloro, salvia, dolci boisé, intensi di noce moscata, pepe nero, violetta, cassis, prugna, mora e cipresso.

Al palato ha sapore di ciliegia e cioccolata, il corpo è medio ed il vino è fermamente equilibrato. I tannini sono dolci, larghi (6/6) setosi e densi. Lunga è la sua persistenza con finale di ciliegia e cioccolata.

A me è piaciuto di più questo 2016 rispetto al buon 2015.

Trovo che questo 2016 sia meno potente del 2015 ma più elegante.

                                                                                                                                          94 – 96

 

FERRIERE 2016 – Margaux  –  rosso

(Uvaggio: 63% Cabernet Sauvignon, 32% Merlot, 4% Petit Verdot e 1% Cabernet Franc)

Rilascia aromi di ciliegia un po’ matura, menta, prugna, eucalipto, pepe nero, noce moscata, mirtillo, parte esterna del confetto, alloro, salvia e mora.

Alla bocca ha piacevoli sapori di prugna, ciliegia e mirtillo. Il corpo è medio ed è ben equilibrato. I tannini sono dolci, spessi, abbastanza larghi (5/6 +), inizialmente vellutati per poi nel finale asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga persistenza gustativa.

Vino interessante e, per me, superiore al 2015. Ricordo la piacevolezza del 2014.

                                                                              91 – 93

 

DE FIEUZAL 2016 Pessac – Léognan  –  bianco

(Uvaggio : 60% Sauvignon Blanc e 40% Sémillon)

Nel calice ha colore giallo paglierino con riflessi grigio – verdi.

Il poliedrico naso evidenzia profumi di luppolo, menta, episperma, foglia di ruta, foglia di pomodoro, iodio, sale e limone.

All’assaggio rivela un corpo medio e sapori di sale e limone. Vino equilibrato con freschezza e sapidità che dominano la massa alcoolica.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di sale e boisé e si sente un po’ bruciare la gengiva superiore.

Il 2014 aveva più limone e questo 2016 avrebbe avuto bisogno di più limone quindi di maggiore freschezza.

                                                                                                                                          89 – 91

 

DE FIEUZAL 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio : 70% Cabernet Sauvignon, 15% Merlot, 10% Cabernet Franc e 5% Petit Verdot)

Robe rosso rubino acceso.

Naso nei cenni di mirtillo, cassis, menta, pepe nero, noce moscata, panno caldo, prugna, alloro, salvia, lievi vegetali, boisè e pomodoro secco.

Bocca equilibrata con sapori di cioccolata e boisé. Il corpo è medio ed i tannini sono completamente larghi (6/6), dolci, inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza con finale di cicoccolata e boisé.

Vino con frutta fresca ma con un po’ troppo legno. Sicuramente con la sosta del vino in bottiglia perderà un po’ di boisé.

Il 2016 ha tannini completamente larghi e frutta non sovramatura come il 2015.

                                                                                                                                          90 – 92

 

 

DE FONBEL 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 70% Merlot, 16% Cabernet Suvignon, 7% Petit Verdot e 7% Carmenère)

Rosso porpora vivo.

Apre l’esame olfattivo con profumi del dolce del confetto, fulminante, bella ciliegia, carnosa, pepe nero, intensi di noce moscata, pelle in fine lavorazione di conceria, bacca di ginepro, prugna, menta, eucalipto, mirtillo e cioccolata.

Gusto succoso di ciliegia e prugna.

Il vino ha un corpo medio un po’ rinforzato ed una buona acidità e nonostante questo c’è in questo momento, un po’ di effetto altalenante tra alcool e freschezza. I tannini sono dolci,abbastanza larghi (5/6+) e piacevolmente setosi.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di ciliegia carnosa strizzata e di mirtillo. Con la sosta in bottiglia il vino perderà questo effetto altalenante.

Ricordo il 2014 che aveva al naso anche la violetta ed il tartufo nero.

                                                                                                                                          89 – 91

 

 

LES FORTS DE LATOUR 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio : 64,3% Cabernet Sauvignon, 35,3% Merlot e 0,4% Cabernet Franc)

Splendente rosso porpora.

Svela note olfattive intense di idrolitina (polvere che rende gassata l’acqua naturale) ed incenso, seguite da pelle lavorata, prugna, ciliegia nera, mirtillo, mobile di sagrestia, mela rossa, episperma (dolce della seconda pelle del marrone bollito), crema di latte, violetta e rosmarino.

In bocca è piacevole, il corpo è medio, sapori di prugna fresca, succosa e caffè freddo.

Il vino è equilibrato con asse acido – tannino – alcool in sintonia. I tannini sono dolci, larghi (6/6) inizialmente setosi e poi asciugano un po’ la gengiva superiore facendo sentire la presenza del legno.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di prugna fresca.

I tannini del 2016 sono più larghi di quelli del 2015.

                                                                                                                                          91 – 93

FUGUE DE NENIN 2016 Pomerol – rosso

(Uvaggio: 79% Merlot e 21% Cabernet Franc)

Colore rosso porpora.

All’esordio olfattivo mostra una piacevole ciliegia seguita da menta, eucalipto, cassetta di medicine, pepe nero e noce moscata.

Bocca equilibrata con sapori di ciliegia e mela rossa. Il corpo è medio ed il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6 –) e setoso. Abbastanza lunga è la sua persistenza con finale di ciliegia.

                                                                                                                                          88 – 90

LE «G» DE GUIRAUD 2016 – Bordeaux – bianco secco                                         

(Uvaggio: 50% Sauvignon e 50% Sémillon)

Veste giallo paglierino intenso.

Esordisce con note di menta, pepe bianco e boisé seguite da origano, episperma, sale, iodio e biancospino.

L’impatto gustativo evidenzia un corpo un po’ sfuggente con intenso sale seguito dal limone. Vino equilibrato anche se avrebbe avuto bisogno di maggiore acidità. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di sale e di lieve limone.

                                                                                                                                         87 – 89

 

GAZIN 2016 Pomerol  –  rosso

(Uvaggio: 87% Merlot, 8% Cabernet Sauvignon e 5% Cabernet Franc)

Manto rosso rubino e porpora.

Piacevole olfatto con toni di tartufo nero, ciliegia, menta, eucalipto, cipresso, pepe nero, noce moscata, vernice ad olio, cioccolata e sella di cuoio.

Sorso con sapori di cioccolata e ciliegia.

Il corpo è medio ed il vino è equilibrato con freschezza e tannini in rilievo sulla massa alcoolica.

I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6-) e setosi. Lunga è la sua persistenza con finale di ciliegia e cioccolata.

Ricordo che il tannino del 2015 era più largo di quello del 2016.

                                                                                                                                         91 – 93

 

GISCOURS 2016 Margaux  –  rosso                            

(Uvaggio : 80% Cabernet Sauvignon e 20% Merlot)

Rosso porpora intenso – nero.

Al naso è vario e piacevole con profumi avvolgenti di ciliegia marasca nera, cioccolata, pepe nero, noce moscata, menta, eucalipto, cassis, prugna, pelle vegetale, colla coccoina (latte di cocco e mandorla), per terminare con dei soffi vegetali di geranio.

Sorso fruttato di ciliegia accompagnato alla cioccolata. Il corpo è medio sufficiente ed il vino ha una bella freschezza che accompagnata alla sapidità rende il vino equilibrato.

I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6), inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore per il legno.

Lunga è la sua persistenza con finale di prugna e mirtillo e finalissimo boisé.

Per fortuna il geranio è solo all’olfatto e non anche al gusto come è stato anche per il 2011.

                                                   90 – 92

 

GRAUD – LAROSE 2016 Saint – Julien  –  rosso     

(Uvaggio : 69% Cabernet Sauvignon, 29% Merlot e 2% Cabernet Franc)

Rubino cupo con trame porpora.

Ventaglio olfattivo fatto di profumi di pelle di conceria in fine lavorazione, liquirizia, grafite, prugna, menta, eucalipto, alloro, salvia, rosmarino, cassis e mirtillo.

Struttura media sufficiente che tende a diminuire. Sapore boisé e fruttato di mirtillo, cassis e prugna.

Vino equilibrato con freschezza viva. I tannini sono dolci, larghi (6/6-) e setosi.

Lunga è la sua persistenza gustativa anche se il corpo si assottiglia un po’.

Il 2016 ha più struttura del 2015 e del 2014.

Il tannino del 2016 è più largo del 2015.

Il 2016, per me è nettamente superiore al 2015.

                                                                  92 – 94

LES GRIFFONS DE PICHON BARON 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio : 52% Cabernet Sauvignon e 48% Merlot)

Abito rosso rubino e porpora.

Naso vario con profumi di ciliegia e prugna fresche, menta, eucalipto, vernice ad olio, crema di latte, pepe nero e noce moscata.

Al palato domina il sapore di cioccolata.

Il corpo è medio e l’alcool è impercettibile.

I tannini sono dolci, larghi (6/6). Inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore per la generosa presenza del legno. Lunga è la sua persistenza gustativa.

Trovo che questo vino abbia molto più legno del Les Turelles.

Per me il 2015 è superiore al 2016 anche se quest’ultimo ha un tannino completamente largo. Per l aprima volta in questi ultimi anni il Les Turelles è superiore a Les Griffons.

                                                                                                                                         89 – 91

HAUT BAILLY 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio : 53% Cabernet Sauvignon, 40% Merlot, 4% Petit Verdot e 3% Cabernet Franc)

Esordio olfattivo di intensa scatola di sigari seguita da profumi di cedro del Libano, prugna, cassis, mora di rovo matura, ciliegia marasca nera, fumé, mela rossa, alloro, salvia, rosmarino, pepe nero, noce moscata per terminare con soffi di idrolitina (polvere che rende gassata l’acqua liscia).

In bocca si percepisce nettamente una bella struttura con sapori di cioccolata e boisé.

Asse acido – alcool – tannino ben equilibrato.

Il tannino è dolce, spesso, largo (6/6 –) inizialmente vellutato per poi asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga persistenza con sapore di prugna.

Il 2016 è più strutturato del 2015. In anni passati si sentiva al gusto una nota amara che non ho sentito nel 2014 nel 2015 e nel 2016.

Per me questo 2016 è la migliore annata mai fatta e ciò mi rende felice perché questo vino è sempre stato uno dei miei vini bordolesi preferiti.

                                                                                                                                          95 – 97

 

HAUT – BERGEY 2016 Pessac – Léognan  –  bianco

(Uvaggio: 80% Sauvignon e 20% Sémillon)

Robe giallo paglierino con toni grigi e verdi.

Al naso si sente la presenza del boisé impersonificato dall’episperma, poi dal sale, limone, pepe bianco, biancospino, colla coccoina ( latte di cocco e mandorla).

In bocca si sentono il sale ed il limone per poi sentire nuovamente il sale.

Il corpo è medio ed il vino non ha pungenza di alcool. Lunga è la sua persistenza con finale amaro del sale.

Questo 2016 per me è lievemente superiore sia al 2015 che al 2014.

                                                                                                                                         86 – 88

 

HAUT – BERGEY 2016 Pessac – Léognan  –  rosso          

(Uvaggio: 40% Merlot, 40% Cabernet Sauvignon, 10% Petit Verdot, 7% Cabernet Franc e 3% Malbec)

Bel rosso rubino.

Dal bicchiere escono profumi di legno vecchio, ciliegia un po’ candita, cioccolata, tartufo nero, menta, eucalipto e sella di cuoio.

Il corpo è medio al limite della sufficienza.

Vino ben equilibrato con alcool domato dalla freschezza e dai tannini. Questi ultimi sono dolci, abbastanza larghi (5/6+) inizialmente vellutati per poi nel finale asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga persistenza gustativa con finale di ciliegia, cioccolata e boisé.

Secondo me il 2015 ha più boisé del 2016.

                                                                                                                                         88 – 90

 

HAUT – BRION BLANC 2016 Pessac – Léognan  –  bianco

(Uvaggio: 70,5% Sauvignon e 29,5% Sémillon)

Giallo paglierino con riflessi grigi e verdi.

Sensazioni olfattive di sapone di Marsiglia, episperma, pepe bianco, menta, biancospino, foglia di ruta, foglia di pomodoro, sale, iodio per terminare con rimandi di limone, corpo medio, misurato come quello de La Mission.

Sapore di limone e sale. Vino ben equilibrato con alcool dominato dalla freschezza.

Lunga persistenza gustativa con finale di sale e limone.

In questo vino la nota floreale è più evidente che ne La Mission.

A mio avviso nell’insieme il 2015 è superiore al 2016.

                                                                                                                                         92 – 94

 

HAUT – BRION 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio : 56% Merlot, 37,5% Cabernet Sauvignon e 6,5% Cabernet Franc)

Rosso rubino intenso con larghe trame porpora.

Piacevole ed intenso aroma di ciliegia nera, sufficientemente, matura, seguita da incenso, alloro, menta, pepe nero, noce moscata, lavanda, salvia, grafite, dolci boisé, caucciù, mirtillo, crema del latte, intensa prugna fresca, per terminare con carezze di buccia di arancia strizzata.

