Anche quest’anno, con vivo piacere ed interesse, mi sono recato a Merano, con l’amico fotografo Sergio Antonini, per il Merano Winefestival. Come sempre siamo partiti il venerdì per arrivare nel tardo pomeriggio all’Hotel Patrizia a Tirolo. Dopo una piacevole cena siamo andati a riposare in vista di una giornata impegnativa. Il sabato mattina siamo andati alla manifestazione e ci siamo prenotati per la domenica ad un seminario sui vini di Bordeaux, annata 2015, con orario antecedente ad altro seminario sul vino “Lupicaia” dell’Azienda Castello del Terriccio, al quale eravamo stati inviati da Bettina Bertheau, co-direttrice dell’Azienda. Volevamo, per il sabato, essere liberi di degustare i vini ai banchi di assaggio. Arrivati all’interno della manifestazione, prima dell’apertura al pubblico, siamo andati in perlustrazione per vedere dove erano posizionate le aziende. Siamo andati nel reparto champagne, in quello dei vini austriaci, sempre di mio vivo interesse, ed in quello dei vini piemontesi oltre che nel reparto cibo.
Siamo poi andati a trovare alcuni produttori di vini Toscani. Al banco di Vecchie Terre di Montefili ho fatto una verticale del vino “Bruno di Rocca”, annate 2015, 2011, 2009 e 2004, rimanendo colpito dalla piacevolezza del 2009. Siamo stati a trovare Martino Manetti, proprietario dell’azienda toscana Montevertine, dove ho assaggiato i suoi ultimi vini tra cui il Pian del Ciampolo 2016, ricordandogli la piacevolezza di questo suo terzo vino nell’annata 2015. Sentiti i vini, Martino, ci ha invitati a partecipare ad un suo seminario che si sarebbe tenuto quel primo pomeriggio, e dove sarebbero state degustate quattro annate di “Montevertine” ( il suo secondo vino) e quattro diverse annate di “Pergole Torte”. A tale invito non potevo certo dire di no. Ringraziato Martino, questi, aggiungeva: ” è ovvio che sarai tu a condurre la degustazione”. A tale affermazione sorridevo lusingato poiché non mi è difficile parlare dei vini che amo.
Terminato il nostro giro mi fermavo al banco dell’Azienda Toscana Podere La Regola, dove degustavo vini nettamente migliorati, rispetto al passato, vini con un buon equilibrio gustativo. Incontravo poi Giovanni Folonari. che mi faceva assaggiare il suo Pareto 2015, vino che mi piaceva particolarmente per la sua finezza, il suo equilibrio e la sua eleganza.
Nel nostro percorso ci fermavamo, al banco dell’azienda Toscana Capezzana dove, il suo direttore commerciale, Claudio Consales mi faceva assaggiare alcuni suoi ultimi vini e ci invitava ad andare, il giorno dopo, ad una verticale di Villa di Capezzana, sottolineandomi che la degustazione comprendeva anche l’annata 1930. Ovviamente accettavamo l’invito con grande piacere. Claudio a quel punto aggiungeva che la degustazione l’avrei condotta io. Che felicità ! .
Inaspettatamente mi trovavo coinvolto, in due degustazioni di vini che amo particolarmente. Se c’è una cosa che non mi mette in imbarazzo è quella di parlare di vino. A quel punto continuavamo il nostro piacevole giro e nel primo pomeriggio ci recavamo al vicino Hotel Therme, dove normalmente si tengono i master Wine.
Il primo seminario sarebbe stato la verticale dell’Azienda Montevertine. Erano presenti Martino e sua moglie Liviana ed io con Sergio. La cosa che mi ha colpito di questa degustazione è che avremmo degustato prima il Montevetrine ( è il secondo vino) nelle annate 2007, 2011, 2013 e 2015 ed il Pergole Torte nelle annate 2010, 2012, 2014 e 2015. Annate più fortunate e meno fortunate, perchè Martino è uno dei pochi produttori di vino che conosco che è critico sui suoi vini e che accetta le opinioni altrui in positivo ed in negativo.
Ricordavo che l’annata 2017 era stata un’annata importante come la 2010, 2013 e 2015 mentre, per me, le annate 2011, 2012 e 2014 hanno avuto qualche problema di pungenza di alcool, di struttura e di persistenza.
