MERANO WEIN FESTIVAL 2015

L’anno passato, sempre a Merano, durante il Wein Festival 2014, parlai con Christian Bauer, giornalista austriaco, circa la possibilità di fare insieme una degustazione di vini bianchi francesi ed austriaci ed esattamente lo Chardonnay di Borgogna ed il Grüner Veltliner austriaco.

Spiegai a Christian che il mio interesse per questo uvaggio austriaco, “il Grüner Veltliner”, nacque nel 2006 quando andai in Austria nella zona di Wachau, insieme al Grand Jury  Europeen, per fare varie delle degustazioni di vini con questo vitigno. Ricordo che in quell’occasione facemmo anche una verticale bendata e ricordo benissimo che rimasi colpito dalla longevità di questi vini.

Devo fare una importante precisazione di ordine generale: normalmente questi vini fanno la fermentazione malolattica in bottiglia e cioè avviene in bottiglia la trasformazione dell’acido malico in lattico.

Questa fermentazione è la seconda che fa il vino poiché la prima è quella alcoolica cioè la trasformazione dello zucchero in alcool.

Quando il vino fa la fermentazione malolattica in bottiglia e quindi nel momento in cui lo si degusta si sente pizzicare un po’ la parte centrale della lingua e questo normalmente sarebbe un difetto del vino ma non per questa tipologia di vino. Vi faccio un altro esempio, io giudico negativamente la sovrammaturazione delle uve perché sia olfattivamente che gustativamente si sente la confettura di frutta, stile Napa Valley. Se si pensa però all’Amarone è normale che abbia olfatto e gusto stramaturo perché è il suo stile.

Tornando al Grüner Veltliner ed alla verticale che feci, ricordo che al vino più vecchio attribuii un’età di venti anni. Terminata la degustazione ci furono svelate le annate degustate e rimasi senza parole perché il più vecchio non aveva 20 anni ma era del 1936 ed il vino che mi è piaciuto di più della verticale è stato il 1947, che ho trovato perfettamente equilibrato. Perché degustare in parallelo lo Chardonnay di Borgogna ed il Grüner Veltliner Austriaco? La risposta è semplice perché, per me, entrambi i vini hanno alcune caratteristiche olfattive e gustative in comune. In primo luogo entrambi sono vini molto minerali e sapidi ed hanno normalmente molta freschezza. Se vi leccate le labbra dopo avere bevuto o degustato questo vino austriaco le sentirete salate.

Il Grüner Veltliner quando invecchia acutizza la propria mineralità tirando fuori, di solito, la nota di idrocarburo del kerosene, tipica dei Riesling Alsaziani. Profumi comuni, di solito, sono il biancospino (se ci pensate bene assomiglia al latte di cocco ed alla mandorla), ed anche note agrumate.

Se seguiamo il percorso di invecchiamento di questi due vini troveremo sempre delle note comuni. Queste sono state le spiegazioni che io ho dato a Christian che mi conosceva come un esperto di vini francesi. Ma questo sarebbe, per me, molto limitativo perché io amo i vini buoni, di qualsiasi zona e provenienza. Christian mi chiese tempo per organizzarsi con i vini Austriaci ed alla metà di settembre mi chiese di organizzarmi con i vini francesi, facendomi giustamente presente che avremo dovuto scegliere vini più o meno della stessa fascia di prezzo. Mi è bastato fare due telefonate per trovare sei vini di Borgogna. Ho telefonato a Fabio e Daniele Balan che subito mi hanno detto di si facendomi scegliere i vini da degustare. Stessa cosa è successo quando ho telefonato a Sauro Rafanelli, agente di commercio dell’importatore Sarzi Amadé, che sentita Claudia Sarzi,mi ha comunicato la sua adesione, con pieno entusiasmo e mi hanno fatto scegliere tre vini da degustare. I vini francesi dovevano essere della stessa fascia di prezzo di quelli austriaci.

L’incasso della degustazione sarebbe stato devoluto a fini di beneficienza. Ho chiesto a tutti, compreso Christian di poter degustare i vini con assoluta calma a Firenze, quindi mi sono stati inviati ed in quella occasione ho scritto le mie note di degustazione che non avrei potuto scrivere durante la degustazione di Merano.

Superfluo è dire che la manifestazione Merano Wein Festival è un evento che non si può perdere.

L’organizzazione è perfetta e le aziende sia nazionali che internazionali sono di assoluto interesse. Normalmente durante questa manifestazione riesco ad assaggiare da qualche azienda sotto banco, delle annate non ancora in commercio. Il mio alloggio è sempre a Tirolo, presso l’Hotel Patrizia, dove mi trovo benissimo e dove la gentilezza e l’ospitalità sono sempre generose.