All’assaggio è piacevole con sapore di prugna fresca. Il corpo è medio ed il vino è perfettamente equilibrato con tannini dolci, larghi (6/6), spessi e vellutati.

Lunga è la sua persistenza con finale di ciliegia e prugna.

Il naso del “La Mission” in questo momento è più aperto e vario dell’”Haut Brion”. Grande vino che si deve ancora esprimere al meglio.

Il 2016 è superiore sia al 2015 che al 2014.

                                                                                                                                               98 – 100

 

LES HAUTS DE SMITH 2016 Pessac – Léognan  –  bianco

(Uvaggio : 100% Sauvignon Blanc)

Il colore è giallo paglierino chiaro.

L’olfatto è caratterizzato da profumi di polvere di pietra focaia, foglia di pomodoro, foglia di pesco, foglia di ruta, sale, sedano fresco, sapone di Marsiglia, lievi di menta, finocchio fresco, sale per terminare con note boisé di episperma (seconda pelle del marrone bollita).

L’ingresso in bocca è largo, abbastanza intensamente salato e agrumato di limone con lieve boisé di episperma.

Il corpo è medio con intensi sapori di sale e minerale. Vino equilibrato con freschezza che domina la massa alcoolica.

Lunga persistenza con finale di sale e limone.

Il 2015 finisce in bocca con limone e sale mentre il 2016 con sale e minerale.                   

    89 – 91

 

LES HAUTS DE SMITH 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio : 60% Merlot e 40% Cabernet Sauvignon)

Manto rosso porpora intenso.

Quadro olfattivo fatto di profumi di ciliegia, prugna, incenso, alloro, violetta, pepe nero, noce moscata, mela rossa, idrolitina (è la polvere che rende gassata l’acqua liscia), sella di cuoio per finire con accenni di cioccolata.

Bocca piacevole con sapori di prugna, ciliegia e cioccolata.

Vino equilibrato con massa alcoolica dominata dalla spalla acida e dal tannino. Questo ultimo è dolce, abbastanza largo (5/6+) e vellutato. Il corpo è medio sufficiente. Lunga è la sua persistenza con finale di saporita prugna e di lieve boisé.

Vino non di struttura ma ricco di sensazioni fruttate ed elegante e rotondo al gusto. Il 2016, per me, è superiore al 2015.                                                                                          

   89 – 91

 

HAUT – SIMARD 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio: 65% Merlot e 35% Cabernet Franc)

Veste rosso porpora.

Ventaglio olfattivo fatto di profumi di pepe nero, noce moscata, dolci del confetto, ciliegia marasca nera, menta, lievi di chiodi di garofano, liquirizia in chicchi, pelle vegetale, violetta e cipresso.

Al gusto si sentono note fruttate di ciliegia, prugna e mirtillo. Il corpo è medio sufficiente ed il vino ha un buon equilibrio gustativo anche se i tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6 ++) inizialmente vellutati per poi asciugare e far bruciare un po’ la gengiva superiore. Lunga persistenza con finale fruttato fresco già sentito.

Il 2015 finiva al gusto con una lieve nota vegetale che non ho sentito nel 2016.

                                                                                                                                          89 – 91

L’IF 2016 Saint Emilion  –  rosso

(Uvaggio: 100% Merlot)

Veste rosso rubino intenso con trame porpora.

Offre percezioni di ciliegia, menta, pepe nero, lievi di caucciù, cioccolata, cenere, pomodoro secco, vernice ad olio e pelle vegetale (si avvicina al dolce del cuoio).

All’esordio gustativo si sente una lieve pungenza di alcool che subito dopo è sommersa dalla massa alcoolica rendendo il vino ben equilibrato. Il corpo è medio ed i tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6 – -) e setosi. Il sapore di ciliegia accompagna tutta la degustazione anche nella sua lunga persistenza. Finalissimo con accenni di menta.

                                                                                                     92 – 94

 

LE JARDIN DE PETIT VILLAGE 2016 Pomerol  – rosso

(Uvaggio : 100% Merlot)

Rosso rubino e porpora.

Al naso si articola con profumi di ciliegia, menta, eucalipto, smalto di vernice, mandorla, guscio duro della mandorla, per terminare con sensazioni di mela rossa.

Sapori di cioccolata e ciliegia. Il corpo è medio appena sufficiente. Vino equilibrato. Tannini dolci, abbastanza larghi (5/6+) e setosi.

Lunga è la sua persistenza gustativa.

Il vino avrebbe avuto bisogno di un po’ più di struttura.

                                                                                                                                              88 – 90

 

KIRWAN 2016 – Margaux  –  rosso

(Uvaggio: 55% Cabernet Sauvignon, 33% Merlot, 7% Cabernet France e 5% Petit Verdot)

Rosso rubino con trame porpora.

Aromi speziati di coriandolo, pepe nero, noce moscata, prugna, mora, menta, eucalipto, cioccolata, boisé, per terminare con lievi sussurri di vegetale.

Sapori di ciliegia, prugna e mora.

Il corpo è medio, un po’ sfuggente. Vino equilibrato con asse acido – alcool – tannino in armonia.

I tannini sono dolci, non tanto larghi (4/6 ++) e setosi.

Abbastanza lunga è la sua persistenza con finale fruttato e lievemente speziato di pepe nero.

2016 similare al 2015.

                                                                                                     88 – 90

LAFITE ROTHSCHILD 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio : 92% Cabernet Sauvignon e 8% Merlot)

Magnifico rosso porpora.

Naso ricco di cioccolata e di pepe nero, seguono la noce moscata, prugna, grafite, mirtillo e l’alloro.

Vino fine ed elegante al gusto, con corpo medio ed equilibrato. La massa alcoolica è dominata dalla freschezza e dal tannino.

Quest’ultimo è dolce, abbastanza largo (5/6), inizialmente setoso per poi nel finale far bruciare un pochino la gengiva superiore.

Vino più sull’eleganza che sulla potenza, direi che rispecchia l’annata.

Il 2016, per me è sicuramente superiore al 2015.

                                                                                                                                        93 – 95

 

LAGRANGE 2016 Saint – Julien  –  rosso                                                                                

(Uvaggio : 70% Cabernet Sauvignon, 24% Merlot e 6% Petit Verdot)

Porpora intenso – nero.

Ricchezza olfattiva fatta di profumi di ciliegia marasca nera matura, pelle lavorata, menta, eucalipto, prugna, mirtillo, cassis, mora, liquirizia, boisé, alloro e rosmarino.

All’assaggio ha un corpo medio sufficiente che si assottiglia ma rimane persistente. Sapori di prugna e mirtillo. Vino equilibrato con piacevole freschezza. I tannini sono dolci, larghi (6/6-), spessi, inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga persistenza con finale di prugna e mirtillo.

Nel 2016 ho sentito meno il boisé rispetto al 2015.

Tannino largo uguale nel 2015 e 2016 ma nell’insieme mi è piaciuto di più il 2016.

   91 – 93

 

LARRIVET HAUT BRION 2016 Pessac – Léognan  –  bianco

(Uvaggio : 74% Sauvignon e 26% Sémillon)

Paglierino con riflessi grigio – verde.

Il naso evoca profumi di vernice del legno, episperma, menta, dolci del boisé, sale, limone e pepe bianco.

Mix gustativo di intenso sale e poi di limone.

Il corpo è medio appena sufficiente.

Vino equilibrato per l’alcool che è dominato dalla freschezza. Lunga è la sua persistenza con finale di intenso sale e poi di limone.

Lintensità del sale, per me è un po’ troppa, assomiglia al 2014.

                                                                                                                                         87 – 89

 

 

LARRIVET HAUT BRION 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio : 62% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot e 8% Cabernet Franc)

Rosso rubino.

Inizialmente sprigiona aromi un po’ vegetali seguiti da appretto (amido spray per stirare), intensi di fulminante sparato, menta, pepe nero, pane caldo e ciliegia.

Assaggio con sapori di ciliegia e prugna un po’ acerba. Sensazioni vegetali?

Il corpo è medio ed il vino ha un buon equilibrio alcool – freschezza. I tannini sono dolci, poco larghi (4/6+) inizialmente vellutati per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga persistenza.

Questo 2016 ricorda un po’ il 2015.

                                                                                                                                         87 – 89

 

 

LASCOMBES 2016 Margaux  –  rosso

(Uvaggio: 50% Merlot, 45% Cabernet Sauvignon e 5% Petit Verdot)

Manto porpora intenso – nero.

Naso intenso che diffonde profumi di pelle lavorata, cassetto di medicine (profumo giovanile di un grande merlot), liquirizia, fumé, dolci boisé impersonificati dalla caramella mou al latte, ciliegia marasca nera matura, lievi di pepe nero, noce moscata, per terminare con tratti di cioccolata.

In bocca è compatto, intenso con piacevoli sapori di prugna, mirtillo e ciliegia.

Il corpo è medio ed il vino ha un buon equilibrio tra alcool e freschezza.

I tannini sono dolci, larghi (6/6 –) inizialmente vellutati per poi diventare ruvidi.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale fruttato.

Nelle mie note ho scritto: “vino rustico ma potente e piacevole”.

La struttura del 2016 è similare a quella del 2015.

                                                                              91 – 93

 

LATOUR 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio : 92,9% Cabernet Sauvignon e 7,1% Merlot)

Manto rosso porpora.

Lo scrigno olfattivo si apre lasciando nell’aria profumi di cassis, prugna, pera, incenso, ciliegia nera, idrolitina (polvere che rende gassata l’acqua naturale), episperma, zucchero filato, pepe nero, noce moscata, rosmarino, alloro, grafite e scatola di sigari.

In bocca i tannini sono dolci, setosi, larghi (6/6) ed eleganti. Il corpo è medio ben dosato. Il vino è ben equilibrato grazie alla freschezza ed ai tannini che dominano la massa alcoolica.

Bel vino più di eleganza che di struttura. Il tannino è similare a quello del 2015 e 2014 mentre il 2013 aveva il tannino che asciugava un po’ la gengiva superiore.

Insieme a questo 2016 ho degustato il 2005 (97/100) che aveva ancora una bella acidità e tannino similare al 2016.

                                                                                                                                              94 – 96

 

 

LATOUR MARTILLAC 2016 Pessac – Léognan  –  bianco           

(Uvaggio : 60% Sauvignon Blanc e 40% Sémillon)

Giallo paglierino scarico con riflessi grigi e verdi.

Al naso rilascia profumi di menta, episperma, pepe bianco, sale, buccia di banana verde e cuoio biondo.

Gusto intensamente salino seguito dal limone.

Il corpo è medio ed il vino ha un buon equilibrio nei confronti dell’alcool.

Lunga è la sua persistenza con finale di sale e limone.

Vino piacevole forse un po’ troppo salato.

Il 2016 ha più persistenza gustativa del 2015.

                                                                                                                                         89 – 91

 

 

LATOUR MARTILLAC 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio : 60% Cabernet Sauvignon, 32% Merlot e 8% Petit Verdot)

Colore rosso rubino misto al porpora.

Nuances di ciliegia matura, prugna, mirtillo, pelle vegetale (è la pelle che tende al dolce del cuoio), menta, eucalipto, violetta, cioccolata, pepe nero e noce moscata.

Sapori di cioccolata, prugna e ciliegia.

Il corpo è medio ed il vino è equilibrato con la massa alcoolica dominata dalla freschezza e dai tannini. Questi ultimi sono dolci, spessi, abbastanza larghi (5/6) inizialmente vellutati per poi nel finale asciugare un po’ la gengiva superiore, secondo me, a causa del legno.

Il 2016 è similare al 2015.

                                                                                                                                         89 – 91

BLANC DE LYNCH – BAGES 2016 Pauillac  –  bianco

(Uvaggio : 52% Sauvignon Blanc, 30% Sémillon e 18% Muscadelle)

Abito giallo paglierino.

Mix olfattivo fatto di profumi di biancospino, foglia di ruta, foglia di pomodoro, foglia di pesco, iodio, menta, buccia verde della banana, per terminare con un pizzico di pepe bianco.

All’assaggio si sentono note di sale e di limone.

Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato con la freschezza e la sapidità che dominano, senza titubanze, la massa alcoolica.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di sale e limone.

Sia il 2015 che il 2014 finiscono gustativamente con il limone e poi il sale mentre il 2016 con il sale e poi il limone.

                                                                  92 – 94

LYNCH BAGES 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio : 75% Cabernet Sauvignon, 19% Merlot, 4% Cabernet Franc e 2% Petit Verdot)

Manto porpora – nero.

Olfatto subito dolce boisé, seguito da note di pepe nero, noce moscata, vernice ad olio, scatola di sigari, prugna, mirtillo, cassis, ciliegia nera, grafite, alloro, inchiostro di china, mora, cioccolata per finire con lievi sensazioni vegetali.

Equilibrato in bocca con sapori di cioccolata e prugna. Il corpo è medio mentre i tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6 ++) e setosi.

Lunga persistenza con finale boisé.

2016 per me superiore al 2015.