Per quanto riguarda la larghezza del tannino, è importante che faccia le precisazioni che seguono, affinchè possa essere compresa. Io sento il tannino del vino sulla gengiva superiore. La totale larghezza del tannino è 6/6, cioè tutta la larghezza della gengiva superiore. Ovviamente, se il tannino è meno largo, potrà essere per esempio 5/6 e così via. La larghezza del tannino è importante quando la qualità dello stesso è di buono o alto livello. Più il tannino è largo, più il vino è degno d’attenzione, ma il tannino, come ho precisato, dev’essere, in ogni caso, di buona qualità. Passiamo all’analisi dei vini degustati.
Montevertine 2007
(Uvaggio: 90% Sangiovese e 10% Colorino e Canaiolo)
Colore rosso granato chiaro, naso vario e piacevole con profumi di ciliegia, menta, eucalipto, intensi di pepe nero e noce moscata. Seguono toni dolci dell’esterno del confetto, alloro, salvia, castagna bollita con finocchio selvatico, colore ad olio, per terminare con ricordi di colla Coccoina ( latte di cocco e mandorla) .
Al palato è dolce, piacevole con sapore di ciliegia rossa croccante. Vino sapido e minerale con corpo medio. Il tannino è dolce, vellutato ed abbastanza largo. La freschezza ed il tannino non fanno percepire la massa alcoolica, rendendo il vino ben equilibrato. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale un pochino aspro.
92–/100
Montevertine 2011
Manto rosso granato.
Esordio olfattivo, timido con profumo intenso di vernice ad olio seguito dalla ciliegia, menta, eucalipto e cioccolata.
Al gusto ha un corpo appena sufficiente, è sapido, con sapori di prugna. La freschezza non domina completamente l’alcool ed il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6) inizialmente vellutato per poi asciugare un pò la gengiva superiore.
Lunga è la sua persistenza gustativa, vino un pò chiuso al naso ed al gusto si sente un pò pungere l’alcool.
88/100
Montevertine 2013
Rosso granato chiaro
Profumo intenso di grafite seguito da ciliegia, menta, eucalipto, pepe nero, noce moscata e vernice ad olio. Il palato è ammaliato da una fruttata piacevolezza di ciliegia. Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato grazie alla freschezza ed al tannino che non fanno percepire la massa alcoolica rendendo il vino ben equilibrato.
Il tannino, è dolce, setoso e largo (6/6–). Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di ciliegia.
93/100
Montevertine 2015
Alla visiva è rosso rubino intenso.
Naso fatto di profumi di lavanda, ciliegia, vernice ad olio, menta, eucalipto, camomilla, intensa grafite con finali pennellate di cioccolata.
Al gusto ha un corpo medio rinforzato ( è più strutturato del 2013).
Sapore di ciliegia che si propaga in tutta la cavità orale. Il vino è ben equilibrato con freschezza e tannino che dominano la massa alcoolica. Il tannino è dolce, setoso ed abbastnza largo (5/6–). Lunga è la sua persistenza gustativa, con finale di ciliegia.
94/100
Pergole Torte 2010
(Uvaggio : 100% sangiovese)
Robe rosse granato
Scrigno olfattivo che diffonde profumi di menta, eucalipto, ciliegia, lievi di grafite, castagna bollita, camomilla, vernice ad olio, pepe nero, noce moscata, per terminare con la prugna fresca.
Al palato mette in mostra un bel corpo medio ed un buon equilibrio gustativo. L’alcool è messo a tacere dalla freschezza e dai tannini. Questi ultimi sono dolci, vellutati ed abbastanza larghi (5/6+). Lunga è la sua persistenza gustativa.
Vino ancora molto giovane.
94/100
Pergole Torte 2012
Rosso granato
All’esame olfattivo emergono profumi di ciliegia succosa, menta, eucalipto con un lieve finale di conserva di pomodoro.
Il corpo è medio un pò fiacchino ed il vino ha un equilibrio lievemente altalenante tra alcool e freschezza.
I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6-), spessi, inizialmente vellutati per poi asciugare e far bruciare un pò la gengiva superiore.
Annata non felice.
89/100
Pergole Torte 2014
Colore rosso granato chiaro.
