Durante l’ultimo Vinitaly a Verona si è tenuta una Master-class dello champagne Belle Epoque della Maison Perrier Jouet, diretta dallo Chef de Cave Séverine Freson e dal Dott. Leo Damiani direttore settore bollicine della Marchesi Antinori, importatrice in Italia di questi champagnes.
A seguire c’è stata una degustazione delle ultime annate dei vini Matarocchio, Ampio, Nibbio, Ceretta ed Arso, tutti vini top prodotti dalla Marchesi Antinori s.p.a..
La serata si è culminata con una cena per 120 ospiti, con cucina a quatto mani con gli chefs Pierre Gagnaire e Giancarlo Perbellini. Il tutto si è svolto a Verona presso il Winter Garden Crowne Plaza Hotel.
Ritorniamo alla Masterclass a parlare del cambiamento climatico perchè questo è il punto cruciale dell’agricoltura e nello specifico delle vendemmie è l’andamento climatico.
A seconda della maturazione delle uve le vendemmie possono essere anticipate o ritardate rispetto agli standard di un tempo.
Per quanto concerne la Maison Perrier Jouet ci sono vendemmie avvenute di agosto come la 2011 e la 2007 (annate calde), altre di settembre come la 2008 e 2014 e di ottobre come la 2013, analizziamo le singole annate.
La 2011 (agosto).
Dopo un mese di novembre freddo e nevoso, l’inverno è stato piuttosto secco e gelido. Aprile e Maggio hanno avuto temperature molto superiori alla media. L’estate è stata fredda e piovosa.
In autunno, ma dopo la vendemmia il tempo è tornato ad essere bello.
La vendemmia è stata molto veloce, i mosti base hanno avuto una composizione molto classica. La ricchezza in zuccheri è stata relativamente bassa, così come il PH. Il 2011 ha avuto una struttura piuttosto sufficiente ed una generosa freschezza che l’ha aiutata nel prolungare la sua persistenza gustativa.
La 2007 (agosto).
L’inverno è stato eccessivamente mite e molto piovoso. Nella primavera il mese di aprile è stato estivo con temperature simili a quelle di luglio. In estate ci sono state forti piogge e la temperatura media è stata di 17,7°c. Il bel tempo è ritornato dal 25 agosto e ci sono state le condizioni ideali per la vendemmia.
Si è trattato di una vendemmia di buona qualità anche se i residui zuccherini sono molto disparati. Acido malico medio, acidità totale elevata e PH bassi.
Naso autunnale con profumi di terra, felce e castagna bollita con finocchio selvatico secco.
La 2008 (settembre).
Inverno mite, piovoso, senza gelate importanti. In primavera ci sono state gelate frequenti ma prima del germogliamento. L’estate non ha avuto ricchezza di sole e le temperature sono state fresche.
L’autunno è stato secco e fresco.
La vendemmia ha portato in cantina delle ottime uve con residuo zuccherino buono, acidità totale importante, acido tartarico medio, acido malico alto e con ph piuttosto basso.
Aromi tra gli altri di incenso, pan brioche e pietra focaia. Champagne fine, delicato complesso ed elegante.
La 2014 (settembre).
Inverno mite, piovoso senza gelate vere. La primavera è stata secca e soleggiata, in deficit idrico per 3 mesi. L’estate è stata calda ed umida mentre l’autunno è stato umido e relativamente caldo.
I mosti sono stati ricchi di note di fiori bianchi, frutta bianca ed agrumi.
Si tratta di uno champagne piacevole con al gusto ricchezza di sapidità, mineralità e freschezza.
La 2013 (vendemmia di ottobre).
L’inverno è stato freddo arrivando addirittura a -16,5°c il 16/3. La primavera è stata fresca e piovosa fino a giugno. L’estate è stata calda e secca con temporali talvolta violenti. L’autunno è stato piovoso.
I mosti sono stati ricchi con intensa presenza di frutta ed una importante freschezza. Champagne ricco sia al naso che al gusto di agrumi, pera, miele, iodio e zenzero.
Vino fine, elegante e più strutturato del 2008. Finezza e potenza sono le sue caratteristiche.
Quali sono i rimedi nelle annate calde per mantenere la freschezza nei vini. Lo scopo è quello di mettere a punto un metodo di funzionamento biologico fisico e microbiologico dell’ecosistema dei vigneti. Séverine ha affermato che la pianta è al centro degli esseri viventi ed è un deposito di carbonio. Va attuata una copertura di biomassa : segale invernale e fagiolo faba (quest’ultimo è una fonte proteica vegetale, ricca di minerali, vitamine e numerosi composti bioattivi). Va attuata anche una copertura fiorita: lupinella, erba medica e trifoglio alessandrino.