                                                                                         92 – 94

 

LEOVILLE BARTON 2016 Saint – Julien  –  rosso

(Uvaggio : 86% Cabernet Sauvignon e 14% Merlot)

Violaceo intenso – nero.

Regala aromi di ciliegia marasca nera, prugna, menta, eucalipto, mirtillo, lievi di grafite, fumé, mora, cassis, pepe nero e cioccolato.

Piacevoli sapori di prugna e mirtillo. Il corpo è medio.

Vino euiqlibrato con vivace freschezza che domina l’alcool. I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6), spessi, inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore a causa del legno.

Lunga persistenza con finale di mirtillo e prugna spremuti.

Il 2016 ha un bel finale gustativo fruttato mentre ricordo che il 2015 finiva un po’ boisé.

                                                      91 – 93

 

LEOVILLE LAS CASES 2016 Saint – Julien  –  rosso

(Uvaggio : 75% Cabernet Sauvignon, 14% Merlot e 11% Cabernet Franc)

Robe porpora intenso.

Regala profumi di cassis, prugna, ciliegia, cioccolata, menta, scatole di sigari, caucciù e cedro del Libano.

Bocca piacevole con in evidenza un tannino setoso ed una struttura media.

Massa alcoolica impercettibile grazie alla fruttata freschezza ed ai tannini. Questi ultimi sono anche dolci e larghi (6/6 -). Lunga è la sua persistenza con finale di prugna, cassis, mirtillo e scatola di sigari.

Bel vino molto piacevole, nettamente superiore al piacevole 2015.

Rileggendo le mie note già ora siamo al massimo della forbice.

                                                                                                                                         94 – 96

 

 

LEOVILLE POYFERRÉ 2016 Saint – Julien  –  rosso

(Uvaggio: 60% Cabernet Sauvignon, 33% Merlot, 5% Petit Verdot e 2% Cabernet Franc)

Veste rosso porpora intenso – nero.

Sentori di ciliegia marasca nera matura, intensi di cioccolata, dolci boisé, liquirizia, menta, eucalipto, rosmarino, lievi di caffè freddo, prugna, lievi di violetta, cassis, pelle in fine lavorazione e pomodoro secco.

Al gusto si sente il legno. Il corpo è medio ed il vino per l’alcool è equilibrato. I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6), spessi, inizialmente vellutati per poi diventare ruvidi.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale boisé.

Il vino, per me, dovrà perdere un po’ il legno. In questo momento siamo al minimo della forbice.

Il 2015 aveva un po’ di più il boisé. Ricordo che le 2013 e 2011 non erano così boisé.

                                                                  91 – 93

LESPAULT MARTILLAC 2016 – Pessac – Léognan  –  bianco   

(Uvaggio : 75% Sauvignon Blanc e 25% Sémillon)

Veste giallo paglierino.

Sfoggia sensazioni intense di fumé seguite da episperma (seconda pelle del marrone bollito), foglia di ruta, foglia di pomodoro, menta e limone.

In bocca è intensamente salato e con sapore di limone. Vino equilibrato anche se la freschezza non è abbondante. Il corpo è medio e lunga è la sua persistenza gustativa con finale di sale e limone.

                    88 – 90

 

LESPAULT MARTILLAC 2016 – Pessac – Léognan – rosso

(Uvaggio : 70% Merlot e 30% Cabernet Sauvignon)

Rosso rubino con lievi trame porpora.

Naso fatto di note di prugna, ciliegia, intense di cenere, ambra, incenso, mobile di sagrestia episperma e naftalina.

Al palato è un po’ boisè. Il corpo è medio ed il vino è abbastanza equilibrato perché c’è un po’ di altalena tra alcool e freschezza.

Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6–) inizialmente vellutato e poi asciuga un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza con finale di prugna, boisé e lievemente amarognolo, a causa dei tannini del legno.

Sono sul minimo della forbice a causa dell’invadenza del legno.

                                                                                                                                         88 – 90

 

LA LOUVIERE 2016 Pessac – Léognan  –  bianco                                                        

(Uvaggio: 60% Sauvignon e 40% Sémillon)

Colore giallo paglierino.

Si riconoscono il pepe bianco, biancospino, boisé, foglia di ruta e foglia di pomodoro in modo lieve, seguono in modo intenso e dominante l’episperma (seconda pelle del marrone bollito) ed il sapone di Marsiglia.

Al gusto spicca sul limone un sale intenso.

Il corpo è medio ed il vino è equilibrato salvo sentire bruciare un poco la gengiva superiore. Forse il vino avrebbe avuto bisogno di maggiore acidità.

Lunga è la sua persistenza con finale di sale e limone.

Per il sale ricorda il 2014, il 2015 era più agrumato.

                                                                                                                                         88 – 90

 

LA LOUVIERE 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio: 60% Merlot e 40% Cabernet Sauvignon)

Rubino vivo con trame porpora.

Blend al naso di profumi di cioccolata, menta, caucciù, liquirizia, dolci boisé, pepe nero e ciliegia.

Al palato si sente la cioccolata ed il boisé.

Il corpo è medio e la massa alcoolica è impercettibile.

I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6+), inizialmente vellutati per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga persistenza gustativa con finale boisé. Si sente un lieve amarognolo dovuto al legno.

2016 simile al 2015.

                                                                                                                                          86 – 88

LUSSEAU 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio: 70% Merlot, 20% Cabernet Franc e 10% Cabernet Sauvignon)

Rosos rubino intenso con trame porpora.

Energico all’olfatto, dispensando profumi di ciliegia candita, resina di pino, menta, lievi di vegetale, cioccolata al latte (Mon Chêri), vaniglia, pepe nero, noce moscata e tabacco dolce da pipa con ciliegia essiccata.

Al palato si sente una ciliegia meno evoluta rispetto all’olfatto. Il corpo è medio ed il vino ha un buon equilibrio tra alcool e freschezza. I tannini sono dolci, vellutati ed abbastanza larghi (5/6 +). Lunga è la sua persistenza con finale di ciliegia meno evoluta.

                                                                                         89 – 91

 

MALARTIC LAGRAVIERE 2016 Pessac – Léognan  –  bianco

(Uvaggio: 85% Sauvignon Blanc e 15% Sémillon)

Giallo paglierino.

All’olfatto ha profumi di foglia di ruta, foglia di pomodoro, foglia di pesca, menta e biancospino (latte di cocco e mandorla come la colla coccoina).

Assaggio con sapori di sale e limone.

Il corpo è medio ed il vino è equilibrato con massa alcoolica che non è percettibile. Lunga persistenza con finale di sale e limone.

Ho scritto: “vino tranquillo”.

2016 similare al 2014, il 2015 è lievemente superiore per l’equilibrio tra sale e limone.

                                                                                                                                         88 – 90

 

MALARTIC LAGRAVIERE 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio: 53% Cabernet Sauvignon, 40% Merlot, 4% Cabernet Franc e 3% Petit Verdot)

Rosso rubino con trame porpora.

Lo scrigno olfattivo si apre al profumo intenso di pino seguito da note balsamiche di menta ed eucalipto, prugna, ciliegia, pepe nero e mirtillo.

Assaggio con sapori di ciliegia, prugna, mirtillo e boisé, con finale lievemente amaro. Il corpo è medio ma tende ad assottigliarsi.

Vino equilibrato per alcool – freschezza.

I tannini sono poco larghi (4/6+) inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore. Abbastanza lunga è la sua persistenza.

Per me il 2015 è superiore al 2016 anche per la larghezza dei tannini. Entrambi hano molta presenza del legno.

                                                                                                                                         88 – 90

 

MARGAUX 2016 Margaux  –  rosso     

(Uvaggio: 94% Cabernet Sauvignon, 3% Cabernet Franc, 2% Merlot e 1% Petit Verdot)

Manto rosso rubino – porpora.

Evoca profumi balsamici di menta ed eucalipto ed una lieve nota vegetale che mi ricorda anche il gambo del ciclamino spezzato. Seguono la prugna, terra bagnata, cioccolata, per terminare con la rosa rossa.

Il corpo è delicato ed il vino ha sapori di prugna e cioccolata. Asse acido – alcool – tannino in perfetta armonia. I tannini sono dolci, larghi (6/6) inizialmente setosi per poi nel finale asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di prugna.

Vino che va sulla eleganza piuttosto che sulla potenza.

A mio modesto parere il 2015 è stato superiore al 2016 anche se quest’ultimo ha tannini più larghi rispetto al primo.

Il 2015 ha anche più struttura sia del 2016 che del 2014.

                                                                                                                                        93 – 95

 

LA MISSION HAUT BRION BLANC 2016 Pessac – Léognan  –  bianco

(Uvaggio: 62,7% Sauvignon e 37,3% Sémillon)

Il bicchiere si colora di giallo paglierino con riflessi grigio verde.

Olfatto con mix di episperma, sale, menta, bastoncino duro di zucchero, pepe bianco, limone, lievi di sedano fresco, foglia di ruta, foglia di pomodoro e biancospino.

Bocca generosamente sapida ed agrumata di limone. Il corpo è medio e tende a diminuire la sua consistenza ma rimane persistente.

Vino equilibrato anche se nel finale tende a far sentire un po’ di calore sulla gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza con finale di limone e generoso sale.

Il 2015 è superiore, nel suo insieme, al 2016.

                                                                                                                                          91 – 93

 

LA MISSION HAUT – BRION 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio: 57,5% Merlot e 42,5% Cabernet Sauvignon)

Rosso rubino intenso con trame porpora.

Naso ricco, intrigante e vario con profumo intenso di ciliegia accompagnato al tabacco biondo della Virginia, prugna fresca, cassetto di medicine (tipico profumo giovanile del bel Merlot), grafite, menta, caucciù, pepe nero, noce moscata, vernice ad olio, inchiostro di china, pelle lavorata, crema di latte, dolce boisé, mirtillo, per terminare con sussurri di episperma (dolce della seconda pelle del marrone bollito) e di incenso.

Bocca stupenda, piacevole con sapore di prugna fresca che si allarga in tutta la cavità orale. Il corpo è medio ed il vino è perfettamente equilibrato con freschezza e tannino che dominano la massa alcoolica. I tannini sono dolci, completamente larghi (6/6), spessi e vellutati. Lunga è la sua persistenza gustativa con sapori di prugna, mirtillo e ciliegia.

La maturazione del frutto del 2016 è migliore di quella del 2015 come pure l’equilibrio gustativo. Ho trovato che La Mission in questo momento sia più pronto dell’Haut – Brion ma non è la prima volta che succede. Entrambi secondo me, sono a livelli massimi.

Vino entusiasmante!.

                                                                                                                                       98 – 100

 

MONBRISON 2016 Margaux  –  rosso 

(Uvaggio: 74% Cabernet Sauvignon e 26% Merlot)

Colore rosso rubino con trame porpora.

Svela profumid i ciliegia, prugna, pelle lavorata, menta, alloro, salvia, rosmarino, liquirizia, grafite, mirtillo, mora e cassis.

L’assaggio è fruttato ed un po’ boisé.

Il corpo è medio e la freschezza domina l’alcool.

I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6 +), inizialmente vellutati per poi asciugare la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza con finale di prugna, mirtillo e boisé.

Il legno asciuga un po’ la gengiva superiore.

Il 2016 è abbastanza similare al 2015, il tannino del primo è lievemente più largo del secondo.

                                                                            90 – 92

MONBOUSQUET 2016 Bordeaux  –  bianco

(Uvaggio: 60% Sauvignon Blanc, 30% Sauvignon Gris, 5% Sémillon e 5% Muscadelle)

Bel giallo paglierino con riflessi oro.

All’olfatto libera nel bicchiere profumi di biancospino, colla coccoina (latte di cocco e mandorla), pepe bianco, foglia di ruta, foglia di pomodoro, menta, eucalipto, smalto per le unghie e sedano fresco.

Sapido e minerale al gusto, con struttura appena sufficiente. Il vino è equilibrato e persistente con finale di sedano fresco e lieve episperma (seconda pelle del marrone bollito).

Il 2016 mi è sembrato meno boisé del 2015, entrambi hanno corpo appena sufficiente.

                                                                                                                                          89 – 91

 

MONBOUSQUET 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 60% Merlot, 30% Cabernet Franc e 10% Cabernet Sauvignon)

Rosso porpora intenso – nero.

Espressione olfattiva fatta di vaniglia, cioccolata, ciliegia nera matura, tabacco biondo da pipa con ciliegia essiccata, pepe nero, noce moscata, liquirizia, appretto (amido spray per stirare), panno caldo inamidato, lievi di chiodo di garofano, caucciù, boisé, pelle lavorata, per terminare con sussurri di mora.

Al palato il corpo è medio ed il vino è equilibrato con alcool impercettibile.

I tannini sono dolci, larghi (6/6 – -) inizialmente vellutati per poi, a causa dei tannini del legno, asciugare un po’ la gengiva superiore e rilasciare una nota amara nella sua lunga persistenza gustativa.

Il 2016 per i tannini mi ricorda il 2015.

                                                                                                                                          89 – 91

 

LA MONDOTTE 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 80% Merlot e 20% Cabernet Franc)

Calice rosso rubino – porpora.

