Qualche anno fa non avrei mai immaginato di fare una verticale del Chianti Classico del Castello di Bossi, di Castelnuovo Berardenga. Nel 1998 feci il primo corso di sommelier che ultimai a giugno ed in autunno andai in gita, in pulman, con amici, conoscenti, sommelier, in Alsazia. A metà strada, ci fermammo in un’area di servizio, sull’autostrada, per consumare un pranzo che ci aveva preparato Giovanni Rotti, titolare del Ristorante “Enoteca Giovanni”, di Montecatini Terme. Il pranzo fu vario ed eccezionale e tra i vini aperti vi furono alcune bottiglie di Chianti Classico Castello di Bossi 1997, vino che io non gradii, in modo assoluto, perché lo trovai poco equilibrato e con tannini aggressivi. Nel 2000, al termine del 3° corso di sommelier, iniziammo il primo corso in 130 persone e lo ultimammo in 21. Andammo per le premiazioni dei superstiti al Castello di Bossi ed, in tale occasione, ebbi modo di conoscere Marco e Maurizio Bacci, proprietari dell’azienda, alla presenza di Alberto Antonini, enologo, emergente a quel momento, ed adesso di fama mondiale, che segue l’azienda dall’annata 1998 ed al loro agente di commercio dell’epoca Sauro Rafanelli.
In tale occasione degustammo tutti i vini prodotti dall’azienda, il Chianti Classico 1998, il Berardo che è il Chianti Classico riserva, il Corbaia, il Girolamo ed il Vin San Laurentino.
Sinceramente in quell’occasione mi sono ricreduto sulla qualità dei vini e da quel momento ho seguito, costantemente, i vini dell’azienda, anno dopo anno.
Ho apprezzato la serietà e le capacità di Marco Bacci nel condurre l’azienda e portarla ai vertici di fama mondiale.
Ovviamente se un vino per me non va bene non mi perito certo a dirlo ed il produttore questo lo sa bene.
Qualche anno fa Marco Pallanti del Castello di Ama mi chiese di fare una verticale del suo Chianti Classico ma io replicai che avrei avuto piacere di farlo con il suo Merlot “l’Apparita”.
Non ci capimmo e la cosa rimase senza una reciproca risposta. La molla che mi ha spinto a chiedere a Marco Bacci di fare questa verticale è stata dopo avere bevuto e ribevuto, in più occasioni, il suo Chianti Classico 1961, vino fatto ne da lui ne dalla sua famiglia, ma dai precedenti proprietari. Un tempo i Chianti venivano fatti anche con uve bianche e con i raspi sia verdi che maturi e venivano fuori dei vini o buoni in modo particolare o imbevibili. Marco Bacci ha preso le redini dell’azienda con l’annata1998 ed è affiancato dal suo figlio Jacopo e da Franco Benvenuti che è realmente omnipresente ed i risultati grazie anche alla consulenza di Alberto Antonini, si sono visti subito.
La verticale inizia con l’annata 1961 e va avanti fino al 2012, complessivamente ho degustato 37 annate. Si tratta della prima verticale quasi completa, con i vini rimasti in azienda, mai fatta prima.
A febbraio di quest’anno Marco ha organizzato, per me, questa splendida degustazione e di questo lo ringrazio.
L’annata che mi ha mandato fuori testa è la 1961 perché il vino ha una eleganza ed una beva borgognona.
Ripensando al vino mi viene alla mente un verso di una poesia di Giacomo Leopardi: “il naufragar m’è dolce in questo mare”. Potrei immaginare di annegare in una vasca da bagno piena di questo nettare del 1961, aprire la bocca e lasciarmi annegare dopo aver bevuto il più possibile, con immenso piacere.
Il Castello di Bossi si trova nel Comune di Castelnuovo Berardenga.
Sembra che il nome dell’azienda derivi dal legno Bosso, legno utilizzato come scrigno per portare i soldi necessari per pagare i soldati romani. Sembra che la zona ove è ubicata l’azienda sia stata sede di un insediamento romano.
L’azienda si estende su 650 ettari di terreno di cui 124 coltivati a vigneto.
I tre uvaggi principali sono il Sangiovese, il Cabernet Sauvignon ed il Merlot.