Dal bicchiere si innalzano profumi intensi di grafite e speziati di pepe nero e noce moscata, vernice ad olio, castagne bollite, per terminare con sentori di camomilla.
Alla bocca si percepisce un corpo medio ed un equilibrio tra alcool e freschezza un pò altalenante e cioè si percepisce, a momenti che la freschezza prevale sull’alcool e viceversa. Il corpo inizialmente è medio e poi va a diminuire. I tannini sono dolci, fini, abbastanza larghi ( 5/6-), inizialmente setosi per poi bruciare un pò la gengiva superiore.
Anche questa annata come la 2012 è stata un’annata difficile.
90–/100
Pergole Torte 2015
Vestito rosso rubino intenso.
Mix olfattivo fatto di profumi di intrigante ciliegia, menta, eucalipto, legno vecchio, pepe nero e noce moscata.
Il palato è estasiato dal sapore di ciliegia con perfetta maturazione.
Il corpo è medio ed il vino è perfettamente equilibrato con freschezza e tannino che dominano, senza ripensamenti la massa alcoolica. Il tannino è dolce, setoso e largo (6/6-). Lunga è la sua persistenza gustativa.
Siamo di fronte ad una annata ben importante, ben diversa dalle 2012 e 2014.
98/100
Terminata questa piacevole degustazione facevo i miei complimenti a Martino ed a Liviana e li ringraziavo per avermi permesso di comunicare le mie sensazioni ad un pubblico attento di degustatori.
Con Sergio poi rientravamo nel corpo principale della manifestazione ed andavamo a degustare altri vini tra cui il Chianti Selezione, Villa Rosa 2015 ed il Coevo 2015 dell’azienda Cecchi, vini veramente molto interessanti e piacevoli. Incontravamo Sergio Di Loreto che è il responsabile vendite Italia alta gamma delle aziende Frescobaldi il quale ci faceva degustare il piacevole spumante Leonia sia in versione bianco, che rosè e l’Ornellaia, sempre molto piacevole. Ci recavamo, prima di tornare in albergo, al banco dell’azienda Monteverro dove facevo una verticale, del secondo vino dell’azienda confermando il mio giudizio e cioè che dall’annata 2010 i vini sono cambiati in positivo diventando ben equilibrati.
Terminata questa piacevole ed impegnativa giornata ci recavamo in albergo per riposarci un paio di ore prima di andare a cena. Il giorno dopo ci avrebbe atteso una giornata con ben tre Master Classes. Il giorno successivo iniziavamo il nostro lavoro di degustazione pronti ad andare dopo poco a partecipare al primo seminario della giornata, una orizzontale dell’annata 2015 di dodici vini prodotti da chateaux membri dell’Union Des Grand Crus di Bordeaux. Il seminario sarebbe stato tenuto dai giornalisti Gianni Fabrizio e Paolo Basso.
Devo precisare che, recandomi ogni anno a Bordeaux per l’En Primeur cioè per la degustazione dei vini prodotti l’anno precedente, ho una mia ben precisa idea delle annate e dei vini che degusto. L’annata 2015 è stata esarmata come un’annata magica e questo per me è vero solo per certi Chateaux e non per tutti. Faccio un esempio, nel 2015 lo Chateau Cheval Blanc, Saint Emilion, ha fatto un grande vino, tanto è che non ha prodotto il secondo vino, il Petit Cheval, ma solo il primo. Per contro ci sono molti Chateaux sia della riva sinistra che in particolare della riva destra che hanno fatto vini ” Mon chéri” cioè cioccolata e ciliegia candita sia al naso che al gusto. Al contrario l’annata 2016 è stata una grande annata dove i vini hanno dato incredibili sensazioni di frutta fresca, frutta strizzata con una piacevolezza immensa.
Passiamo adesso ad esaminare i vini degustati.
CHATEAU LA TOUR FIGEAC Saint Emilion 2015
(Uvaggio 65% Merlot e 35% Cabernet Franc)
Colore rosso rubino intenso con trame porpora.
Profilo olfattivo fatto di profumi di grafite, cioccolata, ciliegia, pelle lavorata, menta, eucalipto, oliva nera, pepe nero, noce moscata, dolce del legno, con finale di lieve cioccolatino After eight (cioccolata e menta intensa), tipico profumo dato dal legno.