Olfatto caratterizzato da una ciliegia sovramatura seguita da menta, boisé, pomodoro secco e cenere.

Al gusto si sente la nota boisé seguita a quella fruttata di ciliegia. Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato mentre i tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6) e setosi.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di ciliegia, prugna e cioccolata.

Per il mio palato c’è troppa presenza del legno.                                             

                    91 – 93

 

MONTROSE 2016 Saint – Estéphe  –  rosso

(Uvaggio: 68% Cabernet Sauvignon, 25% Merlot e 7% Cabernet Franc)

Bellissimo rosso porpora.

Piacevoli e varie sensazioni di incenso, pepe nero, noce moscata, idrolitina (polvere che rende gassata l’acqua naturale) intensissime stupende di violetta, prugna, ciliegia, cioccolata, dolci boisé, noce di cocco, per terminare con note balsamiche di menta ed eucalipto.

Bocca meravigliosa con sapori di prugna, violetta e cioccolata. I tannini sono al massimo della larghezza (6/6), dolci e setosi.

Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato con alcool impercettibile.

Lunga è la sua persistenza con finale di prugna e ciliegia e finalissimo di violetta.

Per me il 2016 è superiore al piacevolissimo 2015.

                                                                           96 – 98

 

MOULIN SAINT GEORGES 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio: 80% Merlot e 20% Cabernet Franc)

Colore rosso porpora.

Dal bicchiere sfilano profumi boisé di buccia di arancia muffita e di episperma. Seguono piacevoli note fruttate fresche di ciliegia, prugna, mirtillo, pepe nero, noce moscata, menta, cioccolata, lievi di chiodi di garofano ed incenso.

Il corpo è appena sufficiente, delicato, teso più sull’eleganza. Vino equilibrato con acidità che domina l’alcool grazie anche ai tannini che sono dolci, abbastanza larghi (5/6), inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa. Il 2016 è simile al 2014 ma per la presenza del legno è simile al 2015.

                                                                                                                                        89 – 91

 

MOUTON ROTHSCHILD 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio: 83% Cabernet Sauvignon, 15% Merlot, 1% Cabernet Franc e 1% Petit Verdot)

Colore rosso rubino intenso con trame porpora.

Al naso sprigiona sensazioni intense di grafite, violetta ed episperma, seguite da liquirizia, menta, prugna, cassis, ciliegia marasca nera, cioccolata, menta, alloro, salvia, amido spray (appretto) e pelle lavorata.

Al palato mostra una struttura superiore alla media, una piacevole sapidità ed un buon equilibrio, l’alcool è impercettibile.

I tannini sono dolci, larghi (6/6-) inizialmente vellutati (non setosi come il Petit Mouton) per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga è la sua permanenza in bocca con stupendo finalissimo di violetta.

Con la sosta in bottiglia dovrà perdere un po’ di legno.

Il tannino del 2015 è setoso mentre quello del 2016 è vellutato, ma nell’insieme secondo me, il 2016 è un po’ superiore al 2015.

                                                                                                                                          94 – 96

 

NENIN 2016  Pomerol  –  rosso 

(Uvaggio: 75% Merlot e 25% Cabernet Franc)

Veste rosso porpora.

L’olfatto è fine ed elegante con profumi di ciliegia, cassetto di medicine (tipico profumo di gioventù del merlot ben fatto), menta, pepe nero, noce moscata, guscio duro della mandorla ed eucalipto.

Assaggio equilibrato con freschezza e tannino che superano la massa alcoolica. Sapore di ciliegia. Il corpo è medio sufficiente ed il tannino è dolce, largo (6/6-) e setoso.

Lunga ma non lunghissima è la sua persistenza gustativa, con finale di cioccolata.

Raramente questo vino mi sorprende in positivo, ricordo l’annata 2010 che mi ha sorpreso come la 2016.

                                                                                                                                          91 – 93

 

OLIVIER 2016 Pessac – Léognan  –  bianco                                                                   

(Uvaggio: 75% Sauvignon, 23% Sémillon e 2% Muscadelle)

Robe giallo paglierino chiaro con riflessi grigi e verdi.

Al naso evoca profumi di sale, iodio, limone, biancospino, foglia di ruta, foglia di pomodoro, pepe bianco ed episperma (dolce della seconda pelle del marrone bollito).

Al palato ha notevole presenza di sale e di limone. Il corpo è medio ed il vino è abbastanza equilibrato con lieve effetto altalenante tra alcool e freschezza.

Lunga persistenza con finale di sale e limone.

Il 2016 è similare al 2015.

                                                                                                                                         87 – 89

OLIVIER 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio 50% Cabernet Sauvignon, 45% Merlot e 5% Petit Verdot)

Rubino acceso con trame porpora.

Naso fatto di profumi di ciliegia candita, liquirizia, panno caldo stirato, pepe nero, noce moscata e cioccolata.

Assaggio di frutta un po’ aspra ben diversa dalla frutta sentita all’olfatto. Il corpo è medio e la freschezza domina l’alcool. I tannini sono dolci, poco larghi (4/6 ++) inizialmente vellutati per poi asciugare la gengiva superiore (per me a causa dei tannini del legno).

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di ciliegia e boisé.

Il 2016 non ha il vegetale che avevano il 2015 ed il 2014.

                                                                                                                                          87 – 89

 

ORMES DE PEZ 2016 Saint Estéphe  –  rosso         

(Uvaggio : 52% Merlot, 42% Cabernet Sauvignon, 5% Cabernet Franc e 1% Petit Verdot)

Rubino, porpora impenetrabili.

Largo e piacevole il naso nei tratti di rosmarino, ciliegia, menta, pepe nero, noce moscata, grafite, prugna, fumé, sella di cuoio, alloro, salvia ed una splendida violetta.

Bocca bilanciata ed il corpo è medio sufficiente.

I tannini sono dolci, finissimi, abbastanza larghi (5/6) e setosi.

Lunga persistenza con finale boisé.

Il 2016 è più similare al 2014. Secondo me il 2015 è lievemente superiore al 2016.

                                                                  89 – 91

PALMER 2016 Margaux  –  rosso

(Uvaggio : 47% Merlot, 47% Cabernet Sauvignon e 6% Petit Verdot)

Accattivante rosso porpora – nero.

Sfodera piacevoli e numerose percezioni di incenso, mobile di sagrestia, incenso, scatola di sigari, ciliegia matura, fragolina di bosco, alloro, rosmarino, menta, eucalipto, cioccolata, prugna abbastanza matura, scatola di sigari, cenere, idrolitina (polvere che rende gassata l’acqua naturale) per terminare con carezze di pomodoro secco.

Al palato si sente che il vino si propaga in tutta la bocca sia in larghezza che in profondità, diffondendo il sapore di ciliegia matura. Il corpo è medio ed il vino è perfettamente equilibrato grazie anche al tannino che è dolce, spesso, largo (6/6 – -) e setoso. Lunga è la sua persistenza con finale di ciliegia e prugna.

Il 2016 secondo me è superiore al 2015. Il primo ha la larghezza del tannino similare a quella del 2014. Legno ben dosato del 2016, 2015 e 2014 rispetto al 2013.              

                                                                                                                                          94 – 96

PAPE CLÉMENT 2016 Pessac – Léognan  –  bianco

(Uvaggio: 55% Sauvignon Blanc e 45% Sémillon)

Paglierino con riflessi grigi e verdi.

Sfodera profumi di biancospino, episperma (dolce della seconda pelle del marrone bollito), menta, limone, pepe bianco, lievi di foglia di ruta e di foglia di pomodoro, sale, sapone di Marsiglia, pepe bianco ed iodio.

Corpo medio sufficiente, sapori di sale e limone. Vino ben equilibrato con alcool dominato dalla freschezza e sapidità.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di sale e limone.

Non è presente il legno come in altre annate.

A mio avviso, ma è l’annata, gli manca un po’ di struttura. Quest’ultima è come quella del 2015 ma meno di quella del 2014.

                                                                                                                                        91 – 93

PAPE CLÉMENT 2016 Pessac – Léognan  –  rosso          

(Uvaggio: 50% Merlot e 50% Cabernet Sauvignon)

Rosso rubino – nero con trame porpora.

Al naso emerge la nota boisé seguita dal pepe nero, menta, liquirizia, prugna, ciliegia marasca nera, pelle in fine lavorazione, appretto (amido spray per stirare), alloro, salvia e di cioccolatino “after eight”.

Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato per il rapporto alcool – freschezza. I tannini sono larghi (6/6) inizialmente setosi per poi asciugare la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza gustativa.

A mio avviso si sente troppo il boisé che lascia un po’ di amaro in bocca.

Per l’amaro mi ricorda il 2011 ed il 2015.

Il 2016 è superiore al 2015.

                                                                                                                                          90 – 92

 

LE PAPE 2016 Pessac – Léognan  –  rosso  

(Uvaggio : 80% Merlot e 20% Cabernet Sauvignon)

Rosso rubino – porpora intensi.

Naso ricco ed intrigante fatto da profumo intenso di pera coscia, seguito da ciliegia marasca nera, prugna, pepe nero, noce moscata, idrolitina, pelle in fine lavorazione, menta, eucalipto, crema del latte, cioccolata e cassis.

Assaggio con sapori di liquirizia, boisé e pepe nero.

Il corpo è medio generoso ed il vino ha un buon equilibrio gustativo tra alcool e freschezza. Il tannino è dolce, spesso, poco largo (4/6++) inizialmente vellutato per poi nel finale far sentire bruciare un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di ciliegia, cassis e cioccolata e finalissimo di pera coscia.

Trovo che questo 2016 sia superiore sia al 2014 che al 2015.

                                                                                                                                         89 – 91

 

 

PAUILLAC DE CHÂTEAU LATOUR 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio : 54,6% Cabernet Sauvignon, 38,9% Merlot e 7,5% Petit Verdot)

Colore rosso porpora.

Bouquet fatto di profumi di pelle in fine lavorazione, prugna, ciliegia, idrolitina, menta, eucalipto, alloro rosmarino, inchiostro di china, pepe nero, parte esterna del confetto, noce moscata con finale di violetta.

Bocca floreale di violetta, ciliegia e cioccolata.

Il corpo è medio ed il vino è equilibrato.

I tannini sono dolci, poco larghi (4/6++), inizialmente setosi per poi nel finale asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga persistenza con finale sapido e di ciliegia un po’ candita.

2016 con un po’ più di struttura rispetto al 2015 ed al 2014.

                                                                                                                                         89 – 91

 

LA PARDE 2016 Pessac – Léognan  –  rosso          

(Uvaggio : 47% Merlot, 47% Cabernet Sauvignon e 6% Cabernet Franc)

Mix di rosso porpora e nero.

Piacevole impianto olfattivo con intenso profumo di scatola di sigari seguito da pera, ciliegia, prugna, menta, eucalipto, pepe nero, noce moscata, pietra lavica, pelle in fine lavorazione, alloro, salvia, rosmarino, cassis, per terminare con una spolverata di cioccolata.

Al gusto mostra un corpo medio, sapori di ciliegia lievemente aspra e boisé. Vino ben equilibrato con alcool sottomesso alla freschezza ed ai tannini: qusti ultimi sono dolci, abbastanza larghi (5/6) spessi, inizialmente vellutati per poi asciugare lievemente la gengiva superiore.

Lunga persistenza aromatica intensa.

A mio avviso il 2016 è superiore sia al 2015 che al 2014.

                                                                                                                                                90 – 92

 

PAVIE 2016 Saint – Emilion  –  rosso  

(Uvaggio: 60% Merlot, 22% Cabernet Franc e 18% Cabernet Sauvignon – 70% legno nuovo)

Si offre con colore rosso porpora vivo, intenso – nero.

Bouquet fatto di profumi intensi di menta, accompagnati da cenere, eucalipto, alloro, pelle vegetale, caucciù, crema di latte, per terminare con soffi di ciliegia matura.

Il corpo è medio ed il vino è equilibrato con tannini dolci, larghi (6/6) spessi e setosi che nel finale bloccano un po’ la gengiva superiore (per il legno). Lunga è la sua persistenza con finale di menta.

E’ innegabile in questo vino la presenza del legno che va a coprire in gran parte i tipici profumi dei vitigni.

Con il  tempo perderà un po’ il legno. E’ un vino che va capito nell’ottica futura.

                                                                  91 – 93

 

PAVIE DECESSE 2016 Saint – Emilion  –  rosso     

(Uvaggio: 90% Merlot e 10% Cabernet Franc)

Colore scuro impenetrabile.

Profumi di cipresso, menta, eucalipto, pepe nero, noce moscata, boisé, menta, alloro, salvia, ciliegia candita, cioccolata, appretto (amido spray per stirare), salvia e rosmarino.

All’assaggio si mettono in evidenza i tannini che sono dolci, spessi, larghi (6/6 – -) per poi bloccare un po’ la gengiva superiore. Sapore di cioccolata in un corpo medio.

Massa alcoolica dominata dalla freschezza.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di ciliegia.