I terreni principali sono il tufo, le argille gialle, le sabbie limose ed il sasso spezzato.
I vigneti hanno una altitudine media di 350 mt. circa sul livello del mare e l’esposizione dei vigneti va da sud – est a ovest.
I vini prodotti sono:
Il rosato Castello di Bossi; il Chianti Classico con uvaggio al 100% Sangiovese a partire dall’annata 2001; il Chianti Bossi con uvaggio al 100% Sangiovese; il Chianti Classico riserva Berardo con uvaggio al 100% Sangiovese; il Girolamo IGT Toscana con uvaggio 100% Merlot; il Corbaia IGT Toscana con uvaggio 70% Sangiovese e 30% Cabernet; il Bosso IGT Toscana con uvaggio 100% Sangiovese ed il Vin San Laurentino, Vin Santo IGT Toscana che è il risultato dell’utilizzo di Sangiovese, Malvasia e Trebbiano.
Per quanto riguarda la larghezza del tannino è importante che faccia le precisazioni che seguono affinché possa essere compresa. Io sento il tannino del vino sulla gengiva superiore.
La totale larghezza del tannino è 6/6, cioè tutta la larghezza della gengiva superiore. Ovviamente se il tannino è meno largo potrà essere per esempio 5/6 e così via. La larghezza del tannino è importante quando la qualità dello stesso è di buono o alto livello. Più il tannino è largo più il vino è degno di attenzione, ma il tannino come ho precisato deve essere in ogni caso di buona qualità.
Passiamo all’analisi dei vini degustati.
La verticale
Le note di degustazione integrali possono essere consultate previa registrazione e successivo abbonamento.
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CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1961
Rosso granato chiaro trasparente, con lievi riflessi color mattone e bordo aranciato.
Articolato e ricco nelle note di grafite e ruggine accompagnate dall’acqua di rose rosse, pepe nero, menta, eucalipto, ciliegia sotto spirito, colla coccoina (latte di cocco e mandorla), lievi di marmellata cotogna, ginger, bacca di ginepro (è uguale all’odore della ceretta da scarpe solida), per terminare con soffi di scorza di arancia strizzata.
Al gusto è sapido, ha una bella acidità viva ed un equilibrio quasi perfetto. Asse acido – alcool – tannino in armonia. Il corpo è medio ed i tannini sono dolci, fini, abbastanza larghi (5/6 -) eleganti, inizialmente setosi per poi finire, lievemente, con l’asciugare e far sentire un pochino l’alcool sulla gengiva superiore.
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di sapori soavi, lievi ed eleganti che ricordano un vino vecchio, borgognone.
Nelle mie note ho scritto: “beva incredibile, aggraziato, stile Borgogna, dispiace espellerlo”. Vino poetico per la sua piacevolezza.
96/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1970
Rosso aranciato con cuore granato.
Regala al naso profumi di terra bagnata, humus, foglie morte, cesto di selvaggina, bacca di ginepro, pepe nero, menta, eucalipto, mobile di sagrestia, dolci del confetto, lievi di pelle fine lavoro di conceria, borotalco, ostrica un po’ andata a male (si avvicina alla pelle di conceria), per terminare con soffi di ambra.
Al gusto mostra molta acidità collegabile al frutto un po’ acerbo e di lieve vegetale verde.
Il vino è equilibrato nei confronti della massa alcoolica che non si percepisce ma pende un po’ troppo verso la freschezza.
I tannini sono dolci, fini, centrali (4/6), inizialmente vellutati per poi asciugare un po’ la gengiva superiore sulla quale si sente un po’ la nota verde.
Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di ciliegia acerba.
Secondo me è il classico esempio di vendemmia con i raspi un po’ verdi che hanno virato sulla acidità e sul verde del tannino.
86/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1971
Rosso aranciato con piccolo cuore granato.
L’impianto olfattivo declina toni intensi di ruggine seguiti da note dolci del caramello, bacche di ginepro (ricordo che assomiglia alla ceretta da scarpe solida), lievi di buccia di arancia, terra bagnata, lievi di cesto di selvaggina (gibier), pepe nero, noce moscata, menta, eucalipto, stoppa intrisa di vino, per terminare con carezze di amido del riso bollito.