Al gusto esplode il sapore di cioccolata accompagnato dalla ciliegia un pò candita. Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato con freschezza e tannino che dominano la massa alcoolica. I tannini sono dolci, setosi e larghi (6/6–). Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di cioccolata.
91/100
CHATEAU LA CABANNE Pomerol 2015
(Uvaggio 95% Merlot e 5% Cabernet Franc)
Bel rosso rubino
Esprime nuances di cassetta di medicine, lievi di alcool, ciliegia lievemente candita, menta, eucalipto, prugna, dolce del bastoncino di zucchero intriso di menta.
Al gusto è sapido, minerale con sapore di ciliegia e corpo medio. Vino equilibrato con freschezza e tannino che dominano la massa alcoolica. I tannini sono dolci, larghi (6/6-) inizialmente setosi per poi far bruciare, lievemente, la gengiva superiore. Lunga persistenza gustativa con finale di cioccolato.
Si sente al naso un pò l’effetto Mon chèri e cioè cioccolata e ciliegia candita che non sono sinonimo di freschezza.
90/100
CHATEAU BRANE – CANTENAC Margaux 2015
(Uvaggio 55% Cabernet Sauvignon, 40% Merlot, 4% Cabernet Franc E 1% Carmenere)
Veste rosso rubino intenso con trame porpora. Espressione olfattiva con profumi di erbaceo, menta, eucalipto, di affumicato (legno del camino a legna) prugna, cassis, dolce boisè, ciliegia e cioccolata.
Al gusto mostra un iniziale corpo medio che si interrompe e vieni aiutato dalla freschezza por portare avanti la sua persistenza.
Vino equilibrato con spalla acida e tannino che superano la massa alcoolica.
I tannini sono setosi, dolci, piacevoli ed abbastanza larghi (5/6-). Abbastanza lunga è la sua, persistenza con finale di ciliegia, tizzone del legno e cioccolata.
Questo vino è sempre elegante con tannini setosi, ma difetta quasi sempre di un pò di struttura e persistenza. (90–/100)
CHATEAU GISCOURS Margaux 2015
(Uvaggio 60% Cabernet Sauvignon, 32% Merlot, 5% Cabernet Franc e 3% Petit Verdot)
Abito rosso porpora
Caleidoscopio olfattivo con profumi intensi di grafite, seguiti da menta, eucalipto, pelle, prugna e ciliegia.
All’assaggio rivela un intenso sapore di cioccolata ed un corpo medio ed un buon equilibrio gustativo tra alcool e freschezza. I tannini sono dolci, larghi (6/6–), inizialmente setosi per poi nel finale asciugare un pò la gengiva superiore.
(93/100)
CHATEAU DU TERTRE Margaux 2015
(Uvaggio 43% Cabernet Sauvignon, 33% Merlot, 19% cabernet Franc e 5% Petit Verdot)
Rosso rubino intenso con trame porpora.
Bouquet fatto di profumi di vaniglia, ciliegia, un pò matura, geranio e grafite.
All’assaggio rivela un corpo medio che tende un pò ad assottigliarsi. Vino ben equilibrato con freschezza e tannino che non fanno percepire la massa alcoolica.
I tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6–) inizialmente setosi per poi far bruciare un pò la gengiva superiore.
Lunga è la sua persistenza gustativa.
(90/100)
CHATEAU GRAUD LAROSE Saint Julien 2015
(Uvaggio 61% Cabernet Sauvignon, 29% Merlot, 7%
Cabernet Franc e 3% Petit Verdot)
Robe rosso rubino con trame, intense porpora.
Apre l’esame olfattivo con profumi di amido di riso bollito, pelle di conceria in fine lavorazione, ciliegia, prugna, menta, eucalipto, grafite, pepe nero e noce moscata.
Al palato si gode una piacevole prugna.
Il corpo è medio ed il vino è sapido, minerale e ben equilibrato con l’asse acido-alcool e tannino in buona armonia. I tannini sono dolci, spessi, larghi (6/6–) e setosi. Lunga è la sua persistenza gustativa.
(93/100)
CHATEAU LANGOA BARTON Saint Julien 2015
(Uvaggio: 60% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot e 10 % Cabernet Franc)
Bel rosso rubino
Naso caratterizzato da profumi di confetto, ciliegia, un pò candita, intensi di grafite, menta eucalipto, buccia di arancia muffita (tipica del legno) prugna e ribes.