                                                                  90 – 92

 

LE PAVILLON BLANC DE MARGAUX 2016 Margaux  – bianco

(Uvaggio : 100% Sauvignon)

Colore giallo paglierino.

Attacco olfattivo decisamente orientato su note di biancospino e pepe bianco seguite da episperma (seconda pelle del marrone bollito), sapone di Marsiglia, limone, sale, iodio, colla coccoina (latte di cocco e mandorla) per terminare con sussurri di cuoio biondo.

L’equilibrato abbraccio minerale e sapido evidenzia un vino piacevole con freschezza che domina senza timori la massa alcoolica. Il corpo è medio e lunga è la sua persistenza gustativa con finale di sale e di limone. Vino piacevole e ben fatto nonostante che, a mio avviso, la 2016 non sia annata da vini bianchi.

Il 2016 è superiore sia al 2015 che al 2014.

Ricordo i piacevolissimi 2011 e 2013.                                                         

  94 – 96

 

LE PAVILLON ROUGE DE MARGAUX 2016 Margaux  –  rosso              

(Uvaggio : 84% Cabernet Sauvignon, 13% Merlot e 3% Petit Verdot)

Rosso rubino – porpora.

Aroma intenso di fragolina di bosco seguita da prugna, ciliegia, menta, eucalipto, rosmarino, lieve di pepe nero e noce moscata.

Al palato si sentono note fruttate, un po’ asprine, di ciliegia e prugna. Il corpo è medio ed il vino è equilibrato con acidità e tannino in evidenza sull’alcool. I tannini sono dolci, setosi ed abbastanza larghi (5/6 – -). Lunga persistenza gustativa con finale fruttato.

Il naso ha frutta matura mentre al gusto la frutta è un po’ asprina.

Il 2015 è superiore al 2016 ed al 2014. Ricordo che quest’ultimo aveva una persistenza gustativa non molto lunga.

                                                                                                                                          90 – 92

LE PETIT CHEVAL 2016 – Saint Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 62% Merlot e 38% Cabernet Franc)

Colore rosso rubino e porpora.

Il naso è elegante e rivela profumi e vari di menta, eucalipto, alloro, salvia, ciliegia, grafite, cuoio biondo, sella di cuoio, rosmarino, lievi di noce moscata, mirtillo, per terminare con lievi rimandi erbacei.

Assaggio piacevole con sapore di ciliegia.

Il corpo è medio sufficiente ed il vino è equilibrato. I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6+) e setosi.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di ciliegia. Vino ben fatto e piacevole che forse avrebbe avuto bisogno di un po’ più di struttura.

Ricordo che il 2015 non è stato fatto perché tutte le ottime uve sono finite nello Cheval Blanc.

                                                                                                                                         90 – 92

LE PETIT HAUT LAFITTE 2016 Pessac – Léognan  –  bianco

(Uvaggio : 80% Sauvignon Blanc e 20% Sémillon)

Colore giallo paglierino chiaro.

Mix olfattivo di foglia di ruta, cuoio biondo, dolce del confetto, pepe bianco, menta, buccia di limone, sapone di Marsiglia, sale, minerale, episperma, fiori, per terminare con rimandi di polvere da sparo.

La bocca esalta, intensamente,  il sapore salino seguito dal limone.

Lieve effetto altalentante tra alcool e freschezza all’assaggio. Il riposo in bottiglia renderà il vino equilibrato.

Si sente molto il sale seguito dalla nota agrumata del limone. Vino abbastanza persistente con finale di sale e limone.

Il 2016 è simile al 2015.

                                                                              88 – 90

 

LE PETIT HAUT LAFITTE 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio : 60% Cabernet Sauvignon e 40% Merlot)

Rosso porpora intenso.

Naso caratterizzato da ricordi di mela rossa, incenso, prugna, ciliegia, menta, alloro, liquirizia, cassetto di medicine, pepe nero, noce moscata, fumé e boisé.

Al palato ha una bella prugna, succosa.

Il corpo è medio sufficiente ed il vino è ben equilibrato. I tannini sono dolci, larghi (6/6 –), spessi e vellutati.

Lunga persistenza gustativa con finale di prugna e cioccolata.

Il 2016 è più fruttato ed ha una maggiore maturità del 2015.

                                                                                                                                         89 – 91

 

LE PETIT LION 2016 Saint – Julien  –  rosso

(Uvaggio : 54% Cabernet Sauvignon, 38% Merlot e 8% Cabernet Franc)

Veste rosso rubino e porpora.

Esprime un bella compenetrazione di profumi con richiami di scatola di sigari, prugna, cassis, ciliegia, menta, eucalipto, lievi dolci boisé, pepe nero, noce moscata con soffi di incenso.

Bocca ben equilibrata, accarezzata da un bel succo di prugna e cassis.

Il corpo è medio ed il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6-) e vellutato.

Lunga persistenza gustativa intensa con finale di prugna e cioccolata.

Per me il 2016  è inferiore al 2015.

                                                                                                                                          88 – 90

 

LE PETIT MARQUISE DU CLOS DU MARQUIS 2016 Saint – Julien  –  rosso

(Uvaggio : 61% Cabernet Sauvignon, 38,5% Merlot e 0,5% Cabernet Franc)

Si tinge di rosso porpora.

All’esordio olfattivo libera profumi di ciliegia, cassetto di medicine, cipresso, menta, alloro, rosmarino, prugna, incenso, mobile di sagrestia e cenere.

Gusto generosamente fruttato di prugna fresca strizzata. Vino con corpo medio, sufficiente, ben equilibrato con freschezza e tannino in rilievo sulle sostanza morbide.

Il tannino è dolce, largo (6/6 -) inizialmente setoso per poi essere un po’ asciugante sulla gengiva superiore. Lunga persistenza con finale di prugna fresca.

2016 superiore al 2015 anche per la persistenza gustativa.

                                                                                                                                         88 – 90

 

LE PETIT MOUTON DE MOUTON ROTHSCHILD 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio : 62%Cabernet Sauvignon, 35% Merlot e 3% Cabernet Franc)

Rosso rubino con trame porpora.

Bella ed intensa complessità olfattiva con intese grafite, pepe nero, noce moscata e chiodi di garofano. Seguono note di liquirizia, inchiostro di china, pelle in fine lavorazione di conceria, prugna, mirtillo, pomodoro secco ed una fantastica violetta.

Bocca muscolosa con sapori intensi di prugna, mirtillo, cassis, ciliegia marasca nera e cioccolata. Il corpo è medio. Vino equilibrato con alcool non percettibile rispetto alla freschezza ed ai tannini. Questi ultimi sono dolci, larghi (6/6-), spessi, inizialmente setosi per poi nel finale asciugare e far bruciare lievemente la gengiva superiore.

Lunga persistenza gustativa con finale di prugna e cioccolata.

2016 superiore al già piacevole 2015.

                                                                                                                                          92 – 94

 

PETIT – VILLAGE 2016 Pomerol  –  rosso

(Uvaggio : 77% Merlot, 14% Cabernet Franc e 9% Cabernet Sauvignon)

Rosso rubino vivo con trame porpora.

Libera nel bicchiere profumi di ciliegia, liquirizia, vernice ad olio, pepe nero, menta ed eucalipto.

Palato con piacevole sapore di ciliegia.

Vino ben equilibrato con la freschezza che non fa sentire minimamente la massa alcoolica. Il corpo è medio ed i tannini sono dolci, larghissimi (6/6 +), inizialmente setosi per poi nel finale asciugare e far bruciare lievemente la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di ciliegia un po’ matura.

Raramente mi è capitato di sentire tannini così larghi. Vino sorprendente!

Sicuramente, per me, il 2016 superava notevolmente sia il 2015 che il 2014.

                                                                                                                                          92 – 94

 

LA PETIT EGLISE 2016 Pomerol  –   rosso   

(Uvaggio: 100% Merlot)

Manto rosso rubino con trame porpora.

Piacevoli toni di ciliegia con perfetta maturazione, menta piperita, appretto (amido spray per stirare), grafite, violetta, conserva di pomodoro, cioccolata e caucciù.

All’assaggio mostra un corpo appena sufficiente e sapori di cioccolata e ciliegia.

Vino bene equilibrato con freschezza e tannini che dominano l’alcool. I tannini sono dolci, setosi ed abbastanza larghi (5/6 -).

La persistenza è lunga con estasiante finale di violetta.

Il tannino del 2015 è più largo di quello del 2016.

Per la violetta mi ricorda il 2014.

                                                      90 – 92

PETRUS 2016 Pomerol  –  rosso

(Uvaggio: 100% Merlot)

Bel mix di rosso rubino e porpora.

L’olfatto rivela piacevoli profumi di menta, ciliegia nera, eucalipto, lievi di pepe nero, noce moscata, pelle in fine lavorazione, caucciù, liquirizia, iris, cassis e mora.

Al palato ha una piacevole ciliegia, il corpo è medio ed il vino è perfettamente equilibrato con l’alcool che è impercettibile grazie alla freschezza ed al tannino.

Quest’ultimo è dolce, largo (6/6), setoso, denso e spesso.

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di ciliegia.

Bel vino che va sia in larghezza che in profondità. Mi è piaciuto più dello stupendo 2015.

Trovo che il 2016 abbia dei tannini larghi stupendi e perfetti.

Ricordo che il 2014 era un vino più di eleganza che di potenza.

Siamo al massimo della mia valutazione.

                                                                                                                                       98 – 100

DE PEZ 2016 Saint – Estéphe  –  rosso

(Uvaggio: 53% Merlot, 42% Cabernet Sauvignon, 3% Petit Verdot e 2% Cabernet Franc)

Rosso rubino porpora.

Mix olfattivo fatto di sensazioni di ciliegia nera, menta, eucalipto, conserva di pomodoro, pepe nero, noce moscata, chiodi di garofano, prugna, pomodoro secco per terminare con soffi di cioccolata.

Al sorso ha una bella ciliegia, un corpo medio ed un buon equilibrio gustativo con freschezza e tannino in sintonia tra loro per non far sentire la massa alcoolica. I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6), inizialmente vellutati per poi asciugare un po’ la gengiva superiore (per il legno?). Sicuramente con la sosta in bottiglia si arriverà al massimo della mia forbice.

                                                                                                                                          89 – 91

PIBRAN 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio: 55% Merlot e 45% Cabernet Sauvignon)

Rosso porpora.

Il naso si apre a sensazioni di ciliegia nera, prugna, cassis, cioccolata, pelle lavorata, menta ed eucalipto.

Nella bocca si diffondono una generosa cioccolata accompagnata alla ciliegia ed alla prugna.

Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato con l’alcool che non disturba minimamente.

Il tannino è dolce, setoso ed abbastanza largo (5/6). Lunga è la sua persistenza aromatica intensa.

2016 superiore, nel suo insieme al 2015.

                                                                                                                                          91 – 93

 

PICHON LONGUEVILLE COMTESSE DE LALANDE 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio : 75% Cabernet Sauvignon, 21% Merlot e 4% Cabernet Franc)

Robe rosso rubino – porpora.

La proposta olfattiva si ispira a sensazioni intense di grafite e cioccolata seguite da tartufo nero, ciliegia, pepe nero, menta, noce moscata, pomodoro secco, succo di prugna per finire con rimandi di pelle in fine lavorazione.

Al palato ha una piacevole prugna e generosa freschezza che con l’aiuto del tannino rende il vino equilibrato.  I tannini sono dolci, spessi, abbastanza larghi (5/6+) e vellutati. Il corpo è medio e lunga è la sua persistenza gustativa con finale di liquirizia e prugna.

Piacevolissimo succo di prugna che si allarga in tutta la bocca.

2016, per me, superiore sia al 2015 che al 2014 ma non al 2012. Il 2013 era troppo boisé.

                                                                                                                                          93 – 95

 

PICHON LONGUEVILLE BARON 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio 85% Cabernet Sauvignon e 15% Merlot)

Rubino intenso.

Bouquet di profumi di menta, prugna, cassis, ciliegia, eucalipto, vernice ad olio, pelle lavorata per finire con sussurri di crema di latte.

Palato saporito di ciliegia nera, prugna e cassis. Il corpo è medio ed il vino ha un buon equilibrio gustativo con alcool sottomesso alla freschezza ed al tannino. Quest’ultimo è dolce, largo (6/6-) inizialmente setoso e poi asciuga un po’ la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza gustativa.

Si sente la generosa presenza del legno anche se ha meno legno rispetto a Les Griffons.

Secondo me il 2016 per la presenza del legno è similare al 2015.

                                                                                                                                             91 – 93

LE PIN 2016 Pomerol  –  rosso

(Uvaggio: 100% Merlot)

Bel rosso rubino.

Intrigante lo scenario aromatico che inizialmente appare compatto ed un po’ chiuso con profumi di polvere da sparo (per questo mi ricorda il 2005), menta, pepe nero, ciliegia, pane caldo appena sfornato, noce moscata e pomodoro secco.

Ricco e dinamico al palato, con piacevole sapore di ciliegia, di calibrata tannicità, ottima freschezza che domina la massa alcoolica. Il corpo è medio ed i tannini sono larghi (6/6), dolci e setosi.