Al gusto inizialmente è lievemente amarognolo con successiva sapidità, mineralità e con sapore di buccia di arancia muffita (tipico sapore della tostatura del legno).
Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato con la massa alcoolica dominata dalla acidità e dal tannino. Quest’ultimo è dolce, abbastanza largo (5/6 -) inizialmente vellutato per poi far asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga ma non lunghissima è la sua persistenza con finale di frutta, lievemente, acerba e finalissimo di bacca di ginepro, già sentita all’olfatto.
90/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1975
Rosso granato abbastanza intenso, con bordo aranciato.
All’olfatto è molto evidente la nota di carruba seguita dalla paglia, iuta, fico secco nero, menta, eucalipto, lieve buccia di arancia muffita, pelle in lavorazione, lieve di mentolo, terra bagnata, lieve di anice stellato, fieno secco, prugna secca, clorofilla, ruggine, per terminare con sentori di amido di riso bollito.
Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato con massa alcoolica non percettibile.
I tannini sono dolci, spessi, potenti, abbastanza larghi (5/6), inizialmente vellutati per poi nel finale far asciugare un po’ la gengiva superiore.
Il tannino tende a restringersi in larghezza.
E’ un tannino che spinge più sulla potenza che sull’eleganza. Lunga è la sua persistenza con finale dolce che ricorda un po’ la crema zabaione. Vino ancora longevo.
91/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1976
Rosso aranciato – mattone.
Al naso ho note dolci un po’ ossidate, crema Nivea, fieno secco, lievi di zabaione, dattero secco, pepe nero, bacche di ginepro, per terminare con note floreali di elicriso (ha profumi di liquirizia).
Al gusto, inizialmente, si sente un po’ la nota alcoolica, il corpo è ben presente, oltre la media. Il vino ha un equilibrio un pochino altalenante, cioè domina l’alcool poi la freschezza e viceversa. I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6 – -), spessi e tendono a diventare più centrali, inizialmente vellutati per poi far asciugare e bruciare, lievemente, la gengiva superiore.
Vino sapido che ha una lunga persistenza gustativa, con finale di elicriso.
88/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1977
Veste rosso mattone.
L’impianto olfattivo declina toni di terra bagnata, humus, foglie morte, fieno secco, iuta, paglia, prugna secca, clorofilla, carruba, lievi di menta, ruggine, colla coccoina (latte di cocco e mandorla), per terminare con la nota di guscio duro della mandorla.
All’esame gustativo mostra una buona struttura ed un buon equilibrio con una bella acidità che con l’aiuto del tannino sottomettono, senza tentennamenti, la massa alcoolica. Il tannino è dolce, spesso, abbastanza largo (5/6), inizialmente vellutato per poi nel finale far asciugare, lievemente, la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza con finale di liquirizia.
91/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1978
Rosso granato con fine bordo aranciato.
Profilo olfattivo con note di fico bianco secco, intense di anice stellato, fieno secco, iuta, prugna secca, clorofilla, mandorla, menta, eucalipto, terra bagnata, per terminare con pennellate di coccoina (latte di cocco e mandorla).
Al palato mostra un corpo medio, una discreta acidità ed un buon equilibrio rispetto alla massa alcoolica. Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6 – -), inizialmente vellutato per poi nel finale restringersi, asciugare e far bruciare, lievemente, la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa, con finale di anice stellato e fieno secco.
90/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1979
Veste rosso mattone con trame aranciato.
L’inizio dell’esame olfattivo fa sentire profumi di fungo porcino secco che fortunatamente lasciano spazio alla buccia di arancia muffita, alloro, anice stellato, pelle alla fine lavorazione di conceria, lievi di zabaione, liquirizia, prugna secca, fieno secco, clorofilla, iuta, ruggine, intensi di camomilla, menta, eucalipto, lievi di pepe nero e di cesto di selvaggina.
Termina questo lungo e vario viaggio olfattivo con note di fico secco bianco e lievi note di carruba.
Il debutto dell’esame gustativo mostra un corpo medio un po’ rinforzato che poi si allenta. Vino ben equilibrato con tannino dolce, spesso, abbastanza largo (5/6) e vellutato.