Durante questi due giorni di degustazioni degusto con l’amico Sergio Antonini con il quale, normalmente, degusto i vini dal 1998, anno in cui ci siamo conosciuti durante il primo corso dell’Associazione Italiana Sommelier.

La domenica mattina ci siamo recati all’appuntamento della degustazione e con Christian abbiamo definito come procedere. Il pubblico presente era molto interessato a questa particolare doppia degustazione Francia – Austria.

Durante la degustazione dei vini, che è avvenuta sempre in coppia cioè un vino di Borgogna ed un Grüner Veltliner, sono emerse le note minerali di tutti i vini.

Per me è stata una esperienza molto piacevole e costruttiva.

Passiamo all’esame dei vini degustati.

GRÜNER VELTLINER
WAGRAM BRUNNTHAL LETH 2014, Alcool gr. 13%
Si tinge di giallo oro abbastanza intenso, evoluto.
Il ricco ventaglio olfattivo si offre con profumi intensi di pepe bianco, cuoio fresco (quello biondo) e biancospino, seguiti dal bastoncino duro di zucchero intriso di menta, iodio, pietra focaia, lievi di miele e salsedine.
L’esame olfattivo prosegue con note di grafite, acqua delle ostriche, fiori di pesco, zucchero filato, colla coccoina (latte di cocco e mandorla), per terminare con rimandi di pera rugginosa, lievemente matura.
Al gusto si percepisce una buona dolcezza che ricorda la mela renetta cotta al forno ed il caramello. Il dolce iniziale del caramello lascia in bocca un finale amarino.
Il corpo è inizialmente medio per poi andare ad assottigliarsi. Il vino è equilibrato con spalla acida, sapidità e mineralità che vanno ad assoggettare la massa alcoolica. Il corpo anche se va ad assottigliarsi non incide sulla persistenza gustativa che è piuttosto lunga. Il finale è di pietra focaia e salino. Sicuramente è migliore all’olfatto che al gusto.
La nota di caramello ed amarina è un po’ inconsueta. Sembra che le uve al momento della vendemmia siano state un po’ mature.

88/100

 

MÂCON VERGISSON
“LA ROCHE” VERGET 2014, Alcool gr. 13%
Giallo paglierino con riflessi grigio – ramati.
Naso immediato e ricco di pietra focaia a cui fanno seguito l’amido del cotone, prosciutto cotto tipo “Praga”, pepe bianco, menta, eucalipto, lieve di biancospino e quindi di colla coccoina (latte di cocco e mandorla), vaniglia, pesca bianca macerata, per terminare con l’episperma (nota dolce boisé della seconda pelle del marrone bollito).
Al palato regala sapori di limone, pompelmo bianco, sapidità e mineralità.
Il corpo è medio ed il vino è abbastanza equilibrato poiché nel finale si sente un po’ l’effetto altalenante e cioè si sente prevalere l’alcool sulla freschezza e viceversa. Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale agrumato e minerale. Nel finalissimo si sente bruciare lievemente la gengiva superiore.

89/100

 

GRÜNER VELTLINER WEINVIERTEL DAC
Reserve Rabenstein 2013 – Durnberg
Alcool gr. 13% residuo zuccherino 3,0 g/l
Alla visiva sfoggia color giallo oro chiaro con riflessi grigi.
Al naso emerge una nota affumicata che ricorda quello del prosciutto cotto “Praga”, seguito da profumi di iodio, salmastro, pietra focaia, lievi di pepe bianco, acqua di rose bianche, menta, cuoio biondo, intensi di biancospino, colla coccoina (latte di cocco e mandorla), grafite, lievi dolci boisé, pane appena sfornato e luppolo per terminare con rimandi di pelle in fine lavorazione.
Al gusto è sapido e minerale con intenso sapore agrumato di limone. Il corpo è inizialmente medio per poi andare un po’ via. Il vino è equilibrato con freschezza sapidità e mineralità che dominano la massa alcoolica. Abbastanza lunga è la sua persistenza gustativa con finale salato ed agrumato di limone.
Nel finale brucia lievemente la gengiva superiore.
Si sente un lieve pizzicore della lingua tipico della fermentazione malolattica in bottiglia.