Lunga è la sua persistenza con finale di ciliegia e cioccolata.

Bel vino, piacevole.

                                                                                                  93 – 95

PONTET – CANET 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio: 60% Cabernet Sauvignon, 35% Merlot, 4% Cabernet Franc e 1% Petit Verdot)

Colore rosso porpora.

Mix olfattivo fatto di profumi di prugna, ciliegia matura, cassetto di medicine, cioccolata, lievi di tartufo nero, pelle lavorata, pepe nero, noce moscata, dolci boisé e menta.

Vino ben equilibrato con asse acido – alcool – tannino in armonia.

Sapori di cioccolata e ciliegia sotto spirito.

Corpo medio e tannini dolci, abbastanza larghi (5/6), inizialmente setosi e poi un po’ asciuganti sulla gengiva superiore.

Lunga persistenza gustativa con finale di ciliegia e prugna un po’ mature.

Finale fruttato rispetto al 2015 che era più boisé.

2016 abbastanza similare al 2015.

                                                                                                                                          92 – 94

 

POTENSAC 2016 Médoc  –  rosso

(Uvaggio: 44% Merlot, 39% Cabernet Sauvignon, 15% Cabernet Franc e 2% Petit Verdot)

Bel rosso rubino con trame porpora.

Bouquet caratterizzato da profumi di scatola di sigari, intensi di mela rossa, dolci dell’esterno del confetto, ciliegia, menta ed eucalipto.

Al sorso si sente un po’ il boisé accompagnato alla ciliegia. Il corpo è medio ed il vino ha un buon equilibrio grazie alla freschezza ed al tannino che sovrastano la massa alcoolica.

I tannini sono dolci, larghi (6/6-) inizialmente setosi per poi nel finale asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale boisè e di ciliegia.

Il tannino del 2016 è molto più largo di quello del 2015.

                                                                                                                                         89 – 91

QUINAULT L’ENCLOS 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio: 68% Merlot, 20% Cabernet Sauvignon e 12% Cabernet)

Il vino si mostra rosso porpora.

L’olfatto offre profumi vegetali di geranio, seguiti da ciliegia, menta, pepe nero, caramella mou al latte, eucalipto, prugna e pomodoro secco.

Purtroppo anche al gusto ho sentito la nota vegetale di geranio sentita all’olfatto, seguita dalla ciliegia.

Vino equilibrato, l’alcool è dominato dalla freschezza e dal tannino. Quest’ultimo è dolce, vellutato ed abbastanza largo.

Lunga è la sua persistenza. Per il vegetale il 2016 mi ricorda il 2014.

Per me il 2015 è nettamente superiore al 2016 al quale avevo dato (92 – 94).

                                                                                                                                         87 – 89

 

 

QUINTUS 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio: 70% Merlot e 30% Cabernet Franc)

Nel bicchiere il vino ha una apprezzabile concentrazione ed il colore è rosso rubino, porpora, nero.

L’olfatto è ricco e vario e richiama profumi di ciliegia matura, grafite, mirtillo, incenso, alloro, lievi di rosmarino, salvia, cassis, prugna, mobile di sagrestia, mora un po’ matura.

La scia olfattiva prosegue con toni di pelle in fine lavorazione, pepe nero, noce moscata, vernice ad olio, lievi di caucciù, per terminare con il caucciù.

Bella intensità gustativa di ciliegia abbastanza matura strizzata. Il corpo è medio e l’asse acido – tannico – alcool è in buon equilibrio anche se i tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6 +) inizialmente vellutati per poi asciugare un pochino la gengiva superiore. I tannini in questo momento sono un po’ legati. Lunga persistenza aromatica intensa con finale di ciliegia e boisé.

2016 simile sia al 2015 che al 2014.

                                                                                                                                         90 – 92

 

RAUZAN – SEGLÁ 2016  Margaux  –   rosso 

(Uvaggio: 68% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot e 2% Petit Verdot)

Mix rubino e porpora.

Toni di ciliegia matura, cassi, intensi di prugna, pepe nero, noce moscata, mirtillo, mora, alloro, rosmarino e salvia.

Il palato è estasiato dalla spremuta di prugna, ciliegia e mirtillo.

Il corpo ha media struttura ed il vino ha un perfetto equilibrio. I tannini sono dolci, larghi (6/6 – -) vellutati e spessi.

Lunga persistenza con finale fruttato.

Frutta fresca piacevole, nella tipicità dell’annata. Bel vino!

Il 2016, per me è superiore al 2015, al 2014 (un po’ boisé), ed al 2013 (frutta un po’ aspra al gusto).

                                                              94 – 96

RÉSERVE DE LA COMTESSE 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio : 54% Cabernet Sauvignon, 37% Merlot, 5% Petit Verdot e 4% Cabernet Franc)

Rosso rubino.

Al naso esprime profumi speziati abbastanza intensi di pepe nero e noce moscata seguiti da prugna, pelle lavorata, ciliegia, vernice ad olio, lievi di incenso, epissperma, ciliegia fresca e prugna.

All’assaggio è equilibrato con massa alcoolica impercettibile. Il tannino è dolce, largo (6/6-) inizialmente setoso per poi asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa.

Il 2016 è superiore al 2015. Vino piacevole.

                                                                                                                                         90 – 92

LE “S” DE SUDUIRAUT 2016 Bordeaux  –  bianco secco                                                

(Uvaggio : 56% Sémillon e 44% Sauvignon Blanc)

Colore giallo paglierino con riflessi grigi.

All’olfatto è un po’ pigro nei profumi e si apre alla menta al minerale, foglia di ruta, foglia di pomodoro e episperma (dolce della seconda pelle del marrone bollito).

Al gusto è riccamente sapido, minerale e boisé.

Il corpo è medio ed il vino nonostante abbia una buona freschezza ha un po’ di effetto altalenante tra alcool ed acidità.

Lunga è la sua persistenza con finale di episperma.

Voglio sperare che la sosta in bottiglia gli farà perdere un po’ di presenza di legno. In questo momento siamo al minimo della forbice da me indicata.

89 – 91

 

SIMARD 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 75% Merlot e 25% Cabernet Franc)

Manto rosso porpora.

Caleidoscopio olfattivo con profumi di dolce del confetto, cioccolata, pepe nero, intensi di noce moscata, pelle, bacca di ginepro, chiodi di garofano, incenso, mobile di sagrestia, prugna, pomodoro secco ed alloro.

Al palato si sente la cioccolata, la prugna, la ciliegia ed il boisé (in modo superiore rispetto al 2015 ed al 2014). Vino equilibrato con alcool dominato dalla freschezza.

I tannini sono dolci, larghi (6/6 –) inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza con finale fruttato e boisé.

La frutta è fresca e piacevole ed in questo momento il legno è un po’ invadente.

                                                                                                                                          89 – 91

 

SMITH HAUT LAFITTE 2016 Pessac – Léognan  –  bianco

(Uvaggio : 90% Sauvignon Blanc, 5% Sauvignon Gris e 5% Sémillon)

Giallo paglierino con riflessi grigi e verdi.

L’olfatto ha un mix di profumi di pepe bianco, intensi di episperma, grafite, pepe bianco, polvere di pietra focaia, limone, pera coscia, per terminare con accenni di gas metano.

All’assaggio è intensamente sapido e minerale con sussurri di limone.

Il corpo è medio con un perfetto equilibrio con la massa alcoolica messa a tacere dalla ricca acidità e dalla mineralità.

Lunga è la sua persistenza con finale di sale, minerale ed episperma. Non è un vino di particolare potenza ma di eleganza.

                    93 – 95

 

SMITH HAUT LAFITTE 2016 Pessac – Léognan  –  rosso

(Uvaggio : 65% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot, 4% Cabernet Franc e 1% Petit Verdot)

Rosso porpora intenso – nero.

Bouquet intenso e ricco fatto di profumi di ciliegia, prugna, canfora, fumé, pietra lavica, mela rossa, menta, eucalipto, incenso, mobile di sagrestia, boisé, cassetta di medicine, episperma, finocchio selvatico secco, pomodoro secco e scatola di sigari.

Al gusto ha sapori di cioccolata, prugna ed episperma.

Il corpo è medio, calibrato. Vino equilibrato grazie alla freschezza ed ai tannini che dominano la massa alcoolica. I tannini sono dolci, larghi (6/6–) inizialmente vellutati per poi nel finale far bruciare lievemente la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza con finale di prugna, pietra lavica e boisé.

Questo 2016, secondo me, è similare al 2015.                                                                 

 93 – 95

 

SIRAN 2016 Margaux  –  rosso  

(Uvaggio: 46% Cabenet Sauvignon, 44% Merlot, 9% Petit Verdot e 1% Cabernet Franc)

Manto rosso porpora.

Percezioni olfattive di ciliegia marasca nera matura, menta, eucalipto, liquirizia e prugna.

Al gusto è diverso, è un po’ asprino e molto boisé. Il corpo è medio e la freschezza copre la massa alcoolica. I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6 -) inizialmente vellutati per poi asciugare la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza.

Il legno, per me, è un po’ troppo presente.

Il 2016 ha più struttura del 2015 e più persistenza gustativa del 2014.

                                                                                      88 – 90

 

SOUTARD 2016 Saint – Emilion  –  rosso      

(Uvaggio: 63% Merlot, 28% Cabernet Franc, 8% Cabernet Sauvignon e 1% Malbec)

Abito rosso rubino.

Profilo olfattivo caratterizzato da profumi di ciliegia candita, caucciù, menta, eucalipto, cioccolata per terminare con note di pelle lavorata.

In bocca si sente non una ciliegia evoluta ma un po’ asprina. Il corpo è medio ed il vino è un po’ altalenante tra alcool e freschezza. I tannini sono dolci, larghi (6/6-) inizialmente vellutati per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza con finale di cioccolata.

2015 più equilibrato al gusto del 2016.

                                                                                                                                          88 – 90

 

SUDUIRAUT BLANC SEC 2016  Bordeaux – bianco secco

(Uvaggio : 51% Sémillon e 49% Sauvignon)

Giallo paglierino con riflessi grigi.

Al naso si riconoscono profumi di foglia di ruta, foglia di pomodoro, foglia di pesco, sale ed iodio.

Sapore salato smorzato un po’ dal limone.

Vino equilibrato con freschezza e sapidità che dominano la massa alcoolica.

Il corpo è medio lunga è la sua persistenza gustativa con finale di limone e sale. Il sale diminuisce un po’ la presenza agrumata.

                                                                                                                                         89 – 91

TALBOT 2016 Saint – Julien  –  rosso            

(Uvaggio : 55% Cabernet Sauvignon, 39% Merlot e 6% Petit Verdot)

Manto propora intenso impenetrabile.

Si allinea all’olfatto con un vasto ventaglio di rosmarino, menta, eucalipto, cioccolato, liquirizia, appretto (amido spray per stirare), colla coccoina (latte di cocco e mandorla), pelle in fine lavorazione, pepe nero, noce moscata, prugna, fumé, alloro mirtillo, cassis e ciliegia marasca nera.

Sorso equilibrato, il corpo è medio e tende ad assottigliarsi. I tannini sono dolci spessi, abbastanza larghi (5/6), inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga persistenza gustativa con finale di cioccolata e frutta a bacca nera.

Il 2015 aveva al gusto, rispetto al 2016, frutta un po’ aspra.

                                                      89 – 91

LE THIL 2016  Pessac – Léognan  –  rosso                                                             

(Uvaggio : 100% Merlot)

Rosso porpora intenso.

Rilascia profumi intensi di incenso e mobile di sagrestia seguiti da ciliegia marasca nera matura, erbe medicinali, alloro, mela rossa, menta ed eucalipto.

Al gusto è equilibrato con sapore di liquirizia.

Il corpo è medio ed i tannini sono dolci, spessi, abbastanza larghi (5/6 -), inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza con finale di ciliegia marasca nera matura.

Il 2016 ha più struttura del 2015.

                                                                                                                                         87 – 89

 

LES TOURELLES DE LONGUEVILLE 2016 Pauillac  –  rosso

(Uvaggio : 58% Merlot, 25% Cabernet Sauvignon, 12% Cabernet Franc e 5% Petit Verdot)

Rosso rubino con trame porpora.

Al naso spicca una bella ciliegia seguita da prugna, menta, eucalipto, mela rossa, cipresso e pomodoro secco.

Al gusto mostra un corpo medio sufficiente (il Pibran secondo me è un po’ più strutturato).

Vino ben equilibrato con tannini dolci, larghi (6/6 – -) e setosi. Sapori di prugna e cioccolata che permangono durante la sua persistenza gustativa. Bel vino, piacevole.

Il 2016, per me, è superiore al 2015.

                                                                                                                                         91 – 93

 

TRONQUOY – LALANDE 2016 Saint – Estéphe  –  rosso

(Uvaggio: 58% Merlot, 34% Cabernet Sauvignon, 6% Petit Verdot e 2% Cabernet Franc)

Colore rosso porpora.