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale lievemente dolce e con sapori che ricordano la terra bagnata e la prugna secca.
92/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1980
Cuore rosso granato e bordo aranciato.
Ampiezza aromatica con profumi di gazzozzola (frutto del cipresso), lievi di caucciù, intensi di mentolo, menta, eucalipto, alloro, salvia, bacca di ginepro, elicriso (liquirizia), anice stellato, per terminare con piacevoli rimandi di grafite.
All’esame gustativo mostra un corpo perfettamente medio, vino sapido e minerale. L’equilibrio gustativo è lievemente altalenante nonostante abbia una bella acidità.
Effetto altalenante significa che si sente salivare la lingua per la freschezza e poi si percepisce, nel finale un lieve bruciore nella parte centrale della lingua per l’alcool.
Il tannino è dolce, non tanto largo (4/6 + +) e vellutato.
Lunga è la sua persistenza con finale intenso di nocciolina tostata, tipica del bel sangiovese.
89 ++/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1981
Veste rosso granato con finissimo bordo aranciato.
L’approccio olfattivo evidenzia profumi di bacca di ginepro, menta, eucalipto, intensi di ruggine, guscio duro della mandorla, gas metano, amido di riso bollito, mentolo, caramella dura di liquirizia, fieno secco, iuta, carruba, prugna secca, per terminare con la clorofilla.
Gusto sapido e minerale, saporito con sensazioni di prugna secca. Corpo medio e buon equilibrio gustativo. Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6 – -), inizialmente vellutato per poi nel finale fa asciugare e bruciare, lievemente, la gengiva superiore.
Lunga è la sua persistenza con finale di lieve zabaione.
90/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1982
Rosso granato con finissimo bordo aranciato.
Dispiega un’articolazione aromatica piacevole che abbraccia profumi di nocciolina tostata, mentolo, pelle di conceria in fine lavorazione, prugna secca, menta, grafite, lievi di polvere di legno e di buccia di arancia muffita, ruggine, per terminare con sussurri di bacca di ginepro.
Bella, piacevole e succosa beva, vino sapido e minerale con corpo medio e perfetto equilibrio gustativo con freschezza e tannino che dominano la massa alcoolica.
Il tannino è dolce, largo (6/6 – -) inizialmente setoso per poi nel finale fare asciugare e bruciare lievemente, la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di nocciolina tostata. Bel vino!
92/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1983
Rosso granato con bordo aranciato.
Profumi di gesso bagnato, terra bagnata, prugna secca, fieno secco, clorofilla, iuta, fragolina di bosco, menta, eucalipto, pepe nero, noce moscata, mora di rovo matura, lievi di tartufo nero, intensi di legno affumicato, lievi di caffè freddo e fico secco nero, per ultimare con note di ruggine.
Al gusto il vino ha una bella beva mentre il corpo è, inizialmente, medio e poi si assottiglia anche se rimane persistente. Vino equilibrato con massa alcoolica sottomessa alla spalla acida ed al tannino.
Quest’ultimo è dolce, abbastanza largo (5/6 -) inizialmente setoso per poi nel finalissimo lasciare un lieve bruciare alla gengiva superiore. Lunga persistenza con finale di prugna secca e terra bagnata.
89 ++/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1984
Colore rosso granato, abbastana intenso, con finissimo bordo aranciato.
Olfatto con profumi intensi del dolce del confetto, colla coccoina (latte di cocco e mandorla), ruggine, lievi di pelle in fine lavorazione di conceria (mi ricorda per questo il 1970), abete, menta, eucalipto, per finire con rimandi di dattero secco.
Assaggio con spiccata acidità che fa si che il vino sia equilibrato. Purtroppo emerge la nota verde, vegetale, di geranio che lascia anche un po’ di amarognolo.
I tannini sono dolci, poco larghi (4/6 +) inizialmente, per poco, setosi, poi vellutati ed infine si sente un po’ asciugare e bruciare la gengiva superiore. Il corpo è medio ed abbastanza lunga è la sua persistenza.
Vino migliore al naso, al gusto la nota vegetale del geranio è invadente e negativa.
83/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1985
Si tinge di rosso granato chiaro con bordo fine, aranciato.