88/100

 

POUILLY – FUISSÉ
LOUIS LATOUR – CÔTE D’OR 2013
Alcool 13%
Veste giallo paglierino con riflessi grigi e dorati.
All’esordio l’olfatto non è pulito per poi successivamente lasciare spazio a note intense di lemongrassa e pepe bianco, seguite da note di idrocarburo quali il kerosene e la benzina.
Il percorso olfattivo prosegue con la buccia di limone, pietra focaia, sapone per bucato “sole”, menta, eucalipto, iodio, cuoio biondo, per terminare con il biancospino e la colla coccoina (latte di cocco e mandorla).
Al palato è sapido e minerale ma ha un corpo un po’ inferiore alla media.
Vino ben equilibrato con massa alcoolica non percettibile grazie alla spalla acida, alla sapidità ed alla mineralità.
Abbastanza lunga ma non lunga è la sua persistenza gustativa.

87/100

 

GRÜNER VELTLINER
KAMPTAL DAC RESERVE KÄFERBERG 1ÖTW 2013
BRÜNDLMAYER
Alcool gr. 13,5% e residuo zuccherino 2 g/l
Giallo paglierino intenso con riflessi grigi e bagliori oro.
Olfatto ricco e vario con intensi profumi di pietra focaia, pepe bianco, vaniglia e cuoio fresco (quello biondo), seguono note lievi di frutta esotica matura (mango e papaia), mela,  vaniglia, oliva verde, dolce del confetto, sedano e finocchio freschi, salmastro, lemongrassa, zagara, dolci del confetto, biancospino, latte di cocco e mandorla, menta, lievi di acqua di rose bianche, grafite, dolci boisé, per terminare con un sussurro di cenere.
Gusto morbido e rotondo con abbondanti sapidità e mineralità. Sapori di limone e mela renetta un po’ cotta.
Vino equilibrato con freschezza che domina la massa alcoolica. Il corpo è medio.
Lunga è la sua persistenza con finale sapido e dolce del boisé.
Nel finale brucia lievemente la gengiva superiore.
La lingua sente il pizzicore tipico della fermentazione malolattica in bottiglia.

90/100

 

HAUTE CÔTES DE NUITS
DOMAINE MICHEL GROS 2012
Alcool 13%
Giallo oro chiaro con riflessi grigi e ramati lievi.
Naso caratterizzato da profumi intensi di pietra focaia, iodio, biancospino, latte di cocco, ananas, bastoncino duro di zucchero, intriso di menta, mandorla e dolci boisé di episperma (seconda pelle del marrone bollito). L’esame olfattivo prosegue con note di pepe bianco, oliva verde, grafite per terminare con richiami balsamici di menta ed eucalipto.
All’esame gustativo si rimane colpiti dalla copiosa mineralità accompagnata ad una calibrata sapidità e da sapori di limone ed episperma.
Inizialmente il vino è equilibrato ma poi si sente bruciare un pochino la parte centrale della lingua e l’equilibrio diventa un po’ altalenante.
Il corpo è lievemente inferiore alla media, il vino si svuota un po’ ma lascia in rilievo la nota minerale che rende il vino persistente.
Il finalissimo gustativo mette in rilievo la nota di oliva verde e si sente bruciare un pochino la gengiva superiore.

88/100

 

GRÜNER VELTLINER
NIEDEROSTERREICH RESERVE MX ALTE REBEN 2012
TAUBENSCHUSS
Alcool gr. 14% residuo zuccherino 2,1 g/l
Abito giallo oro abbastanza intenso.
Al naso offre lievi riconoscimenti dolci di episperma (seconda pelle del marrone bollito) e vegetali intensi di geranio.
Seguono note di terra bagnata, iodio, menta, limone, lievi di iodio, acqua di rose bianche, salmastro, radice di rabarbaro, cenere, lievi di candeggina (ACE), intense di biancospino, colla coccoina (latte di cocco e mandorla), per terminare con intense note di cuoio fresco (quello biondo) e di acciuga.
Al gusto si sente pizzicare la lingua, sensazione tipica dei vini che fanno la fermentazione malolattica in bottiglia. Vino sapido e minerale con corpo medio. La spalla acida e la mineralità dominano la massa alcoolica, rendendo il vino ben equilibrato.
Abbastanza lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di sale, cuoio fresco (quello biondo) e lieve limone.
Il finale ha anche una lieve sensazione amara che ricorda il caramello.

89/100

 

MARSANNAY 2012
PHILIPPE CHARLOPIN
GEVREY – CHAMBERTIN
Alcool 13%
Veste  intenso giallo paglierino con riflessi giallo oro, grigio e ramato.
Approccio olfattivo che mette in risalto intensi profumi che ricordano il sapone “Marsiglia” ed il dolce dell’episperma (seconda pelle del marrone bollito).
Seguono profumi di lieve zabaione, menta, eucalipto, burro di nocciolina, buccia di arancia strizzata, caramella dura di lampone, torsolo di mela, pepe bianco, per terminare con lievi rimandi di miele.
Inaspettatamente il gusto è un pochino aspro con sapori di limone e lieve episperma. Generosa sapidità e mineralità che accompagnano un dosato corpo medio. Vino con equilibrio un po’ altalenante cioè l’alcool e la freschezza si alternano il comando dell’equilibrio gustativo. Abbastanza lunga è la sua persistenza gustativa con finale di limone ed episperma.
Nel finale brucia un pochino la gengiva superiore.