Espressivo ed intenso nei toni di ciliegia, menta, pepe nero e noce moscata. Prosegue il percorso olfattivo con profumi di pelle in fine lavorazione di conceria, eucalipto, appretto (amido spray per stirare), violetta, rosmarino, alloro, cassis e prugna.

Bocca fruttata: bella e saporita ciliegia seguita dal mirtillo. Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato con spalla acida in evidenza sull’alcool. I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6 ++) e setosi. Lunga è la sua persistenza con finale fruttato e finalissimo di cioccolata. Vino piacevole. I tannini del 2015, sono  un po’ più larghi di quelli del 2016 ma quest’ultimo ha più struttura del primo.

                                                   92 – 94

 

TROPLONG MONDOT 2016 Saint – Emilion  –  rosso

(Uvaggio : 90% Merlot, 8% Cabernet Sauvignon e 2% Cabernet Franc)

Bel mix di rosso rubino e porpora.

Dal bicchiere escono diretti profumi di legno vecchio, ciliegia matura, di intensa e piacevole violetta, lieve pungenza di alcool, menta, eucalipto, prugna, alloro e salvia.

Al palato esprime intenso sapore di cioccolata.  Il corpo è medio ed il vino ha un buon equilibrio gustativo con alcool dominato dalla freschezza e dai tannini. Questi ultimi sono dolci, abbastanza larghi (5/6 -), inizialmente setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa.

Frutta matura e generosa presenza del legno.

                                                                                                                                                89 – 91

 

VAL DE ROC 2016 Bordeaux Superieur  –  rosso

(Uvaggio : 70% Merlot, 20% Cabernet Sauvignon e 10% Cabernet Franc)

Colore rosso rubino con mix porpora.

Profumo di ciliegia un po’ matura seguito da pelle di conceria in lavorazione, menta, pepe nero e prugna.

La bocca si gode una piacevole e succosa ciliegia. Il corpo è medio ed il vino per l’alcool è equilibrato. I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6+), inizialmetne setosi per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.

Lunga è la sua persistenza gustativa.

Questo 2016 nel suo insieme mi ricorda il 2015.

Naso un po’ rustico.

                                                                                                                                          88 – 90

 

 

VIEUX CHÂTEAU CERTAN 2016 Pomerol  –  rosso

(Uvaggio : 85% Merlot, 14% Cabernet Franc e 1% Cabernet Sauvignon)

Manto rosso rubino.

Piacevoli sensazioni di ciliegia croccante, menta, eucalipto, cipresso, pelle vegetale, caucciù, pepe nero, smalto di vernice, violetta, grafite, rosmarino, alloro, per terminare con pizzicotti di cioccolata.

L’assaggio lascia il segno. Il corpo è medio più, ed il vino è perfettamente equilibrato con la freschezza ed i tannini che dominano la massa alcoolica. I tannini sono dolci, setosi, completamente larghi (6/6).

Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di ciliegia. Il piacere del bere già da ora!

Il 2015 ricorda il 2009 mentre il 2016 ricorda, ma in meglio, il fantastico 2010.

Il quartetto 2009 – 2010 – 2015 e 2016 per me è fantastico. Sono quattro annate che amo più delle altre. La forbice del 2016 tende al massimo. Grande vino!

                                                            98 – 100

 

SAUTERNES  annata 2016

BASTOR – LAMONTAGNE 2016 Sauternes

(Uvaggio : 80% Sémillon e 20% Sauvignon Blanc)

Giallo oro molto chiaro.

Naso fatto di profumi di miele, foglia di ruta, gelsomino, camomilla ed episperma (dolce della seconda pelle del marrone bollito).

All’assagio si sente il sapore del miele ed una struttura media un po’ scarsa.

Vino equilibrato con acidità che domina la massa alcoolica. Lunga persistenza con finale di miele. Non c’è nessun sapore che smorzi il dolce del miele quali per esempio il caramello o la confettura di arancia amara. Per me è migliore al gusto che al naso.          

                   87 – 89

 

COUTET 2016 Barsac  –  Sauternes                                                                          

(Uvaggio: 75% Sémillon, 23% Sauvignon Blanc e 2% Muscadelle)

Veste giallo oro.

Prelude a golosi aromi di miele, guscio duro di mandorla, menta, biancospino, appretto (amido spray per stirare), confettura di arancia amara, pera bianca, per terminare con soffi di frutta tropicale: mango e papaia.

Seduzione e morbidezza in bocca con sapori di miele, albicocca secca e fieno secco.

Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato grazie alla freschezza che domina l’alcool. Lunga è la sua persistenza con finale di buccia di arancia.

Bel vino che avrebbe avuto bisogno di una nota amarina quale il caramello poiché avrebbe un po’ stemperato la sua dolcezza.

Per me il 2015 è superiore al 2016.

  92 – 94

 

DOISY – DAËNE 2016 Barsac 

(Uvaggio: 90% Sémillon e 10% Sauvignon Blanc)

Giallo oro.

Golosi aromi di biancospino, menta, eucalipto, miele millefiori molto dolce, guscio duro di mandorla.

Il corpo è medio ed il vino ha un buon equilibrio con freschezza in evidenza sull’alcool.

Lunga è la sua persistenza con finale di miele, buccia di limone e un lieve sapore di caramello.

Il 2016, per me, è similare al 2015.

                                                                                      90 – 92

 

DOISY – VÉDRINES 2016 Barsac                                                                  

(Uvaggio : 83% Sémillon e 17% Sauvignon Blanc)

Giallo oro abbastanza intenso.

Propone aromi di miele, albicocca secca, menta e lievi sentori di frutta tropicale, mango e papaia.

Assaggio di dolcezza evidente con sapori di miele ed un lieve caramello.

Il corpo è medio ed il vino è equilibrato.

Lunga persistenza con finale di miele.

Per me il vino è un po’ stucchevole ed avrebbe avuto bisogno di un po’ di amaro.

Il 2016 ha più struttura del 2015, ma entrambi avrebbero avuto bisogno di maggiore freschezza.

88 – 90

DE FARGUES 2016  –  Sauternes 

(Uvaggio : 80% Sémillon e 20% Sauvignon)

Manto giallo oro.

Naso fatto di profumi di pepe bianco, albicocca secca, menta, biancospino, miele e appretto (amido spray per stirare).

Palato dolce con sapori di miele e albicocca secca. Il corpo è medio ed il vino è equilibrato con massa alcoolica impercettibile. Lunga è la sua persistenza con finale di miele.

Il vino per me, avrebbe avuto bisogno di un po’ di amaro per stemperare l’evidente dolcezza.

Secondo me le annate 2015 e 2014 sono state superiori alla 2016.

                                                                             88 – 90

FILHOT 2016 Sauternes 

(Uvaggio : 60% Sémillon, 36% Sauvignon Blanc e 4% Muscadelle)

Bel giallo oro.

Profumi di miele, guscio duro di mandorla, fiori gialli e pepe bianco.

In bocca ha sapore di miele. Il corpo è medio e si assottiglia.

Vino equilibrato misurato nel senso che avrebbe avuto bisogno di maggiore freschezza. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di albicocca secca.

Secondo me gli manca un po’ di acidità e nota amara per stemperare la dolcezza.

                                                                                      88 – 90

 

GUIRAUD 2016 Sauternes

(Uvaggio : 65% Sémillon e 35% Sauvignon)

Giallo oro con riflessi ambra.

Mix olfativo di miele, camomilla, intensi di pepe bianco, lievi di albicocca seccca con finale di zafferano.

Bocca dolce con sapori di miele ed albicocca secca.

Il corpo è medio appena sufficiente ed il vino ha un buon equilibrio tra alcool e freschezza. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di miele.

Manca la nota di caramello e/o di confettura di arancia amara che smorzino un po’ la dolcezza.

A mio avviso il 2015 era più complesso.                                                          

                    90 – 92

 

LAFAURIE – PEYRAGUEY 2016 Sauternes             

(Uvaggio : 93% Sémillon, 6% Sauvignon Blanc e 1% Muscadelle)

Bel giallo oro nel calice, al naso propone profumi di biancospino, foglia di ruta, foglia di pomodoro, foglia di pesco, miele, luppolo, menta e mandorla.

All’assaggio si sentono molto la presenza del miele e dell’albicocca secca. Il corpo è medio e non si sente la pungenza dell’alcool perché la spalla acida lo copre.

Lunga è la sua persistenza con finale di miele e poi l’amaretto di Saronno.

Il vino è molto dolce, per me, gli manca la vera nota amara di caramello e/o la confettura di arancia amara che avrebbe mitigato la dolcezza.

2016 superiore al 2015.

                                                             89 – 91

 

DE MALLE 2016 Sauternes 

(Uvaggio : 55% Sémillon e 45% Sauvignon)

Giallo paglierino oro.

Al naso propone profumi di miele, mango, papaia, guscio duro di mandorla, appretto (amido spray per stirare) e menta.

Assaggio di dolcezza abbastanza misurata con sapori di miele, caramella dura al lampone che stempera un po’ la dolcezza. Il corpo è medio ed il vino ha un buon equilibrio, grazie alla freschezza che supera la massa alcoolica.

Lunga è la sua persistenza con finale di miele ed albicocca secca.

Manca la nota amara che stemperi un po’ la dolcezza.

2016 similare al 2015 ed al 2014.

                                                                                         89 – 91

D’YQUEM 2016  Sauternes

(Uvaggio : 75% Sémillon e 25% Sauvignon Blanc)

Oro alla vista.

Aromi di miele, camomilla, albicocca secca, mango, papaia, menta, confettura di arancia amara, eucalipto, iodio e fiori bianchi.

Dolce al palato con il miele che domina.

Vino con corpo medio, sapido e minerale e ben equilibrato, con massa alcoolica dominata dalla freschezza. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di miele e albicocca secca e con finalissimo di zafferano.

E’ un bel vino in un’annata, per me, non certo ideale per i Sauternes. La dolcezza è abbastanza misurata anche se il vino avrebbe avuto bisogno di un po’ di caramello e di confettura di arancia amara.

Per me il 2016 è un po’ inferiore al fantastico 2015.

                                                                                                                                         95 – 97

 

RAYNE – VIGNEAU 2016 Sauternes                                                                     

(Uvaggio : 78% Sémillon, 21% Sauvignon Blanc e 1% Muscadelle)

Colore giallo oro intenso.

Aromi di camomilla, miele, menta, albicocca secca, pepe bianco, appretto (amido spray per stirare) per terminare con la frutta tropicale: mango e papaia.

All’assaggio rivela un corpo superiore alla media, sapore intenso di miele. Il vino è equilibrato grazie alla freschezza che domina l’alcool.

Lunga è la sua persistenza con una scia continua di miele. Il vino, per me, è un po’ stucchevole ed avrebbe avuto bisogno di una nota amara in modo da equilibrare la sua dolcezza.

Il 2016 è più equilibrato al gusto del 2015.

89 – 91

 

RIEUSSEC 2016 Sauternes                                                                                 

(Uvaggio : 83% Sémillon, 12% Sauvignon Blanc e 5% Muscadelle)

Robe giallo oro chiaro.

Olfatto intrigante con le percezioni di miele, caramello, albicocca secca, menta, pepe bianco, iodio, guscio duro di mandorla, pepe bianco, chinotto e wafer.

Palato sapido e dolce con sapore di miele seguito dal limone. Il vino è ben equilibrato con la freschezza e la sapidità che dominano la massa alcoolica.

Lunga è la sua persistenza con finale di miele.

Il vino avrebbe avuto bisogno di una nota un po’ amara per stemperare la dolcezza.

Secondo me il 2014 è stato superiore sia al 2016 che al 2015, per la presenza al gusto della confettura di arance amara.

90 – 92

 

DE SUDUIRAUT 2016 Sauternes

(Uvaggio : 94% Sémillon e 6% Sauvignon Blanc)

Giallo oro con trame ambra.

Libera nel bicchiere profumi di miele, camomilla, fiori gialli, intensi di albicocca secca, menta, eucalipto e cuoio biondo.

Al gusto è intensamente dolce, attenuato, leggermente, dalla presenza dell’amaro del caramello.

Il corpo è medio ed il vino è equilibrato anche se, per me, avrebbe avuto bisogno di maggiore nota amarina per stemperare il dolce del miele e di un po’ più di acidità.

                                                                                                                                          90 – 92

LA TOUR BLANCHE 2016 Sauternes

(Uvaggio: 83% Sémillon, 14% Sauvignon Blanc e 3% Muscadelle)

Riluce oro intenso.

Olfatto intrigante con profumi di burro fuso, miele, appretto (amido spray per stirare), confettura di arancia amara, guscio duro di mandorla, biancospino e pepe bianco.

In bocca ha sapori di miele, caffè freddo e confettura di arancia amara. Il corpo è medio e l’equilibrio è un po’ altalenante tra alcool e freschezza, avrebbe avuto bisogno di maggiore freschezza.

Lunga persistenza con finale di miele. E’ un pochino stucchevole, manca la nota amarina.