L’efficacia olfattiva mostra profumi di menta, eucalipto, nocciolina tostata, intensi di grafite, pelle di conceria alla fine lavorazione, lievi di colla coccoina per terminare con sensazioni di amido di riso bollito.
Incontro gustativo che evidenzia un corpo medio con un piacevole sapore di prugna secca e nocciolina tostata. Il vino è equilibrato con spalla acida e tannino in evidenza sulla massa alcoolica. Il tannino è dolce, poco largo (4/6 + +), inizialmente vellutato per poi asciugare lievemente e far sentire un leggero bruciore alla gengiva superiore.
Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di inchiostro di china.
89 +/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1988
Rosso granato abbastanza intenso con finalissimo bordo aranciato.
Olfatto intrigante con intensi profumi di prugna secca, fieno secco e clorofilla seguiti da gesso bagnato, anice stellato, iuta, lievi di tartufo nero, menta, eucalipto, lievi di smalto di vernice, alloro, salvia, terra bagnata, grafite, per terminare con note speziate di pepe nero e noce moscata.
Bel gusto di prugna secca, fieno secco e clorofilla.
Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato, l’asse acido – alcool – tannino è in perfetta armonia. Il tannino è dolce, spesso, abbastanza largo (5/6 – -) inizialmente vellutato e poi asciuga un po’, nel finale, la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di prugna secca. Vino piacevole sia al naso che al gusto.
93/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1989
Rosso granato con larghe trame aranciate.
Sensazioni olfattive di gesso bagnato, anice stellato, lievi di ragôut di carne, cesto di selvaggina (gibier), menta, eucalipto, dolci del confetto, humus, foglie morte, terra bagnata, gas metano, bacca di ginepro, per terminare con sentori di guscio duro di mandorla.
Incontro gustativo con in rilievo la prugna secca. Il corpo è medio ed il vino mostra un’acidità piuttosto in rilievo che con l’aiuto del tannino domina la massa alcoolica. Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6-) inizialmente vellutato per poi nel finale asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza con finale di prugna secca.
Vino migliore al gusto rispetto all’olfatto.
Note molto evolute al naso. A causa dell’esame olfattivo non ottimale non riesco a dargli una maggiore valutazione.
89/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1990
Veste rosso granato intenso con fine bordo aranciato.
Incisività aromatica fatta di intensi richiami al dolce del confetto e della ruggine, seguiti da note di pepe nero, noce moscata, anice stellato, gesso bagnato, prugna secca, lievi di carruba, fieno secco, clorofilla per terminare con pennellate di colla coccoina (latte di cocco e mandorla).
Al gusto mostra una buona struttura che però tende ad andare via.
Il vino ha un sapore un po’ aspro di frutta non matura. Buon equilibrio gustativo con il tannino che è dolce, largo (6/6 -) inizialmente setoso per poi far bruciare un po’ la gengiva superiore. Abbastanza lunga è la sua persistenza gustativa con finale amarognolo.
Vino un po’ strano con naso piacevole e con gusto inizialmente positivo salvo per la struttura e con finale inaspettatamente amarognolo.
86/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1991
Rosso granato con fine bordo aranciato.
Naso piacevole con profumi di colla coccoina, pelle in fine lavorazione di conceria, guscio duro di mandorla, menta, eucalipto, ruggine, bacca di ginepro, prugna secca, fieno secco, clorofilla, per finire con sussurri di anice stellato.
Al gusto ha una buona dolcezza ed il corpo è medio.
Vino non perfettamente equilibrato, nonostante la presenza di una buona acidità, con effetto altalenante cioè si sente prevalere l’acidità e poi l’alcool e viceversa.
Il tannino è dolce, poco largo (4/6 ++) inizialmente vellutato per poi asciugare un po’ la gengiva superiore. Lunga persistenza gustativa con finale di prugna secca ed anice stellato.
89/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1993
Bel rosso granato.
Naso fatto di profumi di confettura di mora, menta, eucalipto, amido del tessuto, iris, colla coccoina (latte di cocco e mandorla), prugna secca, per terminare con carezze di gambo di ciclamino spezzato (per l’acidità).