Veniamo adesso alle note di degustazione degli champagnes degustati:
VENDEMMIA DI AGOSTO
PERRIER JOUET
BELLE EPOQUE, annata 2011
Veste giallo oro lucente con bollicine abbastanza fini e poi fini ed abbastanza numerose.
Incisività aromatica fatta di profumi intensi di pietra focaia, cuoio biondo, rosa, peonia, pan brioche, pasticceria, miele, dolce dell’esterno del confetto, pane tostato per terminare con sussurri di pepe verde.
Al palato è sapido e minerale con corpo medio sufficiente plus. La freschezza è generosa e copre completamente la massa alcolica. Lunga è la sua persistenza gustativa, perchè durante la quale il corpo perde un pò di consistenza ed è la freschezza che la aiuta nel prolungarla temporalmente. Finale di miele di castagno con lieve accenno vegetale. (93/100)
VENDEMMIA DI AGOSTO
PERRIER JOUET
BELLE EPOQUE, annata 2007
Manto giallo oro lucente. Le bollicine sono fini ed abbastanza numerose.
Olfatto aperto a profumi di felce, ballotta (castagna bollita con finocchio selvatico secco), cuoio biondo, pietra focaia, limone, terra, iodio, peonia, dolci dell’esterno del confetto per terminare con lievi rimandi di pepe verde. All’assaggio ha bollicine fini ed è sapido, minerale con corpo medio non eccessivo ma un pochino di più di quello del 2011, anche se non ha la freschezza del 2011. Vino ben equilibrato sapido ed agrumato. Lunga è la sua persistenza gustativa con finale di limone. (93/100)
VENDEMMIA DI SETTEMBRE
PERRIER JOUET
BELLE EPOQUE, annata 2008
Riluce giallo oro e le bollicine sono fini ed abbastanza numerose.
Dona un olfatto di intensa pietra focaia e miele di castagno seguiti da incenso, mandorle salate tostate, noccioline, vaniglia, pan brioche, cuoio biondo, per terminare con un bisbiglio di pepe verde.
Vino con corpo medio ma inferiore a quello del 2013. La freschezza e la mineralità coprono, completamente, la massa alcolica.
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di miele di castagno. (96/100)
VENDEMMIA DI SETTEMBRE
PERRIER JOUET
BELLE EPOQUE, annata 2014
Riluce giallo oro chiaro con bollicine abbastanza fini ed abbastanza numerose.
Ventaglio olfattivo fatto di profumi di cuoio biondo, gesso, castagna bollita con finocchio selvatico secco, tiglio, biancospino, colla coccoina (latte di cocco e mandorla) radice di rabarbaro, miele, per terminare con soffi di incenso.
All’assaggio in bocca si sente una bollicina fine e presente. Sapori di limone, pietra focaia e pera. Vino sapido e ben equilibrato con la freschezza e la mineralità che dominano la massa alcolica.
Lunga è la sua persistenza aromatica intesa. (94/100)
VENDEMMIA DI OTTOBRE
PERRIER JOUET
BELLE EPOQUE, annata 2013
Colore giallo oro con bollicine fini ed abbastanza numerose.
Dal bicchiere si innalzano profumi di pera kaiser, succo di pera, pompelmo giallo, intensi di zenzero, cuoio biondo, miele millefiori, iodio, pietra focaia, mandarino, per terminare con sussurri di tiglio.
Al palato le bollicine sono fini, gradevoli e suadenti. Il corpo è medio, più del solito, vino sapido, minerale con sapore di succo di pera e buccia di pompelmo.
Asse alcol-freschezza in perfetta sintonia, con la seconda in netta prevalenza sulla prima ! .
Lunga è la sua persistenza aromatica intensa con finale di miele di castagno e lime. (98/100)
A seguire si è tenuta questa particolare cena a quattro mani con menù realizzato dagli chefs Pierre Gagnaire, Ambasciatore dello champagne Perrier-Jouet e Giancarlo Perbellini.
Le portate sono state sei, ciascuno chef ha creato tre portate alle quali sono stati abbinati nell’ordine i seguente vini:
– Cervaro della Sala, annata 2018, che era in splendida forma.
– Perrier Jouet Belle Epoque Blanc de Blancs 2004, in formato Magnum, perfettamente equilibrato e con struttura presente ( al contrario del suo predecessore 2002), che è stato servito con due portate.
– Perrier Jouet Belle Epoque 2012, piacevolissimo, fine ed elegante.
– Tignanello annata 2020 estremamente piacevole già da bersi perchè fine, elegante e ben equilibrato.
– Muffato della Sala 2019, ben fatto come sempre, dotato di dolcezza e di generosa freschezza.
Al termine della serata tutti eravamo soddisfatti e grati per aver potuto partecipare a questo unico ed eccezionale evento.
La Marchesi Antinori spa in generale e Leo Damiani in particolare quando organizza degli eventi questi sono più unici che rari.