Al gusto esordisce il ricordo del cioccolatino Mon Chèri e cioè cioccolata e ciliegia candita.
Il corpo è medio anche se un pò sfuggente ed il vino è ben equilibrato grazie alla spalla acida ed al tannino che dominano la massa alcoolica. I tannini sono dolci, setosi ed abbastanza larghi (5/6).
Lunga è la usa persistenza con finale di cioccolata.
(89/100)
CHATEAU LEOVILLE BARTON Saint Julien 2015
(Uvaggio: 74% Cabernet Sauvignon, 23% Merlot e 3% Cabernet Franc)
Rosso porpora intenso
All’esame olfattivo emergono vari profumi di inchiostro, cioccolata, pelle di conceria in fine lavorazione, ciliegia lievemente candita, ciliegia sotto spirito e cassetta di medicine (questo è il tipico profumo di certi merlot giovani)
Al gusto sfoggia un corpo medio ed un piacevole equilibrio gustativo.
La freschezza ed il tannino dominano senza esitazione la massa alcoolica.
I tannini sono dolci, setosi e larghi (6/6-). Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di cioccolata.
(91/100)
DOMAINE DE CHEVALIER Pessac – Leognan 2015
(Uvaggio : 65% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot e 5% Petit Verdot)
Colore rosso rubino intenso con trame porpora.
Espressione olfattiva fatta di profumi di cassis, menta, eucalipto, legno bruciato del camino, alloro, chinotto, ciliegia, pelle vegetale ( è la pelle finta che si avvicina al dolce del cuoio biondo), per terminare con soffi di prugna.
Al palato il corpo è medio. Alcool e freschezza sono in perfetto equilibrio tra loro, mentre il tannino è dolce, largo (6/6–), inizialmente setoso per poi asciugare un pò la gengiva superiore, a causa del tannino del legno.
Il legno nel tempo si fonderà meglio con il vino.
(95/100)
DOMAINE DE CHEVALIER Pessac – Leognan 2015
(Uvaggio : 70% Sauvignon Blanc e 30% Sémillon)
Veste giallo paglierino
Naso giocato da profumi di vaniglia, pepe bianco, menta, eucalipto, sapone, minerale, salmastro, salvia, colla coccoina, ( latte di cocco e mandorla), biancospino, episperma ( è la pelle interna del marrone bollito) e grafite.
In bocca è intensamente sapido e minerale con corpo medio. Vino ben equilibrato grazie alla freschezza ed alla mineralità che non fanno percepire la massa alcoolica. Lunga è la sua persistenza gustativa con fiale di episperma e lieve limone.
Vino fine, elegante e giovane.
(95/100)
CHATEAU DE FARGUES Sauternes 2015
(Uvaggio: 80% Sémillon e 20 % Sauvignon Blanc)
Giallo oro
Scrigno olfattivo dal quale si diffondono profumi di zafferano, ananas maturo, miele, caramello, menta, vernice ad olio, confettura di arancia amara e bastoncino duro di zucchero.
Al palato dona sapori di miele, albicocca secca. Vino con un corpo medio e con buon equilibrio tra alcool e freschezza.
E’ piuttosto dolce e sembra che avrebbe avuto bisogno di maggiore freschezza.
Lunga è la sua persistenza gustativa con lieve bruciore della gengiva superiore.
(92/100)
CHATEAU LEFAURIE PEYRAGUEY Sauternes 2015
(Uvaggio: 93% Sémillon, 6% Sauvignon Blanc e 1% Muscadelle)
Veste giallo oro con rilessi grigi.
All’olfatto inizialmente è un pò chiuso e man mano che si apre esplode una generosa sensazione minerale, seguita da menta, pepe bianco, smalto per le unghie, lieve espisperma (note dolce della pelle interna del marrone bollito), risotto burro e zafferano, confettura di arancia amara e di nuovo l’amido del riso.
Al palato mostra un’appena sufficiente struttura e sapori dolci di miele e di minerale. Vino abbastanza equilibrato con lieve effetto altalena tra alcool e freschezza. Lunga è la sua persistenza con finale di miele e poi di camomilla.
