UN VINO CHE NON SI DIMENTICA “TERLANER RARITY 2008”

mQualche mese fa ho degustato, dal vivo, con commenti in via telematica, alcuni vini dell’azienda Terlan tra cui il vino Terlaner Rarity annata 2008. E’ stato un amore a prima vista il vino aveva una beva ed una piacevolezza unica. L’azienda produttrice si trova in Alto Adige, a Terlano. E’ un’azienda che conosco da molti anni e so bene che riesce a produrre vini di una longevità incredibile. Alcuni anni fa ho fatto una degustazione con piatti ai quali erano abbinati sia vini bianchi degli ani ’50-’60-’70e’80 che dei vini rossi  dell’azienda Selvapiana (Chianti Rufina), con le stesse annate dei bianchi. Che gioia !. Vini incredibili. Ritorniamo al Rarity 2008 poichè la penna potrebbe continuare a scrivere all’infinito.

Di questo vino sono state prodotte solamente 3.340 bottiglie. Il vino è composto per il 60% da uve Pinot Bianco, il 30% Chardonnay ed il 10% Sauvignon Blanc.

La resa è 40hl/ha, le vigne sono esposte a Sud-ovest con una pendenza del 30-50% ad una altitudine di 550-600 m s.l.m..

La vendemmia e le selezioni sono manuali. La pigiatura avviene delicatamente a grappolo intero e sfecciatura per sedimentazione naturale. La fermentazione avviene in mdo lento in cisterne d’acciaio.

La fermentazione malolattica e l’affinamento durano 12 mesi sui lieviti fini, in botti di legno grandi. L’affinamento prosegue per altri 11 anni sui lieviti fini in serbatoi d’acciaio. La gradazione alcoolica è 13,5%, il residuo zuccherino 0,6g/l e l’acidità totale 5,9g/l.

Il vino è stato imbottigliato il 18/08/20 ed è stato messo in commercio dopo pochi mesi e nel giro di 20 giorni è diventato introvabile

Veniamo alle note di degustazione

 TERLAN. TERLANER RARITY ANNATA 2008

Veste giallo oro  con lievi riflessi grigi e verdi.

Lo scrigno olfattivo si apre a vari e piacevoli profumi che ricordano le erbe secche di montagna, camomilla, pietra focaia, lievi di pepe bianco, radici terrose, sapone di Marsiglia, lievi di albicocca matura e secca. Il percorso olfattivo prosegue con note di vernice ed olio, lievi di lavanda, gambo di ciclamino spezzato, per terminare con sussurri di frutta esotica, mango e papaia.

Al palato rivela un corpo medio, sapidità ed una copiosa mineralità. Vino ben equilibrato con ricca freschezza che accompagnata alla mineralità ed alla sapidità domina, senza ripensamenti, la massa alcoolica.

Lunga è la sua persistenza con finale di minerale ed agrumato di limone.

Vino giovane ma da subito di grande piacevolezza. Finito di bere il giorno dopo e l’ho trovato ancora più grande.

Questo vino per me rappresenta La vera tradizione dell’azienda Terlano.

                                                                                                             (98/100)

Un pò distante per la piacevolezza, in questo momento per me, è il vino Primo Terlaner I Grande Cuvèe 2018. Uvaggio: 65%Pinot Bianco, 32% Chardonnay e 3% Sauvignon Blanc. Si tratta di un vino ricco, ma, per me non è pronto, al momento, ne è piacevole come il Rarity.

In questo vino che costa il doppio del Rarity e che viene prodotto solo nelle annate migliori a mio avviso si sente molto la presenza del legno. Questa presenza si percepisce di più il giorno successivo all’apertura della bottiglia con note boisé e menta più in evidenza.

Questo vino non è di potenza ma di eleganza.                           (93/100)

Questa tipologia di vino, per l’utilizzo “generoso” del legno si può assimilare a certi vini francesi che sono riccamente legnosi. Io preferisco che un vino sia ben bevibile e piacevole da subito e non che si debbano attendere 10-15 anni. La tradizione di questa importante cantina è quella di fare vini piacevoli da subito  e duraturi nei decenni. Il Rarity 2008 lo colloco nella tradizione di questa cantina.

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