88/100

 

GRÜNER VELTLINER
KREMSTAL DAC RESERVE DER LÖSS 2013 1OTW (1 LAGE)
GEBLIN – HERMANN MOSER
Alcool gr. 13,5% residuo zuccherino 1 g/l
Colore giallo paglierino con riflessi grigi.
L’iniziale approccio olfattivo lascia spazio a profumi di limone, intensissimi di pompelmo giallo e salmastro, pepe bianco, lievi di lemongrassa, pesca bianca, menta, ruggine, biancospino, duro di menta, colla coccoina (latte di cocco e mandorla), amido di cotone, per terminare con il cuoio biondo.
Al gusto è generosamente sapido e minerale con sapori di limone e pompelmo giallo. Il corpo è sufficientemente medio ed il suo equilibrio tende ad avere, nel finale, un effetto altalenante. Lunga è la sua persistenza con finale di limone e sale e finalissimo di sale e limone decrescente, sensazione di lieve amaro e di cuoio biondo.
Nel finale brucia lievemente la gengiva superiore. Si sente pizzicare lievemente la lingua per l’effetto fermentazione malolattica svolta in bottiglia.

89/100

 

HAUTE CÔTES DE NUITS 2012
DOMAINE DOMINIQUE GUYON
SAVIGNY LÈS BEAUNE
Alcool 13%
Giallo paglierino con riflessi grigi e ramati.
L’esame olfattivo mette in rilievo note abbastanza generose speziate di pepe nero e noce moscata seguite dalla grafite, pelle di daino bagnata, intense dolci boisé di episperma (seconda pelle del marrone bollito) e di cannella, burro di nocciolina, iodio, biancospino, colla coccoina, per terminare con soffi di coriandolo.
Gusto sapido, minerale ed agrumato di limone.
Vino non tanto equilibrato perché predomina abbastanza l’alcool sulla freschezza.
Il corpo va un po’ via mentre brucia lievemente la gengiva superiore.
Abbastanza lunga è la sua persistenza.

87/100

GRÜNER VELTLINER
NIEDERÖSTERREICH ROSENTARTEN RESERVE 2012
WALDSCHÜTZ
Alcool gr. 14% residuo zuccherino 7,2 g/l
Alla visiva si vedono nel bicchiere delle bollicine, il colore è giallo paglierino con riflessi oro.
Lo scrigno olfattivo elargisce profumi intensi di gesso bagnato, duro di menta e di cuoio fresco (quello biondo) seguiti da lemongrassa, iodio, salmastro, minerali di pietra focaia, biancospino, colla coccoina, abbastanza intensi di pepe bianco, radice di rabarbaro, pera coscia, per terminare con soffi di cenere.
Gusto intensamente sapido e minerale.
Vino equilibrato con freschezza che domina insieme alla sapidità ed alla mineralità, la massa alcoolica. Solamente nel finale emerge lievemente per l’equilibrio l’effetto altalenante.
Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di limone e sale.
Si sente un pochino pizzicare la lingua per effetto della fermentazione malolattica svolta in bottiglia.

90/100

 

SAINT – AUBIN 1er CRU BRUNO COLIN
LE CHARMOIS 2009
Alcool 13,5%
Brillante giallo oro chiaro con riflessi grigi e ramati.
Naso dolce del boisé dell’episperma (seconda pelle del marrone bollito), gambo di ciclamino spezzato (per l’acidità), pepe bianco, intensi di sapone di “Marsiglia”, biancospino e colla coccoina (latte di cocco e mandorla).
Gusto intensamente minerale con dosata sapidità.
Il corpo inizialmente è medio ma subito dopo si svuota un po’, lasciando una scia di dolce boisé (episperma), di minerale e lieve nota agrumata. Il corpo è inferiore alla media ed il vino non è ben equilibrato subendo l’effetto altalenante tra alcool e freschezza. Vino abbastanza persistente con finale acidulo e boisé e finalissimo di burro fuso.

87/100

 

Un vivo ringraziamento a chi ha reso possibile questo evento, e cioè Helmut Köcher patron del Merano Wein Festival, i produttori di vini austriaci, Daniele e Fabio Balan, Claudia Sarzi e Christian Bauer. Mi auguro per il prossimo anno di potere organizzare un’altra degustazione di vino di vivo interesse, come lo è stata questa.

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