A mio avviso avrebbe avuto bisogno di maggiore struttura.
(90/100)
A questa degustazione è seguita quella di Villa di Capezzana che è stata tenuta da Claudio Consales, Annalù Benaim, figlia di Beatrice Contini Bonaccossi, e da me . Abbiamo iniziato dall’annata 1930, per arrivare alla più giovane 2015. Nelle annate 1930 e 1981 c’è un 10%, di uve complementari. Un tempo si aggiungevano, ai vini rossi, dei vini a bacca bianca che davano, al vino, maggiore freschezza.
Iniziamo questo piacevole percorso.
TENUTA DI CAPEZZANA
Villa di Capezzana Carmignano 1930
(Uvaggio: 70 % Sangiovese, 10% Cabernet Sauvignon, 10% Canaiolo e 10% complementari.
Colore mattone chiaro
Naso fatto di profumi di humus, foglie morte, erbe medicinali, pelle vegetale (pelle lavorata che si avvicina al dolce del cuoio biondo), terra bagnata, fieno, menta, eucalipto, alloro, salvia per terminare con soffi di naftalina.
Assaggio che rivela moderata dolcezza e sapidità.
Il corpo è medio e delicato con sapore di pelle vegetale. Equilibrio lievemente altalenante tra alcool e freschezza. Il tannino è dolce, finissimo, delicato, abbastanza largo (5/6), quasi impercettibile.
Lunga è la sua persistenza con finale di erbe medicinali.
(90/100)
TENUTA DI CAPEZZANA
Villa di Capezzana Carmignano 1981
(uvaggio: 70% Sauvignon, 10% Cabernet Sauvignon, 10% Canaiolo e 10% complementari)
Veste rosso mattone abbastanza intenso
Dal bicchiere si innalza un profumo intenso di fieno secco seguito da frutta candita, pepe nero, paglia, menta, eucalipto, radice di liquirizia, noce moscata, erbe medicinali, fico bianco secco per terminare con sussurri di anice stellato.
Al gusto è sapido, minerale con spiccata acidità. Nonostante la presenza di generosa acidità, questa con l’aiuto dei tannini non riesce a mettere completamente a tacere la massa alcoolica. I tannini sono abbastanza larghi (5/6), inizialmente setosi per poi diventare un pò ruvidi. Lunga è la sua persistenza gustativa.
TENUTA DI CAPEZZANA
Villa di Capezzana Carmignano 1996
(Uvaggio: 75% Sangiovese, 15% Cabernet Sauvignon e 10 % Canaiolo)
Colore rosso granato abbastanza intenso.
Olfatto variegato con profumi di pepe nero, noce moscata e chiodi di garofano, vernice ad olio, menta, eucalipto, pelle in fine lavorazione, lievi di stalla, caucciù, anice stellato, per terminare con accenni di prugna secca.
All’assaggio ha corpo medio. L’alcool non si percepisce grazie alla freschezza ed ai tannini. Quest’ultimi sono dolci, abbastanza larghi (5/6+), inizialmente setosi per poi asciugarsi nella parte finale. Lunga è la sua persistenza con finale di pelle di conceria in fine lavorazione con finalissimo leggermente amaro.
(87/100)
TENUTA DI CAPEZZANA
Villa di Capezzana Carmignano 2005
(Uvaggio: 80% Sangiovese e 20 % Cabernet Sauvignon)
Robe rosso granato intenso
il bouquet è una cascata di profumi di prugna matura, mora, mirtillo, esterno del confetto, pepe nero, intensi di noce moscata, pelle lavorata, oliva nera, anice stellato. menta ed eucalipto.
Sotto il profilo gustativo mostra corpo medio. Il vino è equilibrato tra alcool e freschezza mentre i tannini sono dolci, abbastanza larghi (5/6–) inizialmente vellutati per asciugare un pò, nel finale, la gengiva superiore.
Lunga è la sua persistenza con finale di caramella dura di orzo.
(90–/100)
TENUTA DI CAPEZZANA
Villa di Capezzana Carmignano 2008
(Uvaggio: 80% Sangiovese e 20% Cabernet Sauvignon)
Bel rosso granato con cuore più intenso.
Naso sui toni di anice stellato, menta, eucalipto, prugna secca, pepe nero, intensi di noce moscata, alloro e salvia.