Al gusto si sente un po’ aspro, con corpo medio, non molto equilibrato, con effetto altalenante. Sapori di iuta, fieno secco, prugna secca e clorofilla.
Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6 – -), inizialmente vellutato per poi asciugare abbastanza la gengiva superiore. Lunga persistenza con finale lievemente amarognolo.
86/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1994
Rosso granato abbastanza chiaro con finissimo bordo aranciato.
Al naso si percepiscono profumi dolci del confetto, anice stellato, iuta, menta, pelle di fine lavorazione di conceria, fieno secco, alloro, colla coccoina e amido di riso bollito.
Al gusto il corpo è medio ma tende ad andare via. Gusto di prugna secca. Il vino è equilibrato con massa alcoolica dominata dalla spalla acida e dal tannino. Quest’ultimo è dolce, abbastanza largo (5/6 –) inizialmente vellutato per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.
Non lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di prugna secca.
88/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1995
Colore rosso granato con unghia fine rosa.
All’esame olfattivo svela profumi di menta, eucalipto, colla coccoina, prugna secca, fieno secco, clorofilla, anice stellato, ruggine, per terminare con rimandi di pomodoro secco.
Al gusto ha una buona struttura che tende un po’ ad andare via ma ha un equilibrio altalenante cioè l’alcool e la freschezza si alternano nella guida dell’equilibrio gustativo. Sapore dolce ed anche un po’ aspro di prugna fresca non completamente matura. Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6), inizialmente vellutato per poi asciugare un po’ la gengiva superiore.
Abbastanza lunga è la sua persistenza gustativa.
88/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1996
Colore rosso rubino con trame granato.
Olfatto fatto di profumi di menta, eucalipto, colla coccoina, prugna secca, fieno secco, clorofilla, anice stellato, ruggine, per terminare con il pomodoro secco.
L’incontro gustativo evidenzia una buona struttura, un sapore un pochino aspro e la prugna secca. Equilibrio altalenante. Il tannino è dolce, poco largo (4/6) e vellutato.
Non lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di prugna secca.
Naso piacevole ma gusto disordinato.
85/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1997
Rosso granato con cuore più intenso.
Al naso rivela profumi di amido di riso bollito, pelle in fine lavorazione di conceria, lievi di prugna secca, colla coccoina per finire con la nota balsamica dell’anice stellato.
Al gusto ha una buona fruttata dolcezza che ricorda la confettura di mora e la prugna secca.
Vino con corpo medio ed equilibrato per la massa alcoolica che non si percepisce, ma ha il tannino che è dolce, poco largo (4/6 +) inizialmente vellutato per poi asciugare la gengiva superiore.
Non tanto lunga è la sua persistenza gustativa con finale di prugna secca.
86/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1998
Abito rosso rubino intenso con trame granato.
All’olfatto diffonde profumi di iuta, inchiostro di china, cassetto di medicine (tipico profumo del bel merlot), prugna secca, grafite, anice stellato, lievi di cesto di selvaggina (che si può collegare all’inchiostro di china), per terminare con richiami di iuta.
Al gusto ha la prugna, la ciliegia ed una buona sapidità e mineralità che ammaliano il palato.
Corpo medio ben presente ed un buon equilibrio gustativo. Freschezza e tannino sovrastano senza ripensamenti la massa alcoolica.
Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6) e vellutato. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di prugna secca.
90/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 1999
Robe rosso rubino intenso con lievi trame granato.
Bouquet ricco, vario ed accattivante di profumi intensi di ambra, seguiti dalla ciliegia marasca, dolci, ruggine, prugna, gas metano, guscio duro di mandorla, per terminare con respiri di oliva nera.
Al gusto è sapido, muscoloso con un, incisivo, corpo più che medio e con piacevoli sapori di ciliegia marasca e prugna.
Vino ben equilibrato con spalla acida e tannino che non fanno sentire nemmeno minimamente la massa alcoolica.
Il tannino è dolce, spesso, abbastanza largo (5/6+) e vellutato.
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di grafite.
Bel vino! L’annata in genere, in Toscana ha dato vini potenti ed abbastanza maturi.
92/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 2000
Colore rosso rubino intenso con trame granato.