                                                                  88 – 90

ELENCO RIASSUNTIVO DEI VINI DEGUSTATI ANNATA 2016 E RELATIVE VALUTAZIONI:

VinoAnnataTipoPunteggio
D’AIGUILHE 2016 Castillon Côtes de Bordeaux rosso 86/88
AÎLE D'ARGENT DI MOUTON ROTHSCHILD 2016 Bordeaux bianco 90/92
ALTER EGO 2016 Margaux rosso 92/94
ANGELIQUE DE MONBOUSQUET 2016 Saint – Emilion rosso 87/89
ANGELUS 2016 Saint – Emilion rosso 91/93
D'ARMAILHAC 2016 Pauillac rosso 92/94
ARÔMES DE PAVIE 2016 Saint – Emilion rosso 89/91
AUSONE 2016 Saint – Emilion rosso 95/97
BALESTARD LA TONNELLE 2016 Saint – Emilion rosso 90/92
BEAUREGARD 2016 Pomerol rosso 92/94
BEAUSÉJOUR 2016 Montagne Saint Emilion rosso 88/90
BELLEVUE MONDOTTE 2016 Saint – Emilion rosso 91/93
BEYCHEVELLE 2016 Saint – Julien rosso 89/91
LE BLANC SEC DE SUIDUIRAUT 2016 Bordeaux bianco secco89/91
LE BON PASTEUR 2016 Pomerol rosso 89/91
BOUSCAUT 2016 Pessac – Léognan bianco 85/87
BOUSCAUT 2016 Pessac – Léognan rosso 87/89
BRANAIRE DUCRU 2016 Saint – Julien rosso 93/95
BRANE CANTENAC 2016 Margaux rosso 90/92
CANON LA GAFFELIERE 2016 Saint – Emilion rosso 89/91
CHÂTEAU CANTELYS 2016 Pessac – Léognan bianco 85/87
CHÂTEAU CANTELYS 2016 Pessac – Léognan rosso 87/89
CAP DE MOURLIN 2016 Saint – Emilion rosso     88/90
CARBONNIEUX 2016 Pessac – Léognan  bianco 88/90
CARBONNIEUX 2016 Pessac – Léognan rosso 89/91
LE CARILLON D’ANGELUS 2016 Saint – Emilion rosso 90/92
LES CARMES HAUT – BRION 2016 Pessac – Léognan rosso  87/89
CARRUADES DE LAFITE 2016 Pauillac  rosso 90/92
CHAPELLE D’AUSONE 2016 Saint – Emilion rosso 91/93
LA CHAPELLE DE LA MISSION HAUT BRION
2016 Pessac – Leognan  rosso 90/92
CHAPELLE DE POTENSAC 2016 Médoc rosso 88/90
DOMAINE DE CHEVALIER 2016 Pessac – Léognan bianco 93/95
DOMAINE DE CHEVALIER2016 Pessac – Léognan rosso  93/95
CHEVAL BLANC 2016 Saint – Emilion rosso 94/96
LE CLARENCE DE HAUT BRION 2016 Pessac – Léognan rosso91/93
LA CLARTÉ DE HAUT BRION 2016 Pessac – Léognan bianco 91/93
CLERC MILON 2016 Pauillac rosso  91/93
CLINET 2016 Pomerol rosso  91/93
CLOS DE BAIES 2016 Saint – Emilion rosso 91/93
CLOS DES LUNELLES LUNE BLANCHE 2016 Castillon Côtes de Bordeaux bianco  87/89
CLOS DES LUNELLES LUNE BLANCHE 2016 Lune D’Argent Côtes de Bordeaux bianco 88/90
CLOS DES LUNELLES LUNE BLANCHE 2016 Lune D’Or Côtes de Bordeaux bianco 90/92
LA CLOTTE 2016 Saint – Emilion rosso 89/91
CLOS FOURTET 2016 Saint – Emilion rosso 92/94
CLOS LUNELLES 2016 Castillon Côtes de Bordeaux rosso  89/91
CLOS MARSELETTE 2016 Pessac – Léognan bianco 88/90
CLOS MARSELETTE 2016 Pessac – Léognan rosso 88/90
CLOS DU MARQUIS 2016 Saint – Julien rosso 92/94
LA CONSEILLANTE 2016 Pomerol rosso  94/96
COUSPAUDE 2016 Saint – Emilion rosso 89/91
LES CRUZELLES 2016 Lalande de Pomerol rosso 91/93
LA DAME DE MONTROSE 2016 Saint – Estéphe rosso  91/93
LE DRAGON DE QUINTUS 2016 Saint – Emilion  rosso  90/92
DU CARPIA 2016 Bordeaux bianco 87/89
DU CARPIA 2016 Bordeaux rosso 87/89
DUHART – MILON 2016 Pauillac rosso 90/92
ECHO DE LYNCH BAGES 2016 Pauillac rosso  90/92
L’EGLISE CLINET 2016 Pomerol rosso 92/94
L’ESPRIT DE CHEVALIER 2016 Pessac – Léognan rosso  88/90
ESPRIT DE PAVIE 2016 Bordeaux rosso 89/91
L’EVANGILE 2016 Pomerol rosso 94/96
FERRIERE 2016 Margaux rosso 91/93
DE FIEUZAL 2016 Pessac – Léognan bianco 89/91
DE FIEUZAL 2016 Pessac – Léognan rosso 90/92
DE FONBEL 2016 Saint – Emilion rosso 89/91
LES FORTS DE LATOUR 2016 Pauillac rosso  91/93
FUGUE DE NENIN 2016 Pomerol rosso  88/90
LE «G» DE GIRAUD 2016 Bordeaux bianco secco 87/89
GAZIN 2016 Pomerol rosso  91/93
GISCOURS 2016 Margaux rosso 90/92
GRAUD – LAROSE 2016 Saint – Julien rosso 92/94
LES GRIFFONS DE PICHON BARON 2016 Pauillac rosso 89/91
HAUT BAILLY 2016 Pessac – Léognan rosso 95/97
HAUT – BERGEY 2016 Pessac – Léognan bianco 86/88
HAUT – BERGEY 2016 Pessac – Léognan rosso  88/90
HAUT – BRION BLANC 2016 Pessac – Léognan bianco 92/94
HAUT – BRION 2016 Pessac – Léognan rosso 98/100
LES HAUTS DE SMITH 2016 Pessac – Léognan bianco 89/91
LES HAUTS DE SMITH 2016 Pessac – Léognan rosso 89/91
HAUT – SIMARD 2016 Saint – Emilion rosso 89/91
L’IF 2016 Saint Emilion rosso 92/94
LE JARDIN DE PETIT VILLAGE 2016 Pomerol rosso  88/90
KIRWAN 2016 Margaux rosso  88/90
LAFITE ROTHSCHILD 2016 Pauillac rosso 93/95
LAGRANGE 2016 Saint – Julien rosso 91/93
LARRIVET HAUT BRION 2016 Pessac – Léognan bianco 87/89
LARRIVET HAUT BRION 2016 Pessac – Léognan rosso 87/89
LASCOMBES 2016 Margaux- rosso 91/93
LATOUR 2016 Pauillac rosso 94/96
LATOUR MARTILLAC 2016 Pessac – Léognan bianco 89/91
LATOUR MARTILLAC 2016 Pessac – Léognan rosso 89/91
BLANC DE LYNCH – BAGES 2016 Pauillac bianco 92/94
LYNCH BAGES 2016 Pauillac rosso 92/94
LEOVILLE BARTON 2016 Saint – Julien rosso 91/93
LEOVILLE LAS CASES 2016 Saint – Julien rosso 94/96
LEOVILLE POYFERRÉ 2016 Saint – Julien rosso 91/93
LESPAULT MARTILLAC 2016 Pessac – Léognan bianco 88/90
LESPAULT MARTILLAC 2016 Pessac – Léognan rosso 88/90
LA LOUVIERE 2016 Pessac – Léognan bianco  88/90
LA LOUVIERE 2016 Pessac – Léognan rosso 86/88
LUSSEAU 2016 Saint – Emilion rosso  89/91
MALARTIC LAGRAVIERE 2016 Pessac – Léognan bianco 88/90
MALARTIC LAGRAVIERE 2016 Pessac – Léognan rosso 88/90
MARGAUX 2016 Margaux rosso 93/95
LA MISSION HAUT BRION BLANC
2016 Pessac – Léognan bianco 91/93
LA MISSION HAUT – BRION 2016 Pessac – Léognan rosso 98/100
MONBRISON 2016 Margaux rosso 90/92
MONBOUSQUET 2016 Bordeaux bianco 89/91
MONBOUSQUET 2016 Saint – Emilion rosso 89/91
LA MONDOTTE 2016 Saint – Emilion rosso 91/93
MONTROSE 2016 Saint – Estéphe rosso  96/98
MOULIN SAINT GEORGES 2016 Saint – Emilion rosso 89/91
MOUTON ROTHSCHILD 2016 Pauillac rosso 94/96
NENIN 2016 Pomerol rosso 91/93
OLIVIER 2016 Pessac – Léognan bianco 87/89
OLIVIER 2016 Pessac – Léognan rosso 87/89
ORMES DE PEZ2016 Saint Estéphe rosso 89/91
PALMER 2016 Margaux rosso 94/96
PAPE CLÉMENT 2016 Pessac – Léognan bianco 91/93
PAPE CLÉMENT 2016 Pessac – Léognan rosso 90/92
LE PAPE 2016 Pessac – Léognan rosso 89/91
PAUILLAC DE CHÂTEAU LATOUR 2016 Pauillac rosso 89/91
LA PARDE 2016 Pessac – Léognan  rosso 90/92
PAVIE 2016 Saint – Emilion  rosso 91/93
PAVIE DECESSE 2016 Saint – Emilion rosso 90/92
LE PAVILLON BLANC DE MARGAUX 2016 Margaux bianco 94/96
LE PAVILLON ROUGE DE MARGAUX 2016 Margaux rosso 90/92
LE PETIT CHEVAL 2016 Saint Emilion rosso 90/92
LE PETIT HAUT LAFITTE 2016 Pessac – Léognan bianco  88/90
LE PETIT HAUT LAFITTE 2016 Pessac – Léognan rosso 89/91
LE PETIT LION 2016 Saint – Julien rosso 88/90
LE PETIT MARQUISE 2016 Saint – Julien rosso 88/90
LE PETIT MOUTON DE MOUTON ROTHSCHILD
2016 Pauillac rosso 92/94
PETIT – VILLAGE 2016 Pomerol rosso 92/94
LA PETITE EGLISE 2016 Pomerol  rosso 90/92
PETRUS 2016 Pomerol rosso 98/100
DE PEZ 2016 Saint – Estéphe rosso 89/91
PIBRAN 2016 Pauillac rosso 91/93
PICHON LONGUEVILLE COMTESSE DE LALANDE
2016 Pauillac rosso 93/95
PICHON LONGUEVILLE BARON 2016 Pauillac rosso 91/93
LE PIN 2016 Pomerol rosso 93/95
PONTET – CANET 2016 Pauillac rosso 92/94
POTENSAC 2016 Médoc rosso  89/91
QUINAULT L’ENCLOS 2016 Saint – Emilion rosso 87/89
QUINTUS 2016 Saint – Emilion rosso 90/92
RAUZAN – SEGLÁ 2016 Margaux rosso 94/96
RÉSERVE DE LA COMTESSE 2016 Pauillac rosso 90/92
LE “S” DE SUDUIRAUT 2016 Bordeaux bianco secco 89/91
SIMARD 2016 Saint – Emilion rosso 89/91
SMITH HAUT LAFITTE 2016 Pessac – Léognan bianco 93/95
SMITH HAUT LAFITTE 2016 Pessac – Léognan rosso 93/95
SIRAN 2016 Margaux rosso 88/90
SOUTARD 2016 Saint – Emilion rosso 88/90
TALBOT 2016 Saint – Julien rosso 89/91
LES TOURELLES DE LONGUEVILLE 2016 Pauillac rosso 91/93
LE THIL 2016 Pessac – Léognan rosso 87/89 
TRONQUOY – LALANDE 2016 Saint – Estéphe rosso92/94
TROPLONG MONDOT 2016 Saint – Emilion rosso 89/91
VAL DE ROC 2016 Bordeaux Superieur rosso 88/90
VIEUX CHÂTEAU CERTAN 2016 Pomerol rosso 98/100
 

SAUTERNES annata 2016

VinoAnnataTipoPunteggio
BASTOR – LAMONTAGNE 2016 Sauternes 87/89
COUTET 2016 Barsac – Sauternes 92/94
DOISY – DAËNE 2016 Barsac 90/92
DOISY – VÉDRINES 2016 Barsac 88/90
DE FARGUES 2016 Sauternes 88/90
FILHOT 2016 Sauternes  88/90
GUIRAUD 2016 Sauternes 90/92
LAFAURIE – PEYRAGUEY 2016 Sauternes 89/91
DE MALLE 2016 Sauternes 89/91
D’YQUEM 2016 Sauternes 95/97
RAYNE – VIGNEAU 2016 Sauternes 89/91
RIEUSSEC 2016 Sauternes 90/92
« S » DE SUDUIRAUT 2016 Sauternes 90/92
LA TOUR BLANCHE 2016 sauternes 88/90
 
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