Vino con corpo medio, ben equilibrato con spalla acida e tannini che dominano la massa alcoolica.
Questi ultimi sono dolci, setosi e larghi (6/6–) . Lunga è la sua persistenza aromatica intensa.
(92/100)
TENUTA DI CAPEZZANA
Villa di Capezzana Carmignano 2015
(Uvaggio: 80% Sangiovese, 20% Cabernet Sauvignon)
Rosso rubino intenso con fine bordo rosa cipolla.
L’olfatto scandisce profumi di ambra, menta, eucalipto, rosa canina, pepe nero e noce moscata.
La bocca percepisce un corpo medio.
Il vino in questo momento non è completamente equilibrato, infatti si sente un lieve effetto altalenante tra alcool e freschezza. La sosta in bottiglia renderà il vino completamente equilibrato.
I tannini sono dolci, larghi (6/6) inizialmente setosi, per poi nel finale si sente un pò di bruciore sulla gengiva superiore. La mia valutazione è in divenire.
(93/100)
A seguire si è tenuta la master class del vino “Lupicaia” del Castello del Terriccio, di proprietà del Dott. Gian Annibale Rossi di Medelana, condotta da Daniela Scrobogna, Bettina Bertheau e Nicola Vaglini, enologo interno.
Ricordavo le varie annate in degustazione e questo evento mi ha confermato la grandezza delle annate 2009, 2010 e 2015. Quest’ultima è l’annata che mi ha entusiasmato di più, anche perché non l’avevo ancora degustata. Verticale di alto livello.
Seguono le mie note di degustazione.
CASTELLO DEL TERRICCIO
LUPICAIA Toscana Rosso IGT 2001
(Uvaggio: 90% Cabernet Sauvignon e 10% Merlot)
Rosso rubino intenso.
Ventaglio olfattivo ricco e vario fatto di profumi di menta, eucalipto, pepe nero, noce moscata, prugna secca, fieno secco e clorofilla. Seguono note di ribes, alloro, salvia, lievi di fungo porcino secco per terminare con la liquirizia e pelle vegetale ( è la pelle lavorata che si avvicina al dolce del cuoio).
Il palato è deliziato da note fruttate di cassis e mora. Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato con asse acido-tannino- alcool in perfetto equilibrio tra loro.
I tannini sono dolci, setosi ed abbastanza larghi (5/6).
Lunga è la sua persistenza con finale di confettura di mora.
(93/100)
CASTELLO DEL TERRICCIO
LUPICAIA Toscana Rosso IGT 2004
(Uvaggio: 85% Cabernet Sauvignon, 10% Merlot e 5% Petit- Verdot)
Colore rosso rubino con trame porpora.
L’inizio dell’esame olfattivo non è dei migliori poiché inizialmente ho sentito note di ragout di carne che lentamente è andato via perché il vino ha incominciato ad ossigenarsi ed a lasciar spazio a profumi di menta, eucalipto, pelle lavorata, pepe nero, noce moscata, chinotto, grafite, stringa di liquirizia, per terminare con piacevoli ricordi di anice stellato.
Al palato il vino è sapido e minerale con un corpo superiore alla media. Buon equilibrio gustativo grazie alla spalla acida ed al tannino che condiziona la massa alcoolica. Il tannino è dolce, largo (6/6–) inizialmente, setoso per poi asciugare lievemente la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di liquirizia.
(93/100)
CASTELLO DEL TERRICCIO
LUPICAIA Toscana Rosso IGT 2005
(Uvaggio: 85% Cabernet Sauvignon, 10% Merlot e 5% Petit Verdot)
Veste rosso rubino con intense trame porpora.
All’esame olfattivo esprime un intenso profumo di fragolina di bosco seguita da peperone verde, sella di cuoio, menta, eucalipto, prugna, grafite, lemongrassa, e pizzicotti di pepe nero.
All’assaggio il vino ha un corpo medio ( un pò meno strutturato del 2004) ed un piacevole sapore di tartufo nero.
Vino abbastanza equilibrato con un pò di effetto altalena tra alcool e freschezza. Il tannino è dolce, vellutato ed abbastanza largo ( 5/6). Lunga è la sua persistenza aromatica intensa. Migliore al naso che al gusto.