Naso ammaliante con profumi vari e piacevoli di ciliegia, prugna, anice stellato, lievi di smalto di vernice, menta, eucalipto, fieno secco, lievissimi di acido acetico, pepe nero, noce moscata, lievi di gambo di ciclamino spezzato (per l’acidità), per terminare con importanti rimandi di cuoio essiccato.
Gusto sapido e minerale con sapori di prugna secca e ciliegia marasca.
Il corpo è inizialmente medio ma poi tende un po’ ad andare via. Vino non tanto equilibrato poiché subisce un po’ l’effetto altalenante tra alcool e freschezza e viceversa ed il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6 -) inizialmente vellutato per poi asciugare e far bruciare un po’ la gengiva superiore. Non lunghissima è la sua persistenza gustativa.
Questo vino è sicuramente migliore al naso.
89/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 2001
Abito rosso rubino abbastanza intenso.
Ventaglio di sensazioni olfattive caratterizzate da note di amido di riso bollito, anice stellato, menta, eucalipto, pepe nero, noce moscata, iuta, prugna, ciliegia, alloro, salvia, con rimandi finali di rosmarino.
Bel palato con una bella prugna fresca e succosa. Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato. Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6), inizialmente vellutato per poi nel finale far asciugare lievemente la gengiva superiore.
Lunga persistenza con finale di liquirizia.
91/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 2003
Rosso rubino intenso.
L’approccio olfattivo fa sentire profumi di caffè freddo, pelle lavorata, pepe nero, dolci del confetto, mandorla, intensi di interiora di selvaggina, menta, eucalipto, liquirizia, intensi di ruggine, per terminare con carezze di duro di menta (è il bastoncino duro di zucchero intriso di menta).
Al palato dona sapori di prugna succosa e caffè. Il corpo è medio ed il vino rispetto alla massa alcoolica è ben equilibrato.
Il tannino è dolce, grasso, abbastanza largo (5/6), inizialmetne vellutato per poi far asciugare un po’ la gengiva superiore.
Lunga persistenza gustativa con finale di duro di menta.
Annata calda che in generale, ha dato problemi di alcool.
Questo vino non ha un naso perfetto.
89/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 2004
Colore rosso rubino intenso.
Al naso è inizialmente pigro e timido ma con la sosta del vino nel bicchiere si apre a profumi di prugna, gambo di ciclamino spezzato (per l’acidità), colla coccoina, cenere, intensi di grafite, menta, per terminare con il guscio duro di mandorla.
Sorso piacevole di succosa prugna. Il corpo è giustamente medio ed il vino è ben equilibrato con asse acido – alcool – tannino in perfetta armonia. Il tannino è dolce, spesso, abbastanza largo (5/6 +), inizialmente setoso per poi asciugare, lievemente, la gengiva superiore.
Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di prugna matura succosa e lieve boisé.
91/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 2005
Rubino intenso con unghia granato.
Il naso è piacevole con sentori di prugna secca, cenere, iuta, lievi di fieno secco e di mela rossa, copiosi di splendida violetta e per terminare con una nota fruttata matura di ciliegia marasca, lievemente candita.
Il corpo è medio appena sufficiente con sapore di intensa violetta che accompagna, tutto l’assaggio. Vino ben equilibrato con spalla acida che rende inoffensiva la massa alcoolica. Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6) e setoso.
Moderatamente persistente con finale di violetta.
Il vino ha una bella acidità ed è corretto e piacevole. L’unico freno alla mia valutazione è stata per la moderata struttura e persistenza gustativa.
90/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 2006
Veste rubino con trame granato.
Al naso evoca profumi di mora, prugna, colla coccoina, menta, eucalipto, pepe nero, noce moscata, iris, pasta di mandorla per terminare con soffi di pomodoro secco.
Al gusto ha una struttura media, appena sufficiente ed ha un piacevole sapore di prugna.
Vino equilibrato con alcool dominato dalla freschezza e dal tannino.
Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6 -) e vellutato. Abbastanza lunga è la sua persistenza gustativa.
Nelle mie note ho scritto: “vino piacevole e semplice. A mio avviso il 2005 è stato superiore al 2006”.
89/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 2007
Mix rosso rubino e granato.
Il profilo olfattivo si apre a profumi di fragolina di bosco, dolci, ruggine, amido di riso bollito, cipresso, pepe nero, noce moscata, per terminare con sussurri di pelle lavorata.
Al gusto si assaggia la fragolina di bosco già sentita all’olfatto. Il corpo è medio appena sufficiente ed il vino è equilibrato nei confronti della massa alcoolica. Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6 – -) inizialmente setoso per poi asciugare e far bruciare lievemente la gengiva superiore. Abbastana lunga ma non lunga è la sua persistenza aromatica intensa.
Vino piacevole, per me, lievemente inferiore, nel suo insieme, al 2006.
88/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 2008
Rosso rubino intenso.
Ricorda profumi di gesso bagnato, prugna ciliegia marasca, menta, eucalipto, cuoio biondo, lieve acciuga, fieno secco, pelle lavorata per terminare con accenni di bacca di ginepro.
Al gusto ha un corpo medio abbastanza intenso ed una prugna succosa.
Vino ben equilibrato con spalla acida e tannino in evidenza sulla massa alcoolica. Il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6 ++) inizialmente vellutato con finale con lieve asciuttezza della gengiva superiore.
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di prugna.
Vino piacevole anche per questo sapore di prugna che inebria tutta la bocca durante tutta la degustazione.
91/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 2009
Colore rosso rubino intenso.
Evoca profumi di grafite, prugna, lievi di vegetale, ciliegia, menta, pomodoro secco, lievi di mela rossa, per terminare con piacevoli richiami alla ruggine.
Vino delicato e piacevole con corpo medio, sufficiente, non di struttura ma di eleganza. Perfettamente equlibrato con asse acido – alcool – tannino in perfetta armonia. Il tannino è dolce, abbastana largo (5/6 – -), setoso ed elegante.
Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di prugna fresca.
Nelle mie note ho scritto: beva borgognona. Ricordo che quando ho sentito per la prima volta il 2009 mi è venuto a mente il 1961, per la sua facile e piacevole beva, stile borgognone.
90/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 2010
Veste rosso rubino con lievi bagliori granato.
Al naso evoca profumi di menta, eucalipto, pepe nero, intensi di noce moscata, lievi di vegetale e di pelle di conceria in fine lavorazione.
Al gusto ha una buona struttura, supeiore a quella del 2009.
Vino ben equilibrato con freschezza e tannino che conducono l’equilibrio gustativo. Il tannino è dolce, largo (6/6 -) e setoso.
Lunga è la sua persistenza gustativa.
Ricordo che quando usci il 2009 era più pronto di questo 2010 sia all’olfatto che al gusto. Quello che premia il 2010 sono la larghezza del tannino e la struttura del vino.
90/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 2011
Bel rosso rubino.
Il bagaglio olfattivo evoca profumi di menta, eucalipto, cipresso, grafite, pomodoro secco, ciliegia, cuoio, per terminare con il duro di menta.
Palato inondato da una piacevole dolce sensazione fruttata di ciliegia. Vino ben equilibrato con massa alcoolica impercettibile grazie alla freschezza ed al tannino.
Quest’ultimo è dolce, abbastanza largo (5/6 -) inizialmente setoso per poi nel finale lasciare un lieve bruciore sulla gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza con finale di ciliegia.
Il 2011 ha più struttura del 2009.
Vino piacevole, ricorda il 2009 ma con più struttura.
91/100
CASTELLO DI BOSSI
CHIANTI CLASSICO, Annata 2012
(Al momento della degustazione il vino non era stato ancora imbottigliato)
Rosso rubino intenso con trame porpora.
Evoca note di legno (legno di botte) mobile di sagrestia, incenso, violetta, menta, eucalipto, cuoio fresco, per terminare con lievi soffi di acciuga, collegabili al cuoio fresco.
All’assaggio mostra una struttura media e sapori di prugna e ciliegia.
Vino ben equilibrato con in evidenza la freschezza ed il tannino. Quest’ultimo è dolce, abbastanza largo (5/6) e setoso.
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di prugna e ciliegia.
Ha corpo non eccessivo ma piacevole, un corpo inferiore a quello del 2011 ma superiore a quello del 2009.
90/100
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