(91/100)
CASTELLO DEL TERRICCIO
LUPICAIA Toscana Rosso IGT 2007
(Uvaggio: 85% Cabernet Sauvignon, 10% Merlot e 5% Petit Verdot)
Colore rosso rubino con riflessi porpora
Al naso si percepisce un profumo intenso di grafite, seguito da menta, eucalipto, pelle lavorata, prugna, ciliegia maresca nera, conserva di pomodoro e guscio duro di mandorla.
All’assaggio il corpo è medio e spiccano la sapidità e la mineralità.
Il vino è ben equilibrato per quanto riguarda l’asse alcool-freschezza, mentre il tannino è dolce, abbastanza largo (5/6–) inizialmente setoso per poi nel finale far bruciare un pò la gengiva superiore.
Lunga è la sua persistenza gustativa.
(91/100)
CASTELLO DEL TERRICCIO
LUPICAIA Toscana Rosso IGT 2009
(Uvaggio: 85% Cabernet Sauvignon, 10% Merlot e 5% Petit Verdot)
Manto rosso rubino impenetrabile
Mix olfattivo ricco ed elegante con profumi di cassis, prugna, mirtillo, sella di cuoio, pepe nero, noce moscata, inchiostro, menta, eucalipto, guscio duro di mandorla, intensi di grafite, pelle lavorata, per terminare con note balsamiche di alloro e salvia.
Il palato è ammaliato da sapori di prugna e cioccolata. Il vino ha corpo medio ed è ben equilibrato con la spalla acida e tannino che dominano la massa alcoolica.
Il tannino è dolce, largo (6/6-) e setoso. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di prugna.
(96/100)
CASTELLO DEL TERRICCIO
LUPICAIA Toscana Rosso IGT 2010
(Uvaggio: 90% Cabernet Sauvignon e 10% Petit Verdot)
Colore rosso porpora
All’esame olfattivo rivela profumi di menta, eucalipto, prugna, cassis, pepe nero e noce moscata, grafite, ciliegia maresca nera, pesca, pelle lavorata, per terminare con soffi di mora.
La cavità orale è appagata da sapori di prugna fresca e cassis. Il corpo è generosamente medio ed il vino è ben equilibrato con spalla acida e tannino che dominano, senza ripensamenti, la massa alcoolica.
Il tannino è dolce , abbastanza largo, inizialmente setoso per poi far bruciare un pò la gengiva superiore. Lunga è la sua persistenza con finale di prugna succosa.
Nelle mie note ho scritto: “bella frutta succosa”
(95-/100)
CASTELLO DEL TERRICCIO
LUPICAIA Toscana Rosso IGT 2015
(Uvaggio: 90% Cabernet Sauvignon e 10% Petit Verdot)
Si presenta color rosso porpora intenso
All’esame olfattivo emergono profumi di grafite, mora cassis, menta, eucalipto, cenere, ciliegia maresca nera, alloro, salvia, pepe nero e noce moscata.
Al palato rivela tutta la sua piacevolezza.
Il corpo è medio ed il vino è ben equilibrato con massa alcoolica impercettibile, grazie alla freschezza ed al tannino. Quest’ultimo è dolce, setoso e largo (6/6–). Lunga è la sua persistenza. Nelle mie note ho scritto: grande vino, giovane. E’ il vino che in questa verticale, ho preferito e che mi ha entusiasmato.
(97/100)
Terminata questa degustazione mi intrattenevo con Bettina e Nicola facendogli i miei complimenti per la degustazione in generale e per la qualità dell’annata 2015 in particolare.
Stanchi ma appagatissimi, Sergio ed io decidevano di ritornare a Firenze, fermandoci per cena al ristorante Bibo, a Firenzuola, località Traversa. Si tratta di un ristorante specializzato in bistecche ed affettati di alta qualità. Abbiamo consumato, in pieno relax, una bistecca polacca (con l’osso) di circa due chili, accompagnata da un grande vino, il rosso di Montalcino 2013, dell’azienda Poggio di Sotto.
Una serata piacevole che ha suggellato un fine settimana intenso di emozioni e di piacere. Dovremo attendere un anno prima di tornare a Merano per il Winefestival e scoprire le novità che ci riserverà il suo bravo patron Helmuth Kòcher.